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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Grande Oscar Pistorius, ultimo in semifinale ma primo nello sport

Grande Oscar Pistorius, ultimo in semifinale ma primo nello sport

Londra - Ultimo nella semifinale, ma primo nello sport: Oscar Pistorius, l'atleta che corre con le protesi di carbonio chiamate cheetah, ghepardo, e che si allena a Gemona, ci ha riprovato, ma agonisticamente non c'è stata storia. Nella semifinale dei 400 metri di domenica 5 agosto è partito piano, ha tentato il recupero, ma si è chiaramente imballato finendo ultimo, applauditissimo da tutto lo stadio in piedi.

Gli si è avvicinato il vincitore Kirani James, chiedendo lo scambio di pettorale come fanno gli atleti quando si trovano di fronte a un grande campione. "Giù il capello davanti a lui", l'omaggio di James.

"Questa mia esperienza alle Olimpiadi è stata bellissima, da andare fuori di testa, ho veramente realizzato un sogno", ha salutato il sudafricano, dopo che l'intero stadio gli aveva riservato un'ovazione e lui aveva risposto con un inchino.

"Il mio obiettivo qui era la semifinale, e l'ho centrato. Per questo adesso ringrazio tutti e da domani comincerò a pensare alla gara della staffetta".

Intanto c'é l'omaggio dei rivali in pista. "L'omaggio di James è arrivato subito dopo aver superato il traguardo, ed è stato molto gentile da parte sua. Del resto siamo amici e abbiamo una vita simile, da atleti. L'Olimpiade è anche questo, vivere un certo spirito e stringere tante amicizie che poi ti rimangono".

L'avventura olimpica di Oscar Pistorius non si conclude qui: la squadra sudafricana lo attende per la staffetta 4x400, il 9 e 10 agosto.

Olimpiadi Londra, Pistorius conquista la semifinale e ringrazia Gemona

Olimpiadi Londra, Pistorius conquista la semifinale e ringrazia Gemona
LONDRA - "Ho lavorato sei anni per avere la mia occasione. Ho provato a sorridere sui blocchi di partenza: voglio ringraziare tutti quelli che mi sono stati vicini, in particolare gli italiani di Gemona, dove mi alleno". Queste, le parole di un emozionato  Oscar Pistorius dopo la qualificazione per le semifinali dei 400 metri piani alle Olimpiadi di Londra.
 
L'atleta sudafricano, primo nella storia a gareggiare con delle protesi alle gambe in una gara per normodotati ai Giochi, è giunto secondo nella sua batteria con il tempo di 45"44. Per Pistorius è la miglior prestazione stagionale. La batteria è stata vinta dal giovanissimo Luguelin Santos della Repubblica Dominicana in 45"04. Qualificato anche il russo Maksim Dyldin, terzo in 45"52.
 
Le semifinali dei 400 metri piani sono in programma oggi, 5 agosto, alle 21.40.
 
 

Daniele Molmenti campione olimpico nella canoa K1. Fvg sul tetto del mondo.Torre in festa

Daniele Molmenti campione olimpico nella canoa K1. Fvg sul tetto del mondo.Torre in festa

LONDRA - Grandissimo risultato sportivo per il Friuli Venezia Giulia. Ai Giochi Olimpici di Londra, Daniele Molmenti ha conquistato il titolo olimpico nel K1 slalom di kayak.

Il portacolori pordenonese, dopo aver concluso la semifinale del K1 slalom di kayak piazzandosi al terzo posto, ha surclassato gli avversari in finale, vincendola con il tempo di 92"43.

Daniele Molmenti ha compiuto 28 anni proprio oggi, 1° agosto, giorno della storica vittoria alle Olimpiadi per un atleta regionale.

E in serata, alle 20.30, il quartiere di Torre di Pordenone festeggierà il suo portacolori.

Ecco un breve profilo di Daniele Molmenti. Una carriera costellata di successi, ma segnata anche da un incidente in moto nel 2007, in cui rischiò addirittura la vita. Molmenti, che tra le porte dello slalom si è già assicurato 3 titoli Europei e un Mondiale, è infatti un grande appassionato di moto, in particolare tifa la Ducati. Abituato a pagaiare sui corsi d’acqua, l’azzurro che gareggia per il Gruppo Sportivo Forestale, ama molto la montagna, dove pratica anche l’arrampicata.

Ad allenarlo, l’unico azzurro che in passato abbia saputo assicurare all’Italia delle medaglie nella specialità: quel Pierpaolo Ferrazzi, oro a Barcellona e bronzo a Sydney. Quattro anni fa, ai Giochi di Pechino, Molmenti finì 10°. Oggi ha preso l’oro che tutti pronosticavano. In semifinale, Daniele ha chiuso al 3° posto in 96.37, (senza penalità). Lo sloveno Peter Kauzer, miglior tempo in semifinale con 96.02, è poi finito 6° per diversi errori commessi nel corso della discesa decisiva. In finale anche il togolese Boupeti (98.13), già bronzo a Pechino, ha chiuso 10° in ultima posizione.

 

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