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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Pordenone: incidente stradale, calciatore 21enne gravissimo

Pordenone: incidente stradale, calciatore 21enne gravissimo

PORDENONE - E' uscito di strada domenica mattina, 23 dicembre, in via Roveredo a Pordenone, attorno alle 4 e ora tutta la Pro Aviano, e non solo, tifa per lui.

Si tratta di Stefano Verde, 21 anni, centrocampista della squadra pordenonese che, probabilmente per un colpo di sonno, ha  perso il controllo della sua auto, terminando la sua corsa contro due pali.

I sanitari del 118 hanno trasportato Stefano, in condizioni gravissime, all’ospedale, dove è stato ricoverato in terapia intensiva. Le sue condizioni sono molto gravi, ma ieri sera, 23, i medici hanno notato un miglioramento e ora è sotto osservazione, in coma farmacologico.

Stefano, dopo il diploma al Kennedy, ha iniziato a lavorare in un’azienda di Pordenone come tecnico. Ora, sono in tanti, conoscenti e amici, ad augurarsi che superi il momento difficile.

Pordenone, esce di strada e muore una ragazza di 23 anni

Pordenone, esce di strada e muore una ragazza di 23 anni

CASARSA - Incidente stradale mortale, ancora una volta, in provincia di Pordenone. Alle 5.30 di questa mattina, 23 dicembre, a San Giovanni di Casarsa una ragazza di 23 anni, Fabiana Bertoli, residente a Casarsa ha perso la vita in un’uscita autonoma di strada con la propria auto.

Dalle prime ricostruzione dell'incidente, la ragazza, che lavorava in un geleteria di San Vito, mentre si trovava vicino a casa, sulla strada provinciale 1 della Val d'Arzino, ha perso il controllo della sua Lancia "Y" in una curva, uscendo dalla carreggiata e sbattendo violentemente contro una casa.

L'impatto è stato molto violento e Fabiana è morta sul colpo. Sul posto oltre ai sanitari del 118 gli agenti della Polizia stradale di Pordenone.

Regista pordenonese trovato morto per il freddo e l'alcol in una panchina a Milano

Regista pordenonese trovato morto per il freddo e l'alcol in una panchina a Milano

MILANO - Il freddo di una notte d'inverno, una panchina di un giardinetto vicino al centro di Milano, una bottiglia di birra vuota. I Carabinieri pensavano fosse un barbone, vista l'assenza dei documenti d'identità, l' uomo trovato già cadavere su una panchina.

Si trattava, invece, di un regista pordenonese, Mario Catto, ha 42 anni, originario di Cordenons dove risiedono i genitori e la sorella minore, domiciliato a Milano dove lavorava alla casa di produzione Magnolia.

La sera prima aveva partecipato alla festa di auguri organizzata proprio dall'azienda. «Aveva bevuto molto», avrebbero raccontato alcuni testimoni ai Carabinieri che hanno cercato di ricostruire le sue ultime ore.

Poi i saluti e il ritorno verso casa, da solo. Forse un coma etilico lungo il tragitto, perché la panchina dove è stato trovato era poco distante dalla sua casa. Alle 6,30 di ieri, 20 dicembre, è arrivato il 118, ma non c'è stato nulla da fare, la temperatura troppo bassa ne ha probabilmente provocato un collasso cardiaco.

Residente da anni a Milano, era crescito professionalmente nella scuola di Cinemazero, dove aveva trovato - negli anni ’90 - l’ambiente ideale per coltivare la sua passione per il cinema, partecipando anche con alcuni suoi video a serate e progetti teatrali dell’ambiente underground cittadino.

La notizia della morte di Catto è arrivata a Pordenone nel tardo pomeriggio, lasciando affranti i suoi più cari amici, molti dei quali a Cinemazero.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
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