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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

La direttrice di una banca di Pordenone ha prelevato per anni dal conto di due clienti

La direttrice di una banca di Pordenone ha prelevato per anni dal conto di due clienti

Pordenone - La direttrice di una banca di Pordenone si è appropriata di oltre 50.000 euro prelevati dal conto corrente di una anziana coppia di clienti. La dirigente è stata denunciata.

In base alla ricostruzione fornita dalle Fiamme Gialle, i coniugi si fidavano ciecamente della donna, con la quale da anni avevano instaurato un rapporto di fiducia tale da lasciarle gestire il proprio conto corrente.

Alla coppia non occorreva neppure recarsi in banca, in quanto la direttrice si presentava direttamente a casa loro per raccogliere le somme da versare e per far firmare i documenti bancari.

La Guardia di Finanza ha accertato in un biennio prelievi per oltre 78.000 euro, solo in parte ripianati, con un ammanco di 51.300 euro. Nella sua abitazione sono stati trovati sei scatoloni di documentazione bancaria relativa a pratiche di finanziamento di soggetti privati e di imprese.

Pedone travolto ed ucciso a Morsano al Tagliamento nelle prime ore del mattino

Pedone travolto ed ucciso a Morsano al Tagliamento nelle prime ore del mattino

Morsano al Tagliamento (Pn) -  Un pedone è stato travolto da un'auto ed è morto alle 5.50 nella mattina del 15 febbraio a Morsano al Tagliamento.

Il gravissimo incidente è avvenuto sulla provinciale della Ferrata. Un’Alfa 147 condotta da Andrea Scussolini, 32 anni, di Varmo, per cause accidentali, ha investito un pedone che in quel momento stava attraversando la strada, al buio.

Il conducente dell’auto non ha visto il pedone e l’ha investito. L’uomo, Giuliano Zamarian, 72 anni di Morsano, è deceduto sul colpo.

Scussolini è stato trasportato in ospedale in stato di choc.

Rifiutato il contributo prima casa ad una coppia gay di Pordenone

Rifiutato il contributo prima casa ad una coppia gay di Pordenone

Pordenone - Una coppia di conviventi gay non può accedere al mutuo dalla propria banca, anche se secondo il comune di residenza i due sono "una famiglia anagrafica basata su vincolo affettivo". Lo riporta il quotidiano "La Repubblica" del 14 febbraio. La coppia, entrambi 35 anni, e insieme da sette, nel maggio 2011 aveva deciso di comprare una casa.

Dato che la Regione mette a disposizione un "contributo prima casa" di 17mila euro, avevano deciso di accedere ai fondi. Secondo il regolamento regionale, infatti, il contributo può essere dato a "persone maggiorenni in forma singola oppure associate qualora si tratti di coniugi o di conviventi more uxorio, ovvero di coppia intenzionata a contrarre matrimonio o a convivere more uxorio": appunto come la coppia gay.

I due avevano presentato la richiesta in Regione. Ma la Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia, titolare della convenzione con la Regione per l’erogazione dei contributi, al momento di erogare il contributo, ha respinto la domanda. Secondo la Banca la coppia non risponde al requisito di "conviventi more uxorio".

Nella lettera dell'istituto di credito viene anche detto che, se la domanda fosse stata presentata dai due giovani in quanto singoli cittadini, sarebbe stata quasi certamente accettata.

La questione è passata ora nelle mani di un avvocato ma la richiesta è stata comunque respinta. L’Arcigay Friuli ha quindi deciso di fare causa alla stessa Regione impugnando il documento al Tar. Se il Tribunale regionale amministrativo del Friuli desse invece via libera al contributo, si creerebbe un precedente per tutte le coppie gay.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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