• Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Spettacoli
  • Cultura
  • Benessere
  • Magazine
  • Video
  • EN_blog

Ven11152024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Ideal Standard appesa a un filo. Restano 7 giorni di speranza

Orcenico (Pn) - Ancora 7 giorni di speranza per l'Ideal Standard di Orcenico.

Ieri pomeriggio, 14 ottobre, si è svolto il tavolo al ministero dello Sviluppo economico per l’Ideal Standard, nel quale i dirigenti dell'azienda hanno ribadito che, attualmente non c’è alternativa alla chiusura dello stabilimento di Orcenico. E' stata rinviata, però, la procedura di messa in mobilità, inizialmente prevista per domani. Il tavolo, invece, proseguirà il 22 ottobre.

"Teniamo aperto uno spiraglio molto sottile". E' quanto ha affermato la presidente Fvg, Debora Serracchiani, al termine del vertice sulla crisi Ideal Standard, cui ha partecipato assieme al vicepresidente Sergio Bolzonello, con i rappresentanti delle Regioni che ospitano i siti produttivi, proprietà e sindacati.

Rendendo noto che l'invio delle lettere di mobilità è stato sospeso fino al 31 ottobre, Bolzonello ha osservato che "questo ci dà altro tempo per trattare con l'azienda". "A fronte della rigidità manifestata da Ideal Standard, che ha insistito sulla necessità di abbattere i costi di produzione, la Regione Friuli Venezia Giulia ha riproposto una serie di misure indirizzate ad andare incontro a quest'esigenza, mentre Assindustria Pordenone ha avanzato l'offerta di un 'pacchetto gas' inteso all' abbattimento dei costi dell'energia. Ci si aspetta inoltre che vantaggi possano derivare all'azienda dal cuneo fiscale previsto dal Governo nella prossima legge di stabilità", ha aggiunto.

Tra i passaggi successivi annunciati, vi è un primo incontro da organizzare già per giovedì prossimo a Roma alla presenza del ministro del Lavoro Enrico Giovannini, per cercare di garantire la cassa integrazione in deroga per altri sei mesi.

La settimana ventura è programmato un nuovo incontro nella capitale con le Regioni, i sindacati e l'azienda. "E' una trattativa estenuante - ha sottolineato Bolzonello - ma solo con la determinazione e procedendo passo dopo passo, senza mollare mai, sarà possibile arrivare a un risultato".

Il sindaco di Zoppola, Francesca Papais, intanto, continua a sperare in una soluzione positiva. "Sono le coscienze - ha sottolineato - che cambiano la storia. Oggi quelli che e' successo al Mise si racchiude in queste semplici parole. La determinazione messa in campo ha permesso una sospensiva. Sono orgogliosa dell'importante gioco di squadra che responsabilmente ha riportato al centro il confronto evitando una triste e offensiva guerra tra i territori. Credo che l'apporto della nostra regione abbia aiutato a riaprire questo fondamentale confronto. Non abbandoniamo le speranze, non cantiamo vittoria, ma sono sicura che le coscienze possono cambiare la storia. Oggi abbiamo invitato il management a fare anche questo".

Pordenonese: maxi rissa tra cittadini di origini indiane, un ferito

Pordenonese: maxi rissa tra cittadini di origini indiane, un ferito

Pordenone - Tredici persone, tutte di nazionalità indiana, sono state arrestate dai Carabinieri di Pordenone (ora si trovano agli arresti domiciliari) a seguito di una rissa scoppiata tra cittadini immigrati domenica 13 ottobre tra Azzano Decimo e Pasiano di Pordenone.

Nella tarda serata, in piazza della Libertà, ad Azzano Decimo, tre uomini di origini indiane hanno cominciato a discutere animatamente. Ne è seguito un litigio, con una persona ferita e medicata sul posto.

La lite è poi proseguita spostandosi a Pasiano di Pordenone. Nella rissa - avvenuta per futili motivi, hanno precisato i Carabinieri di Sacile (Pordenone) intervenuti sul posto - due cittadini indiani sono stati feriti da coltellate, in maniera non grave. Sono stati ricoverati in ospedale e non corrono pericolo di vita.

Nella furibonda rissa sono state identificate altre 15 persone le cui posizioni sono ora al vaglio degli inquirenti. Tra questi anche un minorenne, poi affidato ai genitori.

Ogm: blitz "no global" a Vivaro, ma sul campo sbagliato

Vivaro (Pn) - Blitz notturno, ma sul campo sbagliato, di attivisti "No Global" contro la coltivazione sperimentale di mais Ogm a Vivaro.

Alle ore 3 di oggi, 12 ottobre, un gruppetto di persone ha imbrattato un'area con dello spray colorato per rendere inutilizzabile il mais che oggi avrebbe dovuto essere trebbiato, ma era un piccolo podere a fianco di quello Ogm, coltivato con semi tradizionali.

La forte pioggia, oltre a far slittare la trebbiatura, potrebbe anche rovinare le annunciate manifestazioni di protesta.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

Pubblicità

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Privacy e cookies

Privacy policy e cookies

Questo sito è impostato per consentire l'utilizzo di tutti i cookie al fine di garantire una migliore navigazione. Se si continua a navigare si acconsente automaticamente all'utilizzo. Per comprendere altro sui cookie e scoprire come cancellarli clicca qui.

Accetto i cookie da questo sito.