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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Sacile: un uomo folgorato dall'alta tensione mentre pota un albero, è in gravi condizioni

Sacile: un uomo folgorato dall'alta tensione mentre pota un albero, è in gravi condizioni

Pordenone - Un uomo di 59 anni di Sacile (Pordenone) è rimasto gravemente ferito la mattina del 16 febbraio dopo essere stato folgorato mentre tagliava i rami di un albero di magnolia nel giardino della propria abitazione.

Da quanto si è appreso l'uomo era su un trattore con la cabina elevabile, a circa quattro metri da terra, e stava utilizzando delle forbici elettriche con il manico prolungato. L'uomo ha toccato i cavi dell'alta tensione con il cestello che stava azionando per raggiungere i rami più alti.

Al momento dell'impatto c'è stato un boato seguito da una fiammata che ha investito l'uomo e il trattore.

Il forte rumore ha fatto accorrere subito sul posto il fratello dell'uomo ed un militare di passaggio, che hanno spento le fiamme, abbassato la cabina e soccorso il ferito in attesa dell'ambulanza.

Subito assistito dai Vigili del fuoco e dal personale del 118 di Pordenone, l'uomo è stato trasportato con l'elisoccorso al Centro grandi ustionati di Padova dove versa in gravi condizioni.

Piancavallo: valanga vicino piste, ricerche in corso

Pordenone - Una valanga è caduta attorno alle tredici di oggi, 16 febbraio, sulle piste di Piancavallo.

Da quanto si è appreso, il distacco di neve ha coinvolto un'ampia zona lontana dal passaggio degli sciatori, ma anche un corridoio di raccordo della pista 'Salomon' servita dagli impianti di risalita del Tremol.

Sul posto stanno operando alcune unità cinofile, i tecnici del Soccorso Alpino di Pordenone e il personale del Soccorso piste della località sciistica. Si ignora se sotto la valanga ci siano dei dispersi. La preoccupazione dei soccorritori è determinata dalla presenza di alcune tracce di sci in prossimità dell'ingresso alla zona che ha ceduto. Pronto a intervenire il personale del 118.

Intanto, pericolo alto di valanghe, con grado 4 (forte), è segnalato dal bollettino per le montagne del Friuli venezia Giulia.

I nuovi accumuli nevosi previsti per la prossima notte, tra il 16 e il 17 febbraio, secondo quanto riferisce la Protezione civile, ''determineranno condizioni di pericolo da marcato a forte di valanghe su tutta l'area montana, con possibilità di interruzione della viabilità e di interessamento degli insediamenti soggetti a tale rischio''.

 

Sequestrati i beni di un commerciante che aveva frodato 17 milioni di euro al fisco

Sequestrati i beni di un commerciante che aveva frodato 17 milioni di euro al fisco

Pordenone - Dopo una complessa vicenda giudiziaria, la Guardia di Finanza di Pordenone, il 14 febbraio, ha definitivamente confiscato ad un imprenditore della città 32 immobili, tra cui una villa settecentesca, una parte di un palazzo nobiliare nei pressi del Ponte di Rialto a Venezia, uno yacht di 13 metri e sette autovetture storiche tra le quali una Ferrari, una Porsche ed una MG.

L'uomo, un commerciante di prodotti informatici, era stato denunciato dal Nucleo di Polizia Tributaria di Pordenone per una frode fiscale da quasi 17 milioni di euro. A fronte di tali importi erano state emesse sette cartelle esattoriali.

L'imprenditore, con l'intento di non corrispondere quanto dovuto allo Stato, aveva spostato l'ingente patrimonio personale riversandolo in due fondi patrimoniali, uno alimentato dai propri beni immobili e l'altro da quelli mobili registrati.

Il conferimento dei beni nei due fondi, formalmente destinati a soddisfare le esigenze familiari, secondo gli intenti dell'uomo sarebbe servito ad impedire la loro eventuale acquisizione da parte del fisco per pagare le tasse dovute.

I finanzieri, tuttavia, avevano qualificato tale destinazione patrimoniale un atto in frode alla legge in quanto unicamente diretto a sottrarre, fraudolentemente, i beni alle legittime pretese dell'Erario.

Le Fiamme gialle non si sono limitate solo a denunciare nuovamente l'imprenditore, ma hanno anche proposto all'autorità giudiziaria l'acquisizione dei beni confluiti nei due fondi, che sono stati effettivamente sequestrati su disposizione del GIP di Pordenone.

L'imprenditore, a seguito del ricorso presentato al Tribunale di Pordenone, ha riottenuto indietro i beni, ma solo temporaneamente, poiché la Corte di Appello di Trieste, cui aveva fatto a sua volta opposizione la Procura di Pordenone, lo ha condannato per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e ha ordinato la confisca dei beni.

L'imprenditore ha presentato inutilmente ricorso in Cassazione. La sentenza di condanna e la confisca sono ormai definitive.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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