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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Vajont, individuato cadavere 36enne in burrone

Erto e Casso (Pn) - Il corpo di un uomo senza vita è stato individuato questa mattina, 24 aprile, in un "orrido", una sorta di burrone nei pressi delle gallerie del Vajont, a Erto e Casso.
 
A individuarlo sono stati i carabinieri della locale stazione che cercavano un uomo scomparso da ieri, di 36 anni dalla Pedemontana pordenonese; potrebbe trattarsi della stessa persona cercata.
 
Sul posto stanno operando anche i tecnici del Soccorso alpino della Valcellina e i colleghi di Longarone (Belluno) per recuperare il cadavere, una operazione molto difficoltosa e che viene compiuta calandosi con corde da una parete di roccia.
 
Sul posto ci sono anche i vigili del fuoco del nucleo speleo- alpino-fluviale di Pordenone e i militari dell'Arma delle stazioni di Cimolais e Maniago. Nell'area ci sono anche due elicotteri del Suem di Pieve di Cadore e dei vigili del fuoco di Mestre, con un medico a bordo che dovrà constatare il decesso.
 
L'operazione di soccorso è coordinata dalla Prefettura di Pordenone.

Celebrazioni del 25 aprile a Pordenone, polemiche per "Bella Ciao": non sarà eseguita nella piazza

Celebrazioni del 25 aprile a Pordenone, polemiche per

Pordenone - La Questura e la Prefettura di Pordenone hanno deciso che il celebre canto partigiano “Bella ciao” non venga suonato alla cerimonia prevista per l'Anniversario della Liberazione il 25 Aprile prossimo.

"Bella ciao" non sarà eseguita dalla Banda cittadina durante la celebrazione nella piazza ma solo successivamente, durante il corteo che si sposterà in un’altra zona della città per la deposizione delle corone ai martiri della Resistenza.

Immediate la reazioni dei direttivi locali dell'Associazione nazionale Partigiani (Anpi) e di Sinistra Ecologia e Libertà.

"È pretestuoso - sostiene Giuseppe Mariuz, presidente dell’Anpi provinciale - sollevare motivi di ordine pubblico. Abbiamo fatto presente alla prefettura che probabilmente il non eseguire la canzone in piazza potrebbe comportare qualche problema a causa della presenza di gruppi pronti a contestare".

"Presunti motivi di ordine pubblico - afferma da parte sua SEL - non possono impedire la libera manifestazione di sentimenti genuinamente democratici, di adesione a principi di libertà e partecipazione".

 

Pordenonese, sono arrivati i primi profughi

Pordenone - Sono arrivati poco dopo le 17 del 12 aprile, con una corriera scortata da carabinieri e polizia, i primi cinquanta profughi sbarcati in questi giorni nelle coste siciliane, che il ministero dell’Interno ha assegnato alla provincia di Pordenone.
 
15 sono stati alloggiati in un albergo di Pordenone e 35 in un hotel di Piancavallo.
 
Era stato, infatti, rinviato a oggi pomeriggio, 12 aprile, il trasferimento dei 50 migranti che avrebbero dovuto arrivare alla mezzanotte di venerdì 11 in provincia di Pordenone.
 
Il ministero dell’Interno ha comunicato il cambio di programma alla Prefettura, ma, alla fine, è stato solo un rinvio perché l’emergenza sbarchi sulle coste siciliane sta continuando.
 
I centri di raccolta e di accoglienza sono allo stremo e per liberarli è stato deciso che migranti e profughi, in gruppi di 50, siano divisi in tutte le province italiane.
 
La Prefettura aveva individuato due sistemazioni: una a Pordenone in piazzetta Don Bosco, all’albergo locanda “Al Sole”, dove avrebbero dovuto essere alloggiati in 15, e uno a Piancavallo, all’hotel Antares, dove avrebbero trovato posto gli altri 35.
 
Una permanenza in provincia che si sarebbe protratta almeno fino al 30 giugno. Ieri, 11 aprile, invece, poco prima delle 13, in Prefettura è arrivata la comunicazione che l’operazione era stata sospesa, senza indicare le motivazioni.
 
In serata si è appreso che l’arrivo era stato posticipato a oggi pomeriggio, con un numero di rifugiati potenzialmente anche maggiore dei 50 inizialmente previsti.
 
Quelli destinati alla provincia di Pordenone sbarcheranno in Sicilia e, quindi, saranno trasferiti all’aeroporto di Catania. Poi, il volo fino a Verona e l'ultimo trasferimento in pullman agli alberghi di Pordenone e Aviano per la prima fase.

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