Banca di Cividale ed estorsioni, confermata la fiducia dei vertici al presidente Pelizzo
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- Pubblicato Mercoledì, 17 Aprile 2013 13:59
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
Udine - Gli sviluppi dell’inchiesta della Procura di Udine sul gruppo Banca Popolare di Cividale, che stanno coinvolgendo anche il presidente Lorenzo Pelizzo, anche a seguito di una querela depositata dall’azionista Pierluigi Comelli, hanno indotto lo stesso Pelizzo a convocare per il pomeriggio del 16 aprile un consiglio di amministrazione straordinario per affrontare la critica situazione venutasi a creare.
Lo comunica in una nota lo stesso istituto bancario. Il 16 aprile la Procura di Udine aveva iscritto nel registro degli indagati il direttore generale dimissionario Di Bernardo, il presidente della Banca popolare di Cividale, Lorenzo Pelizzo, e il vicedirettore generale, Gianni Cibin. Le contestazioni fanno riferimento a condotte di natura estorsiva nei confronti di alcuni clienti.
“La solidità della Banca è fuori discussione e sapremo fornire agli inquirenti e alla autorità di vigilanza tutti gli elementi utili a far luce sui fatti oggetto d’indagine”, ha dichiarato il presidente Pelizzo che, da parte sua, assicura la propria totale estraneità ai fatti contestati.
“Mi riservo di intraprendere tutte le azioni necessarie a tutela della mia immagine e onorabilità e di quella della banca che presiedo in tutte le sedi opportune. Inoltre avrò modo di fare massima chiarezza nel corso della prossima assemblea dei soci convocata per il 25 aprile”.
“Nel frattempo – prosegue il presidente - l’operatività dell’istituto, nelle sue articolazioni, prosegue normalmente nella consapevolezza degli impegni assunti con i soci, i clienti e il territorio di riferimento”.
Da parte loro il consiglio di amministrazione e il collegio sindacale della Banca Popolare di Cividale, nel corso della riunione hanno rinnovato la piena fiducia a Lorenzo Pelizzo.
Gli amministratori e i sindaci hanno incoraggiato il presidente a tutelare la banca e se stesso in tutte le sedi da ogni illazione che ne comprometta l’onorabilità e l’immagine. Nel corso della medesima riunione è intervenuto anche il nuovo direttore generale Mario Leonardi, chiamato a guidare l’operatività della banca in questa fase.
Da parte sua il sindaco di Cividale, Stefano Balloch, nel commentare l'accaduto ha dichiarato: “La vicenda ci ha colto tutti di sorpresa. Siamo certi che l’indagine avviata dalla magistratura udinese farà chiarezza su quanto accaduto. Il Gruppo Banca Popolare di Cividale rappresenta da sempre un’istituzione importante per il nostro territorio".
"Negli anni - ha detto ancora il sindaco - la banca si è spesa a favore di numerose e significative iniziative promosse nel Cividalese e non solo, dimostrando una spiccata sensibilità sul fronte culturale, dell’arte, della storia e non solo”.
Anziano imprenditore edile muore durante una ricognizione in cantiere
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- Pubblicato Martedì, 16 Aprile 2013 12:24
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
Udine - Un imprenditore edile in pensione, il signor Bruno Voncini, 68 anni, è morto nella mattinata di lunedì 15 aprile a Udine. È stato stroncato da un malore mentre seguiva i lavori in un edificio da ristrutturare in via Paparotti.
Sul posto la polizia e i sanitari del 118, che hanno tentato di rianimarlo, ma invano. Il signor Voncini, residente a Percoto di Pavia di Udine, era conosciuto come grande lavoratore e serio artigiano.
Aveva lasciato da alcuni anni la sua ditta al figlio Luca, dopo essersi ritirato dal lavoro, ma spesso seguiva ancora alcuni cantieri.
Estorsione a danno clienti, arrestato ex dg Banca Cividale. Indagato anche il presidente Pelizzo
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- Pubblicato Martedì, 16 Aprile 2013 10:24
- Scritto da redazione ilfriuliveneziagiulia
Udine - L'ex direttore generale della Banca di Cividale, Luciano Di Bernardo, e' stato arrestato a Udine dalla Guardia di finanza. L'arresto, con concessione degli arresti domiciliari, e' stato disposto dal gip nell'ambito di un'inchiesta della Procura che contesta al manager condotte relative al reato di estorsione. Le indagini traggono origine dalle dichiarazioni di alcuni imprenditori che avevano raccontato che, con ripetute minacce di revocare (o per concedere) affidamenti, mutui e prestiti, uno dei massimi esponenti dell'istituto bancario friulano, dal 2004 al 2008, era riuscito a farsi consegnare denaro per piu' di un milione di euro. Inoltre, tramite una finanziaria di cui e' stato socio-amministratore avrebbe costretto altre persone a farsi cedere gratuitamente alcuni immobili nel comprensorio di Lignano Sabbiadoro (Udine).
Insieme al direttore generale dimissionario Di Bernardo, la Procura di Udine ha iscritto nel registro degli indagati anche il presidente della Banca popolare di Cividale, Lorenzo Pelizzo, e il vicedirettore generale, Gianni Cibin. Le contestazioni fanno riferimento sempre a condotte di natura estorsiva. Gli uomini del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Udine, che hanno svolto le indagini ed eseguito oggi il provvedimento cautelare disposto dal gip Florit nei confronti di Di Bernardo, hanno eseguito stamattina perquisizioni a carico di tutti i vertici della Banca.
Le attività di perquisizione interessano vari immobili degli indagati siti nei comuni di Porcia, di Cladrecis (Udine), Cividale del Friuli (Udine), San Michele al Tagliamento (Venezia) e Venezia, nonché la sede di una società di costruzioni con sede in Rossano Veneto (Vicenza), per far chiarezza sui rapporti tra quest'ultima e l'istituto bancario.
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