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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Uccellis, grande successo per la giornata sulla Grande Guerra

Uccellis, grande successo per la giornata sulla Grande Guerra

Udine - A volte si parla di "immersione nella storia" quando si visita un museo, si guarda un film o si legge un importante libro che racconta il passato. Ma all'Educandato Statale Collegio Uccellis non si limitano a queste semplici figure retoriche, dando una propria interpretazione della frase che si concretizza in un convegno sulla Prima Guerra Mondiale di ben otto ore!

Svoltosi ieri, dalle 9 alle 17 presso il Centro Culturale delle Grazie, in via Pracchiuso, "Insegnare la Grande Guerra" (questo il nome della giornata) ha visto la partecipazione di ben nove istituti scolastici, provenienti da Italia, Slovenia e Austria, per un totale di circa 300 persone tra allievi e docenti. In primo piano, ovviamente, l'Uccellis: é stato lui, infatti, l'organizzatrice del convegno, tappa fondamentale nel progetto "La Grande Guerra: racconti da fronti diversi", avviato insieme ad alcune scuole superiori degli Stati confinanti. 

Alla presenza del passato e del presente dell'Educandato, ossia l'ex Preside Maria Letizia Burtulo e l'attuale Roberta Bellina, oltre alle varie autorità (Sindaco Honsell, Provincia di Udine, Regione, Ufficio Scolastico Regionale e Università di Udine), ragazzi e docenti hanno vissuto una giornata intera nel ricordo di cent'anni fa. Non é stata una semplice e banalissima lezione di storia, bensì un'approfondita indagine sul mondo che un secolo fa, proprio in questo stesso territorio ma non solo, esisteva allo scoppio del primo conflitto mondiale.

Al tavolo dei relatori si sono seduti, tra gli altri, Zeljko Cimpric del Museo della Grande Guerra di Caporetto/Kobarid per raccontare la Guerra vissuta "dagli altri" e quello che gli sloveni subirono nel nostro Paese; la dr. Vanda Wilcox della John Cabot University Rome, parlando del ruolo fondamentale in tricea dei sentimenti; il prof. Alessandro Sfrecola dell'Università di Trieste, descrivendo l'atroce disumanità in cui i soldati caddero e non seppero uscirne poi; e, infine, la dr. Imelda Rohrbacher dell'Università cattolica di Linz per guardare il conflitto con gli occhi della letteratura tedesca dell'epoca.

Nomi di esperti di primo piano della materia, che ai presenti a Udine hanno dato una panoramica della guerra non solo relativa al fronte dell'Isonzo, scenario che ha visto protagonisti appunto l'Italia e l'Impero Asburgico (Austria e Slovenia, in questo caso), ma all'intera Europa Balcanica, in primis Ungheria e Romania, su cui il Regno sabaudo voleva mettere le mani. E i momenti di scoperta non sono mancati, grazie soprattutto ai docenti molto bravi a mantener vivo l'interesse dopo tante ore e alla platea che ha "resistito" con piacere. 

Tra riflessione e spunti su cui ragionare, da parte di ragazzi e professori, rimane una promessa sottoscritta dalla Preside Bellina alla fine del convegno: ripetere l'esperienza per fa parlare, questa volta, anche i ragazzi. Perché se è vero che sono loro il futuro, e quindi scriveranno la storia del dopodomani, partire oggi dal confronto su temi come la Grande Guerra é essenziale. L'Uccellis ci crede nella sua "voce del verbo essere" e si vede. 

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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