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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Attualità

Internet in Italia da dimenticare. Ultimi in Europa per notizie in rete; banda larga solo per pochi

Internet in Italia da dimenticare. Ultimi in Europa per notizie in rete; banda larga solo per pochi

Roma - È uscito in questi giorni il rapporto “Noi Italia” dell’Istat che, con i dati del 2012, fotografa lo stato del Paese in un ampio raggio di settori. Internet è tra questi.

“La disponibilità di tecnologie telematiche - si legge nel rapporto Istat - tende ad accrescere la possibilità di accesso ai contenuti a carattere culturale e a cambiare le modalità della loro fruizione. In questa prospettiva, è interessante verificare in che misura il web si stia affermando come strumento per la distribuzione e la fruizione di contenuti culturali”.

L’esperienza di giornalisti sul web ci ha fatto toccare con mano il ritardo dell’Italia in questo campo. Ora il rapporto Istat ed i dati di Sos Tariffe ne danno ulteriore conferma.

Connessione a banda larga inesistente e carenze nella conoscenza delle potenzialità della rete sono gli scogli che incontrano aziende, enti ed associazioni che puntano sul web per i loro servizi. Ma vediamo i dati.

Nel 2012, infatti, nel nostro Paese solo il 30 per cento della popolazione tra i 16 e i 74 anni ha letto o scaricato giornali, news o riviste dal web, mentre il valore medio registrato per i cittadini dei 27 paesi dell’Unione europea è pari al 45 per cento.

L'Italia, con la Francia (31 per cento) e la Polonia (30 per cento) si posiziona all’ultimo posto della graduatoria.

I paesi con la più alta quota di utilizzatori della rete per la lettura di giornali, news e riviste sono la Svezia e la Finlandia dove tale quota raggiunge l’80 per cento.

L’utilizzo del web per leggere giornali, news, riviste è abbastanza differenziato a livello territoriale. L’area del Paese in cui questo fenomeno è più diffuso è il Nord-est (37,6 per cento).

In particolare, le regioni più attive sono Emilia Romagna, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Toscana con valori uguali o superiori al 37,0 per cento.

Anche i dati complessivi fanno registrare un ritardo: nel 2013 il 54,8 per cento della popolazione italiana di 6 anni e più utilizza Internet e tra questi il 33,5 per cento lo fa quotidianamente. La posizione nazionale è decisamente inferiore alla media Ue27 (70 per cento).

Nel confronto internazionale il numero di utenti di Internet in Italia nel 2012 è decisamente inferiore alla media europea. La quota di persone di 16-74 anni che si è connessa almeno una volta a settimana negli ultimi 3 mesi precedenti l’intervista si attesta al 53 per cento, a fronte di un valore medio per i paesi dell’Ue27 pari al 70 per cento.

La posizione nazionale è simile a quella di Bulgaria, Grecia (50 per cento) e Portogallo (56 per cento), mentre Svezia, Paesi Bassi e Lussemburgo registrano valori uguali o superiori al 90 per cento.

Nelle diverse aree del Paese si riscontra un atteggiamento diverso nell’utilizzo del web. Nelle regioni del Centro-Nord più della metà delle persone di almeno 6 anni dichiara di aver utilizzato Internet nel corso del 2013; in particolare, la provincia autonoma di Bolzano è la più attiva con il 65,1 per cento, seguita dalla Valle d’Aosta (61,0), dal Veneto e da Friuli-Venezia Giulia (60,0).

Passando alla velocità della rete, lo studio di Sos Tariffe rivela che l’Italia è al 48° posto nel mondo per velocità internet degli utenti, in fondo alla classifica europea.

Il 90% circa delle imprese ed il 59,7% delle famiglie dispone di una connessione ADSL, che viene definita “veloce”; ma è veloce solo in confronto alla linea 56Kbps/Isdn o ad Internet Mobile (il 40% delle famiglie ha soltanto questi tipi di connessione). La velocità media reale di un’Adsl a 7 Megabit infatti è al massimo di 3,7 Megabit.

La fibra ottica raggiunge al momento circa il 15% delle utenze. Anche se le principali compagnie hanno annunciato che entro il 2016 la copertura raddoppierà, sarà comunque insufficiente.

Le connessioni Internet mobile, su cui invece si concentrano i maggiori investimenti, bastano appena per ricevere le mail e utilizzare i servizi di messaggistica. Basta tentare di ascoltare musica o visualizzare un video per rendersi conto della scarsità di banda.

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Capo redattore: Tiziana Melloni
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