Droni per rilevare l'inquinamento: la Helica di Amaro rifornisce il Ministero dell'ambiente
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- Categoria: Scienza e tecnologia
- Pubblicato Martedì, 14 Gennaio 2014 21:47
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Udine - Ultimamente gli aeromobili a controllo remoto (APR), comunemente noti come droni, hanno conosciuto un enorme sviluppo in moltissimi campi non solo militari: sicurezza territoriale, monitoraggio di centrali termoelettriche e impianti industriali, telerilevamento, aerofotogrammetria e rilievo dell'architettura, biodiversità e monitoraggio della fauna, operazioni di ricerca e soccorso, videoriprese.
L'azienda friulana Helica, con sede ad Amaro in Carnia, che fattura 3,5 milioni (il 20% realizzato fuori dall'Italia) e conta 25 addetti dall'altissima professionalità fra ingegneri, geofisici ed elicotteristi, ha completato in questi giorni la fornitura al Ministero dell'ambiente dei primissimi esemplari di campionatore fumi/inquinanti per drone.
Il sistema consiste in un apparato elettro-meccanico dal peso estremamente ridotto (meno di mezzo chilo) in grado di rilevare, aspirando aria e fumi, sostanze inquinanti direttamente su aree inquinate o ciminiere in maniera veloce, grazie all'utilizzo di un APR.
Lo strumento, che è in grado di leggere anche la temperatura e la pressione ambientale, integra una telecamera, ed è stato sviluppato con l'obiettivo di permettere alle forze dell'ordine ed agli enti preposti alla tutela dell'ambiente di realizzare misure di inquinamento dell'aria in tempo reale, ove vi fosse l'esigenza di un intervento non ordinario o pianificato.
Helica ha già portato a termine il monitoraggio e la mappatura dall'alto di tutto il territorio della Provincia di Trento, di cui è stata realizzata una mappa tridimensionale multifunzionale ad alta risoluzione.