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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Attualità

Spider230, l'occhio che scruta le stelle a 11mila anni luce

Pordenone - A poche settimane dal lancio ufficiale a Radioamatore, il rivoluzionario radiotelescopio Spider230 conquista la comunità internazionale degli astrofili con una immagine stupefacente di Cassiopea A: un resto di supernova nella costellazione di Cassiopea, distante 11.000 anni luce dalla Terra.
 
Cassiopea A è una delle più potenti sorgenti di onde radio extra solari: trovandosi nel piano della nostra galassia, la Via Lattea, la sua luce viene bloccata dal gas interstellare. Nel “visibile”, la sua presenza è perciò molto debole, tanto che prima di oggi poteva essere rilevata solo con riprese dei telescopi ottici professionali, effettuate ovviamente di notte.
 
“Il grande valore di Spider230” spiega Filippo Bradaschia, uno dei soci fondatori di PrimaLuceLab, startup innovativa pordenonese con sede al Polo Tecnologico che produce e commercializza questo radiotelescopio “è quello di riuscire a catturare immagini preziose e rare come quella di Cassiopea A, superando i limiti degli strumenti ottici. Spider230 infatti riceve onde radio anche di giorno e cattura frequenze fino ad oggi irraggiungibili da altre strumentazioni amatoriali disponibili nel mercato”.
 
Quella realizzata da Spider230 è una vera radio-mappa del resto della supernova Cassiopea A, cioè una fotografia del cielo in onde radio, ottenuta utilizzando tecniche fino ad ora alla portata solo dei professionisti. Il risultato è notevole, non solo per gli amatori, ma anche ad uso professionale.
 
“Oltre all’alta tecnologia impiegata” continua Bradaschia “in questo prodotto ci sono altri due elementi di innovazione fondamentali e rivoluzionari: la semplicità d’uso e l’integrazione dello strumento, che lo rendono utilizzabile praticamente da tutti, anche da chi non conosce le tecniche radio”.
 
Cassiopea A è oggetto di studio da parte di professionisti e amatori: si presume che la supernova che l’ha generata sia stata catalogata dal famoso astronomo John Flamsteed nel 1680. Per questo motivo attorno al risultato di PrimaLuceLab c’è molto stupore e attenzione da ogni parte del mondo.
 
Per confronto, l’immagine realizzata dal radiotelescopio professionale di NRAO/AUI National Radio Astronomy Observatory/Associated Universities, Inc. è disponibile alla pagina http://images.nrao.edu/395.

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