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Pregiudizio: questione di geni? Al via uno studio sui gemelli triestini
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- Categoria: Scienza e tecnologia
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08 Lug 2014
- Ultima modifica il Mercoledì, 09 Luglio 2014 00:01
- Pubblicato Martedì, 08 Luglio 2014 23:13
- Scritto da Loredana Barresi
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Può il pregiudizio avere delle componenti genetiche?
Con un comunicato stampa la SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste), in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, da il via ad un progetto mirato a studiare proprio le componenti “innate” del pregiudizio, quelle cioè che possono appartenere al nostro patrimonio genetico.
E’ indubbio che fattori socio-culturali influenzano la percezione che abbiamo delle altre persone.
Meno noto è il fatto che ci possano essere delle basi biologiche che contribuiscono ad alimentare questi pregiudizi.
Lo studio, guidato dal dott. Francesco Foroni, neuroscienziato della SISSA, mira ad indagare i meccanismi cerebrali coinvolti nei giudizi sociali ed in particolare nei pregiudizi, in modo tale da individuare gli aspetti determinati da componenti biologiche distinguendoli da quelli influenzati dall’ambiente.
Come? Arruolando, con la collaborazione del Registro Nazionale Gemelli, coppie di gemelli dello stesso sesso, tra i 18 e i 40 anni, residenti nella provincia di Trieste (sono accettate anche candidature spontanee di gemelli non iscritti al Registro. Chi fosse interessato può scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. )
Confrontando i risultati ottenuti dai gemelli omozigoti (stesso DNA) con quelli dei gemelli dizigoti (simili tra loro come due normali fratelli) si cercherà di capire quali processi sono determinati da una componente genetica e quali da componenti ambientali e culturali: “I gemelli dizigoti – spiega Foroni – hanno tutto uguale rispetto a quelli monozigoti – educazione, ambiente culturale, ecc… - a parte la genetica. Isolare tendenze comuni nelle coppie monozigote non presenti in quelle dizigote potrebbe indicare una base biologica di quanto osservato”.
Comprendere questi aspetti ereditari, di cui ancora si conosce poco, potrà essere importante per contrastare fenomeni quali razzismo e discriminazione e migliorare l’integrazione sociale.
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