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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Attualità

Economia regionale, il 2012 parte in salita

Economia regionale, il 2012 parte in salita

L'indagine congiunturale trimestrale della Confindustria Friuli Venezia Giulia, che prende in considerazione i dati del primo trimestre del 2012, vede una prevalenza di segni negativi nei valori dei principali indicatori dello stato di salute dei settori produttivi della nostra regione.

La produzione rimane negativa e peggiora scendendo dal precedente -0,8% a -2,4%. Gli indicatori delle vendite scendono, da precedenti valori quasi tutti leggermente positivi, sotto lo zero; in particolare, le vendite totali passano da 1,3% a -6,2%, per effetto sia delle Vendite Italia, che calano da 4,1% a -5,3%, sia delle vendite estero che segnano -6,8%, dopo il precedente 0,5%. L'occupazione risulta in debole controtendenza salendo dal precedente -0,4% a 0,1%.

Il Presidente degli Industriali Regionali, Alessandro Calligaris, accompagna con un suo commento i risultati dell'indagine: "Continua la fase recessiva e questa ultima nostra indagine ce ne dà chiara conferma. È quindi necessario, ora che il nuovo Governo sta ridando credibilità al Paese e, con essa, fiducia agli investitori, promuovere la ripresa competitiva con azioni politiche tempestive e lungimiranti. Per far crescere il Paese bisogna liberarlo dai lacci che bloccano il rilancio cominciando dal taglio della spesa pubblica fuori controllo e reimpiegare le risorse investendo sulle molte infrastrutture obsolete. Il Governo ha annunciato questo obiettivo come prioritario e questo va bene, tanto più se ciò servirà a scongiurare il paventato aumento dell'IVA. Aumento che deprimerebbe ulteriormente i consumi già ridotti a livelli quasi insopportabili. Ho avuto recentemente modo di evidenziare al Ministro Clini, che conosce bene le potenzialità della nostra regione, cosa ci aspettiamo dalla politica, in tutte le sue articolazioni, perché tali capacità non vengano mortificate".

"Ci aspettiamo - dice Calligaris - che i costi dell'energia non penalizzino la competitività delle nostre imprese e per questo si parta con le nuove linee elettriche e con il rigassificatore; che si risolva definitivamente l'annoso problema dei siti inquinati di Trieste rendendo nuovamente disponibili i relativi terreni agli investimenti produttivi; che venga assicuratala continuità agli interventi per togliere i vincoli allo sviluppo della laguna di Grado e Marano".

"Sul piano regionale - conclude Calligaris - auspico che la Giunta, con la prossima manovra di assestamento del bilancio, provveda, per aiutare la ripresa, a rifinanziare i Confidi, adeguare le risorse del fondo di sviluppo della Legge 4/2005, consentire l'attivazione del secondo bando per la ricerca applicata e l'innovazione".

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