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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

L'appello di Tarcisio Mizzau: "Proteggere rapporto tra Udine e Teatro Nuovo"

L'appello di Tarcisio Mizzau:

Udine - É uno dei teatri più grandi del Friuli Venezia Giulia, se non dell'intero Nordest. Nel capoluogo friulano é stato ribattezzato simpaticamente il "Teatrone", ed é una delle realtà cittadine più dinamiche e vivaci che si trovino sul territorio. Parliamo del Teatro Nuovo Giovanni da Udine, ovviamente, che quest'anno ha presentato una programmazione destinata al tutto esaurito in quasi tutte le occasioni.

Artefice di questo trend molto diverso da altri teatri italiani, anche blasonati, è il Presidente della Fondazione Teatro Nuovo, Tarcisio Mizzau. In carica da sei anni, questa sarà la sua ultima stagione, dopo un mandato contrassegnato da successi piuttosto evidenti (in primis gli abbonamenti) e una situazione manageriale che oggi si presenta tirata a lucido. 

Incontrato pochi giorni fa, l'occasione è stata ottima per farci raccontare gli "ingranaggi" che si nascondono dietro il sipario e che fanno girare l'intero, complesso sistema di un teatro importante come quello udinese. Innanzitutto gli spettacoli che, ci racconta Mizzau, sono in genere 20 per la prosa, metà classici e metà moderni. Ci sono poi quelli più leggeri, destinati alle famiglie, <<ma non di minor impegno>>; i rifacimenti di testi classici, come l'Antigone attesissima e già prenotata dalle scuole; e infine l'operetta, acquistata dal Verdi di Trieste e che racchiude solo due spettacoli perché <<si pagano e le cose ben fatte sono rare>>.

A parlare di musica, poi, si tocca un tasto d'oro per il Teatrone. <<Escludendo la Fenice di Venezia, siamo tra i migliori nel Nordest>> afferma il Presidente, e non ha tutti i torti: solo con l'orchestra del Friuli Venezia Giulia sono già due, per arrivare a un totale di dieci, incluso quello evento del 5 dicembre di Patti Smith, in collaborazione con Azalea Promotion. E poi c'è il balletto, genere che richiama in media 1170 spettatori, arrivando praticamente ogni sera a riempire tutti i posti!

<<Se non c'è lo stesso programma tra direttore artistico e Presidente é un problema, ma negli anni passati la sintonia è stata grande>> continua nel ricordo di sei anni di attività Mizzau. Una sinergia, quella tra le tre figure (Presidente e direttori artistici di prosa e musica), che si rispecchia anche con il pubblico: questi due ultimi anni, infatti, hanno visto un incremento altissimo degli abbonamenti, con 4700 solo quest'anno! E sono ancora aperti, fino a marzo, quelli con gli spettacoli a scelta, per cui i numeri aumenteranno ulteriormente.

Una gestione, quella finanziaria del Teatro Nuovo, non prova di difficoltà. <<Il settore - racconta il Presidente - non è caratterizzato da tecniche manageriali, pochi teatri hanno i bilanci a posto ed è un errore grave>>. Perché i soldi che ricevono sono dello Stato, di tutti quindi, e vanno rispettati. Per questo Mizzau è stato molto rigoroso in questo, tagliando i costi che non davano risultati. Il teatro é stato affittato a terzi per monetizzare: <<E stato venduto tutto il "vendibile">> ammette.

Tarcisio Mizzau ha voluto esprimere un suo auspicio per il futuro, alla fine dell'incontro: <<Bisogna salvaguardare il rapporto tra pubblico e teatro>>. Dice di essere ottimista su questo, i direttori artistici (Bevilacqua e Ferruglio) sono stati riconfermati, per cui il rapporto avuto con la città ultimamente sarà custodito. Per continuare l'amore tra città e palcoscenico, fiaba meravigliosa che tutti vogliono continui per tanto, tanto tempo.

 

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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