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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Per la V giornata al Festival Latino Americano in città la giornalista cilena Faride Zeran Chelech

Per la V giornata al Festival Latino Americano in città la giornalista  cilena Faride Zeran Chelech

Trieste - Quinta giornata di Festival del Cinema Latino Americano e continuano ad arrivare numerosi ospiti: nella Giuria della Sezione Contemporanea non possiamo non nominare la presenza a Trieste della giornalista cilena Faride Zeran Chelech, oggi alla cattedra di Etica e Trattati Giornalistici dell’Università del Cile, già fondatrice di prestigiose riviste del paese sudamericano e del Direttorio della Televisione Nazionale Cilena. Oltre a lei sono già presenti a Trieste registi e produttori protagonisti delle prossime serate del Festival, a cui nella giornata di mercoledì si aggiungerà anche Juan Ferrer, Direttore del Festival del Cinema Latino Americano di Catalogna, che sabato pomeriggio riceverà il Premio Gestor Cultural 2015 per essersi distinto nella promozione della cultura latino americana in Europa.

Le proiezioni intanto continuano sia all’Auditorium del Civico Museo Revoltella di Trieste con i film in concorso della Sezione Ufficiale e Contemporanea mentre al Cinema dei Fabbri si proietta Cooperando – Il Meglio di Florianopolis, 7 cortometraggi del celebre festival brasiliano di cui è presente a Trieste la coordinatrice Marilha Naccari, e alcuni dei film in concorso nella Sezione Ufficiale.

Apre la giornata alle ore 11 la sezione Contemporanea con il film in concorso SC Recortes De Prensa  di NIcolás MartÍnez Zemborain e Oriana Castro, un film documentario che ci porta a Parigi nel 1980 dove un gruppo di giornalisti e intellettuali esiliati politici dell’Argentina, tra cui Cortázar e Soriano, si propone di far un giornale chiamato “Sin Censura” per contrastare la campagna di disinformazione delle dittature militari sparse per l’America Latina negli anni ’70. Seguirà nel pomeriggio, alle ore 16 la Sezione Ufficiale in concorso con El Secreto De Lucia di Becky Garello dove si parla nuovamente di Argentina, questa volta all’interno di un lungometraggio di fiction che ha per protagonisti Juan e Mario, artisti di strada, e Lucía, cantante e ballerina, che appena incontrata entra prepotentemente nei loro cuori. I tre intraprenderanno un tour insieme tra segreti e bugie, un viaggio dove tutti i personaggi nascondono qualcosa.

Con Ayiti Toma di Joseph Hillel, alle ore 18,  andiamo invece ad Haiti con uno sguardo ampio su un paese apparentemente ben conosciuto. Sociologi, storici, ragazzi di strada e sacerdoti vudù: ognuno ha qualcosa da dire e tutti condividono lo stesso desiderio di mostrare la diversità e la ricchezza di un popolo spesso soggetto al rigido giudizio degli stranieri, tuttavia unito e la cui storia e cultura sono tanto magiche quanto oscure.

Rimaniamo nel genere documentario ma cambiamo paese e ci spostiamo in Brasile: Corbiniano alle ore 20 di Cezar Maia è un documentario sulla vita e sull’opera di uno dei più importanti artisti plastici brasiliani, riconosciuto per aver creato figure sinuosamente allungate in alluminio fuso. Corbiniano intercala dichiarazioni e situazioni relative al lavoro di un artista unico e primordiale per le arti, specialmente per il contesto brasiliano.

E rimaniamo infine in Brasile perché la serata all’Auditorium del Museo Revoltella si conclude con la proiezione di O Outro Lado Do Paraiso, alle ore 22 di André Ristum che ambient ail suo film nel Brasile degli anni ’60 in cui Nando, un ragazzo di 12 anni, narra le avventure del padre, un idealista approdato a Brasilia dall’entroterra Minas Gerais. In un’atmosfera di agitazione politica e di riforme promesse dal presidentre João Goulart, Nando comincia una nuova vita, incontra nuovi amici e una nuova passione. Nel ‘64 irrompe però il golpe militare.

 

Al Cinema dei Fabbri verranno quindi riproiettati i film della Sezione Ufficiale Tiempo Perdido, di Alexander Giraldo e Quinuera, di Ariel Soto e il film colombiano La Sargento Matacho, di William González Zafra, uno spaccato del 1948 in cui la violenza partigiana mette a ferro e fuoco la campagna colombiana e molti contadini liberi vengono uccisi, tra i quali anche il marito di Rosalba Velasco, madre di due bambini, che assisterà al massacro e soffrirà di un processo psichico di depersonalizzazione, diventando ella stessa strumento di vendetta. Inizio della programmazione ore 16.

 

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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