"La vita non è un film di Doris Day", con Somaglino, De Maglio, Mezzelani:il debutto a TeatrOrsaria di Premariacco
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- Categoria: Spettacoli
- Pubblicato Lunedì, 10 Dicembre 2012 14:26
- Scritto da Fabiana Dallavalle
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Presentato oggi, lunedì 10 dicembre, in una divertente conferenza stampa, presso la sede dell’Ert, La vita non è un film di Doris Day, il nuovo spettacolo teatrale di Claudio De Maglio, Claudio Mezzelani e Massimo Somaglino che debutterà il prossimo 15 dicembre a TeatrOrsaria di Premariacco, prima replica all’interno del cartellone promosso dall’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia. Nel circuito ERTla pièce sarà anche domenica 16 dicembre al Nuovo Teatro Mons. Lavaroni di Artegna e martedì 18 dicembre al Teatro Verdi di Maniago, mentre mercoledì 19 dicembre sarà la stagione Akrópolis del Teatro Club Udine ad ospitare il testo di Mino Bellei all’interno della sezione Teatri a Km0, all’auditorium Zanon, alle 21.00.
Il trio ritornerà anche nel 2013, sempre per l’ERT, sabato 9 febbraio all’Auditorium Comunale di Lestizza, alle 20.45.
“Rispetto alla versione originale, hanno spiegato gli interpreti e registi dello spettacolo, (De Maglio, Mezzelani, Somaglino), abbiamo apportato alcune modifiche, attualizzazioni dovute ai mutati tempi che stiamo vivendo. Le nostre tre signore, parlano al cellulare, ragionano in euro e hanno qualche anno in più. “La vita non è un film di Doris Day” è una commedia amara, che parla della condizione degli anziani. Questa ripresa, a vent’anni dalla prima, segna un momento importante per noi che siamo amici da trent’anni, ci stimiamo e ci vogliamo bene. Affrontiamo quest’avventura, che è una sfida vera e propria, con la consapevolezza che questa nuova esperienza insieme sarà straordinaria.”Mezzelani, De Maglio e Somaglino hanno poi ringraziato l’Ert e il Teatro Club. “Grazie alle date offerte da Ert e alla data udinese dataci da Teatro club, ha spiegato Massimo Somaglino, siamo potuti partire autoproducendoci.
Renato Manzoni, direttore dell’Ente Regionale Teatrale ha aggiunto: “crediamo profondamente nel fare circuitare le realtà del territorio. L’Ert è promotore e si fa promotore, con i propri interlocutori, di fare girare questo spettacolo di professionisti, molto conosciuti a amati dal pubblico con la speranza che poi la commedia verrà vista in quanti più teatri anche fuori regione.” Angela Felice direttore artistico del Teatro Club di Udine ha infine concluso:” siamo stati felici di sapere che questi nostri amici tornavano in scena con un testo che non avevamo dimenticato. So che non faranno una caricatura al femminile, rimarranno uomini, anche se lo spettacolo è “en travesti”. “Akropolis, (stagione teatrale di Teatro Club) si vanta di aprire il più possibile le proprie porte alle compagnie giovani ed alle realtà del territorio. Non avremmo mai potuto perderci quest’occasione.”
Ecco dunque a vent’anni esatti dalla prima messa in scena il Remake di un memorabile spettacolo en travesti anni ’90, i tre attori friulani, beniamini del pubblico regionale, indossano nuovamente i panni delle adorabili vecchiette, di Mino Bellei, messe al bando dagli altri ma ancora piene di vitalità e capacità di illusione. La protagoniste della commedia sono Angiolina (Claudio Mezzelani), che di cervello ne ha sempre avuto poco e vive ancora nella sua bolla di niente; Amalia (Claudio de Maglio), già attrice di successo e di fascino, ma ormai sull’orlo della nevrosi e del tracollo economico ed Augusta (Massimo Somaglino), dispotica, saccente, intransigente con gli altri e con se stessa, ricca sfondata e brutta da far paura, ma intelligente, arguta e di proverbiale tracotanza negli scontri con le amiche.
Le “ragazze” hanno fatto insieme l’asilo, le elementari, le medie, le superiori. Vedove,
madri di figli che non le vogliono vedere e che non telefonano, invise (o abbandonate) da parenti e
conoscenti, le amiche si vedono sì e no due volte l’anno, ma da dodici passano Natale e Santo
Stefano nella casetta di campagna di Amalia. Ed ecco che nell’ultimo Natale si osano dire cose che
per decenni non sono state dette …
Tra comicità leggera e un filo di malinconia, un piccolo affresco agrodolce che affronta anche la
solitudine della vecchiaia, dimenticata nel gran circo distratto del mondo contemporaneo.