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Gio11212024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Percoto Canta: la ventiseisima edizione entra nel vivo

Percoto Canta: la ventiseisima edizione entra nel vivo

Il 26° concorso Percoto Canta, organizzato dall’Associazione Culturale Musicale "Percoto Canta", con il patrocinio della regione Friuli Venezia Giulia, della Provincia di Udine, del Comune di Pavia di Udine, dell’Aster NOI CULTURA, è entrato finalmente nel vivo. Nei giorni scorsi si sono infatti svolte le selezioni ufficiali che hanno eletto gli interpreti e cantautori che parteciperanno alla grande finale di sabato 27 luglio, che si svolgerà nella splendida cornice diVilla Frattina – Caiselli di Pavia di Udine. Le selezioni, per le categorie Junior e Senior, si sono svolte presso gli studi della scuola di musica The Groove Factory, alla presenza della giuria d’eccezione, formata dal cantautoreBungaro e dalla cantante e insegnante di cantoPaola Folli. Per la categoriaJunior a qualificarsi sono stati:Sara Ciutto (con Non Sono l’Unica), Alessandra Doria (Dimmi Come), Enrica Fajdiga (Adagio) e Margherita Pettarin (Ci Vediamo a Casa).  Per la categoria intrepreti Senior, invece, a contendersi il titolo saranno: Nicola Bassi (Canto Anche Se Sono Stonato), Federico Berto (Resta ancora un po’), Giada Cecconi (Halleluja), Lara Cernic (Veter Z Juga), Sara Daniel (On My Own), Caterina Licata (La Notte)Mattia Marchesan (Amarsi un Po’), Iside Poloiaz (Sarò libera), Jessica Tozzato (Per Dire No), Anastasia Zamparo (America), e Daniele Zossi (Se Si Potesse Non Morire). Particolarmente difficile poi è stata la scelta dei concorrenti della categoria Cantautori, visto l’alta qualità delle proposte; per definire il quadro dei finalisti, la giuria speciale composta dal pianista e compositore Remo Anzovino, dalla cantautrice Grazia Di Michele e dal già citato Bungaro, ha ascoltato e valutato attentamente tutti i lavori pervenuti, ammettendo quattro proposte alla grande serata finale: Mariana Ciaccia (Vorrei Dirti Che), Elisa Caraccio (L’Amore Dissonante), Valeria Crescenzi (Mani Giunte) e Luca Pavan degli Astronauti Ovunque (Feo Song).

In attesa della grande finale le attività dell’associazione continuano con la grande novità di questa 26° edizione. Con “Percoto Canta in Tour”, i concorrenti saranno protagonisti di serate itineranti in diverse località della nostra regione, iniziando il 21 giugno a Fagagna, nel mese di luglio, il 5 a Palmanova, il 6 al Centro Città Fiera di Martignacco, il 13 a Pradamano, il 14 a Buttrio e sabato 7 settembre a Corno di Rosazzo, un’occasione in più per vivere una manifestazione che è diventata nel corso degli anni un riferimento per i tanti bravi cantanti e musicisti del territorio. Per informazioni visitare il sito www.percotocanta.it o scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

"La Scena Giovane": la Civica Accademia D'Arte Drammatica Nico Pepe, apre le porte al pubblico

La Civica Accademia d’Arte Teatrale Nico Pepe di Udine“ apre le porte” e con la rassegna “La Scena Giovane” propone un ricco calendario di spettacoli, concerti, laboratori dove i giovani allievi attori diventano protagonisti sperimentando davanti al pubblico, tecniche attoriali ed espressive che fanno riferimento alla scena europea ma vanno anche ad intrecciarsi con collaudate tradizioni quali quella della Commedia dell’Arte.

 

Nelle cinque giornate ci sarà spazio per il teatro,  la danza,  il canto e la musica declinati dagli  allievi attori della Civica Accademia alla prova nelle molteplici tecniche apprese durante l’anno accademico sotto la guida di un pool di docenti che sono al contempo affermati protagonisti della scena quali Marta Bevilacqua, Marco Sgrosso, Giuliano Bonanni, Claudio de Maglio, Marco Toller.

 

Un evento che costituisce una novità per Udine ma che si allinea a quanto da tempo accade nelle altre città italiane dove le Accademie teatrali ed i loro allievi sono protagonisti anche delle stagioni teatrali in cartellone.

 

Questo nuovo appuntamento, che si preannuncia ricco di spunti e suggestioni ed è importante occasione di confronto per gli allievi attori, ha il convinto sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e Turismo FVG che hanno saputo cogliere lo spirito di innovazione e il fattore attrattivo di una iniziativa rivolta in particolare al pubblico giovane, inoltre si avvale della collaborazione del Comune di Udine che lo ha inserito nel programma di UdinEstate edizione 2013.

 

Si comincia sabato 15 giugno alle ore 21 nell’ex Oratorio del Cristo con la danza contemporanea.  Marta Bevilacqua, affermata danzatrice e coreografa, guida gli allievi nelle coreografie “Evoluzione”, “Due gruppi”, “Welcome to the jungle”.  

Domenica 16 giugno sempre alle 21 gli allievi attori che hanno concluso il loro percorso formativo triennale si congedano con una piéce a sorpresa che è una libera interpretazione di quanto hanno appreso e rielaborato ma in una forma totalmente indipendente.

Martedì 18 giugno alle ore 21 in  Piazza XX settembre (in caso di pioggia alla Nico Pepe) va in scena la Commedia dell’Arte  che è una delle discipline “regine” della Civica Accademia. L’ultimo canovaccio scritto e diretto da Giuliano Bonanni e Claudio de Maglio  vede protagonisti gli allievi del secondo anno di corso impegnato a raccontarci le rutilanti vicissitudini di “Grado e la descoverta de la Tera Nova”.

Mercoledì 19 giugno alle 21 (Oratorio del Cristo)  invece spazio al canto e alla voce con la dimostrazione finale che vede riuniti tutti gli allievi che sotto la direzione di Marco Toller  saranno interpreti di “O….Sonno”, una mise en espace che si avvale del coordinamento del direttore della Nico Pepe Claudio de Maglio.

Maratona teatrale infine a conclusione di Scena Giovane,  giovedì 20 giugno (sede della Nico Pepe e spazi limitrofi), si comincia alle ore 19.00 con “Orazi e Curiazi” di Bertolt Brecht nella versione già presentata in occasione di Vicino/Lontano con la regia di Claudio de Maglio e gli allievi del primo anno e alle 20 è di scena  il “Riccardo III” di Shakespeare. Interpreti gli allievi del terzo anno guidati da Marco Sgrosso.

 

Nella cinque giorni dedicata al teatro si alterneranno sul palco gli allievi dei tre anni di corso: I anno Giuseppe Attanasio, Alice Maria Bignone, Michele Bonvini, Filippo Borghi, Irene Canali, Denise Foglini, Alessia Garofalo, Andrea Lopez Nunes, Domenico Montedoro, Giacomo Occhi, Daniele Palmeri, Giulia Pes, Lucia Rea, Andrea Rizzo, Marta Salandi; II anno: Eleonora Angioletti, Miriam Costamagna, Ettore Oldi, Emanuel Pascale, Anna Penati, Sara Polo, Giovanni Raso, Raphael Schumacher, Giacomo Segulia, Marco Zavarise; III anno: Lidia Castella, Diego Coscia, Vladimir Doda, Marianna Fernetich, Alessandro Maione, Elisa Pistis, Anastasia Puppis, Sebastiano Sardo, Lorenzo Tolusso, Gabriele Zumino.

 

Informazioni e prenotazioni:

Civica Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe”, largo Ospedale vecchio 10/2 , 33100 Udine, tel.fax 0432-504340, mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., www.nicopepe.it

Lo spettacolo "Barbe Vania" chiude la Rassegna di Associazione Teatrale Friulana e Travesio Tutto Teatro

Lo spettacolo

Ultimo appuntamento con la rassegna “Chi è di scena?”, nata dalla collaborazione tra ATF, Associazione teatraleFriulana, e Travesio Tutto Teatro. Al teatro Miotto di Spilimbergo, sabato 25 maggio alle ore 20,45 sarà di scena  “Barbe Vania”, traduzione in friulano di Nazzi Matalon del celeberrimo “Zio Vanja” di A. Cechov. Lo spettacolo è frutto della collaborazione produttiva fra la compagnia Anà-Thema e l'Associazione Teatrale Friulana con il patrocinio dell'ARLeF.In scena gli attori non professionisti dell'ATF selezionati fra le oltre cinquanta compagnie dell'associazione dal regista Luca Ferri di Anà-Thema che ha voluto proseguire nel percorso di collaborazione con gli amatoriali, dopo essere stato incaricato dai vertici dell'ATF di tenere un laboratorio di regia per gli associati e aver poi diretto la fortunata messinscena di “Titanic” l'inverno scorso.“Questa produzione, spiega il presidente di ATF, Claudio Mezzelani, si propone come spettacolo “ambasciatore” dell'Associazione Teatrale Friulanasul territorio, testimoniando, se ce ne fosse ancora bisogno, che anche gli amatoriali possono portare un contributo positivo all'esistenza di un teatro in lingua friulana di qualità.

 

In scena con la regia di Luca Ferri: Danilo D'Olivo, Raffaella Giampaoli, Tiziana Guidetti, Antonella Mizzaro, Vanni Pauluzzo, Adriano Sabotto.

L’inizio degli spettacoli è alle 20.45.

UdinEstate: al via "Storie e personaggi del teatro friulano"

UdinEstate: al via storie e personaggi del teatro friulano

Un accattivante “focus” sul repertorio della drammaturgia del Friuli, dai timidi esordi di metà Ottocento fino alle ultime corpose espressioni di fine Novecento. Nel guscio accogliente di Corte Morpurgo (via Savorgnana 12) sta per prendere il via una delle novità di UdinEstate 2013, il cartellone di eventi organizzato dal Comune di Udine. “Storie e personaggi del teatro friulano”, questo il titolo del progetto, si articola in due serate di conversazione con letture in programma martedì 11 e di venerdì 14 giugno alle 21, col sigillo finale di una suggestione di spettacolo con la riproposta di “Une sblancjade di Pasche” di Maria Giotti Del Monaco, in programma sempre alla stessa ora sabato 15 giugno.
L’iniziativa è pensata appositamente per UdineEstate 2013 dal Teatro Club, in collaborazione con gli attori dell’Associazione Teatrale Friulana e i giovani animatori di Mateârium, Anna Gubiani, Alessandro Di Pauli e Tommaso Pecile, per  un focus accattivante sul repertorio della drammaturgia del Friuli, scritta in lingua nazionale o locale e colta  nel suo sviluppo dalla metà dell’Ottocento fino ai giorni nostri.
Ne sono autori e conduttori Angela Felice e Paolo Patui, coppia di affiatata e collaudata complicità culturale, cui si deve anche  il recente saggio “Il teatro friulano. Microstoria di un repertorio tra Otto e Novecento”, edito da Forum sotto l’egida del Teatro Nuovo “Giovanni da Udine”, ARLeF e Farie Teatrâl Furlane.  A loro dunque il compito di guidare il pubblico lungo i rivoli di una storia cospicua e affascinante e di sottrarla  all’oblio o anche alla sottovalutazione cui talora è stata relegata, quasi si trattasse di espressione solo vernacolare, farsesca, bozzettistica, convenzionale e dunque inferiore rispetto alle più autorevoli tradizioni della poesia e della prosa.
Della ricchezza della drammaturgia friulana, in effetti,  non si conosce molto, a parte l'opera di un autore introspettivo come Siro Angeli, di un “agitatore” come Luigi Candoni e di un outsider assoluto come Pier Paolo Pasolini, che era friulano per metà ma che in quell'idioma scrisse un'opera di altissima suggestione come “I Turcs tal Friúl”, senza dimenticare i nomi prestigiosi e imprescindibili di Ippolito Nievo o David Maria Turoldo.
In realtà, già nella seconda metà dell’Ottocento – tema del prima serata –, spicca una fitta sequenza di autori, vocazioni e testi, inclini ad una forte sperimentazione interna e, in qualche caso,  anche ad un’insospettabile vena laica e critica, che fa il paio con il compito pedagogico di cui la locale borghesia risorgimentale e poi  unitaria, come nel resto del Regno,  amò investire il palcoscenico. Nacque e si irrobustì così un repertorio direttamente pensato per la destinazione scenica e che poi fu supportato da un reticolo fitto di compagnie amatoriali, oltre che di spazi teatrali e di un sistema già pulsante di comunicazione con il pubblico.
Fu naturale dunque che una tradizione già così corposa e screziata potesse alimentare e anzi incrementare la “necessità” dello scrivere e del fare teatro anche nel corso del Novecento, secolo “breve” perlustrato durante la seconda tappa di questo piccolo viaggio.  Anche grazie al sostegno della Società Filologica Friulana e sia pure con l’inevitabile pedaggio ad una scena per lo più comica e d’evasione, quel teatro poté resistere così all’ostilità del ventennio per le espressioni dialettali e consegnare la forza della sua tradizione al giro di boa della seconda metà del secolo. Da allora fu tutto un fiorire di esperienze di scrittura e di pratiche materiali, ma ora atteggiate a proporre sul palcoscenico un Friuli incrinato, conflittuale, drammatico e via via smarrito, anche nei fatti di lingua e di identità collettiva. Un teatro, di volta in volta con portata sociale o psicologica, realistica o lirica, comica o politica, sentimentale o di denuncia, e spesso in relazione feconda con la grande drammaturgia contemporanea, che evidenzia la sua sostanza di specchio della realtà moderna e delle lacerazioni che, in Friuli, ne strappano le certezze e ne smantellano gli stereotipi da piccola patria felice.
Di questo percorso, o almeno di alcuni dei suoi umori più significativi, daranno conto anche dei momenti di lettura da alcuni testi, come esempi di una vicenda antica, necessaria, ancora vitale e oggi aperta al futuro e alle sue tante, problematiche prospettive.

 

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero e gratuito.

Per la serata-spettacolo del 15 giugno, in caso di pioggia verrà spostata al Teatro San Giorgio (via Quintino Sella). Per informazioni è possibile telefonare al PuntoInforma del Comune di Udineal numero 0432 414717.

 

 

"Scarica di nubi": al Palio teatrale studentesco città di Udine in scena la legalità

Miriam, una ragazza “siciliana per metà, l’altra viene dal Nord”, sotto un cielo sempre carico di nubi che ogni tanto si fermano a incrociare la vita, in attesa di altri occhi: quelli delle stanze che lei abiterà, dalle aule di scuola ai labirinti Ikea.

Questa adolescente prossima al mondo adulto, che diventerà testimone indiretta di una strage mafiosa delle terre a Sud, è la protagonista di “Scarica di nubi. Mitraglia poetica per corpi da raccontare”, partitura corale per attrice sola che debutterà al Palamostre di Udine il 7 maggio come ospitalità all’interno del 42° Palio teatrale studentesco e nell’ambito del progetto “Radio Aut”, percorso di educazione alla legalità costruito da un coordinamento provinciale formato da cooperativa Damatrà, Arci Territoriale di Udine (nel ruolo di capofila) e Associazione Libera di Udine. 

Prodotto dall’Arci territoriale con il sostegno della Regione e in collaborazione con Libera Udine e Damatrà, il lavoro, con scene e luci di Davide Guarnieri, sarà interpretato da Serena Di Blasio, attrice e regista, che insieme ad Andrea Ciommiento, autore della creazione scenica, ha sviluppato un laboratorio teatrale sulla legalità rivolto ad attori (studenti e professionisti) nel gennaio 2013 presso l’Arci Territoriale di Udine.

“Abbiamo lavorato alla creazione di frammenti di teatro da portare in vita, partendo dal ciò che sta alla radice dell’esperienza scenica”, spiega Ciommiento, arts reporter, autore e creatore scenico. “Da qui l’idea di un allestimento di più stanze in divenire – aggiunge –, alla ricerca di uno sguardo universale che comprendesse il confine tra il senso di giustizia e la radice di ogni criminale delinquenza che per semplicità di visione gli italiani chiamano mafia”. 

Sulla scorta del laboratorio è nato un testo, che il 13 marzo scorso ha visto l’attrice Laura Curino impegnata “in prova nelle stanze in divenire dello spettacolo” al circolo Arci MissKappa di Udine. Ora il lavoro prende corpo “in piena pelle di legalità – continua Ciommiento –, puntando a raccontare il legame tra senso etico ed esistenziale attraverso un’interazione scenica con gli spettatori”. “Non entriamo mai nella dimensione della retorica civile - puntualizza Serena Di Blasio -, del teatro-documento o dell’inchiesta, ma piuttosto entriamo nell’esistenza di questa ragazza circondata da mondi e persone che la sollecitano continuamente. Cerchiamo di farlo – aggiunge – senza presunzione d’innocenza, attraverso una mitraglia poetica di corpi da vivere e mondi da raccontare”.

Nella storia non abbiamo di fronte solamente la protagonista, ma tutti i mondi vivaci che porta con sé: in diversi punti si scoprirà che cosa significhi sentirsi a casa, e avere paura di ciò che sta fuori e dentro il proprio mondo protetto. Di lì a poco la protagonista vivrà sulla propria pelle la vicinanza alle stragi del Sud, mai vissute prima con consapevolezza, divenendone testimone indiretta. “E vedo vite spezzate – dice Miriam nella stanza delle stragi –, ciuffi di bambini in strada che guardano i corpi a terra ricoperti di rosso, ma io non so più dire chi sono realmente”. “Scarica di nubi” di Di Blasio e Ciommiento, che in forma di primo studio è stato presentato al festival Teatropia 2013 di Siena, sarà rimesso in scena  a Udine il 5 giugno a palazzo Morpurgo (ore 21) in occasione della tappa in città della Carovana internazionale antimafie, che prevede, alle 18 nella stessa sede, un “aperitivo della legalità”. L’8 giugno sarà di scena al Centro Cultura Arte Performance 10100 di Torino, il 12 luglio approderà al Festival Notturni Diversi di Portogruaro. Durante i mesi di prova i curatori hanno realizzato contributi video da destinare al microblogging e ai social media: su youtube da scoprire le Video stanze in divenire insieme a Serena Di Blasio e Andrea Ciommiento.

 

Civica Accademia d'Arte Drammatica Nico Pepe: in scena il Riccardo III di Marco Sgrosso

Civica Accademia d'Arte Drammatica Nico Pepe: in scena il Riccardo III di marco Sgrosso

Porte aperte al pubblico, domani giovedì 30 maggio, alle 20.00 alla Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine per la dimostrazione di lavoro che conclude il laboratorio degli allievi del terzo anno di corso curato dall’attore Marco Sgrosso docente di Tecniche di Recitazione.

Gli allievi saranno protagonisti di “Riccardo III”, una delle pietre miliari del teatro di tutti i tempi scritta da William Shakespeare. Gli appassionati di arti sceniche avranno l’occasione di vedere dall’interno l’intensa attività degli studenti mirata a mettere a frutto l’intenso lavoro di improvvisazione teatrale e analisi del testo condotto da Sgrosso.

“Astuto, falso,traditore” è la definizione che di se stesso  che Riccardo III fornisce al suo ingresso in scena: un personaggio che è diventato il simbolo stesso dell’eroe negativo, prototipo di tanti dannati che con la loro astuzia machiavellica e malvagità senza limiti, riescono comunque a esercitare una seduzione sottile che non lascia indifferenti coloro che li incontrano. La sua conquista del potere avviene attraverso una lunga e atroce catena di delitti: il personaggio di Riccardo III costituisce una straordinaria sfida e sono molti gli attori celebri che a teatro e al cinema lo hanno interpretato, ma anche per i futuri professionisti della scena questa figura di malvagio rappresenta una fondamentale esperienza e un incontro fondamentale per arricchire il proprio bagaglio formativo.

È particolarmente prestigiosa la presenza di Marco Sgrosso alla Nico Pepe, per il bagaglio di esperienza e di capacità che propone nel suo insegnamento confermato dalle sue molte affermazioni in campo professionale: ha vinto insieme a Elena Bucci, infaticabile compagna di lavoro nella compagnia Le Belle Bandiere, da loro fondata nel 1992, il Premio Eti Olimpici del Teatro, l’Oscar italiano del palcoscenico nel 2007.

Per informazioni e prenotazioni
Civica Accademia d'Arte Drammatica Nico Pepe, largo Ospedale vecchio 10/2 0432.504340, e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; www.nicopepe.it

I meno amati del cartellone del Giovanni da Udine: "Siums" e "La fine dell'inizio"

I meno amati del cartellone del Giovanni da Udine:

Il pubblico sovrano del Teatro Nuovo Giovanni da Udine, invitato in occasione dell'ultimo spettacolo della stagione della prosa a riempire un questionario di gradimento,  ha espresso il suo giudizio sugli spettacoli teatrali della Stagione 2012-2013, appena conclusa.

L’indagine lanciata dal teatro per conoscere le valutazioni degli abbonati sui singoli spettacoli si è chiusa con 546 questionari compilati. Un numero importante, che segnala il diffuso desiderio degli spettatori di far sentire la propria voce e farla pesare sulla programmazione della Stagione prossima: questo il senso della risposta corale alla sollecitazione del nuovo Direttore artistico, Giuseppe Bevilacqua.

Idee chiare e condivise innanzitutto sugli spettacoli ritenuti più belli: ai primi posti si collocano Rain Man, musical della Compagnia della Rancia e La torre d’avorio con gli attori Luca Zingaretti e Massimo de Francovich; Due spettacoli  "facili", uno è l'adattamento da un film premio Oscar, l'altro vedeva in scena due attori d'eccellenza: Luca Zingaretti, alias il Commissario Montalbano e il pluripremiato Massimo De Francovich alle prese con un testo superlativo.

Seguono nel gradimento "Miseria e nobiltà", "Hedda Gabler", "Servo di scena". Le motivazioni della preferenza valutano chiaramente la bravura gli attori, la validità del testo, la regia solida e chiara.

La domanda di controllo su questo fondamentale argomento chiedeva quali fossero stati gli spettacoli meno graditi. Le risposte confermano le valutazioni sui due spettacoli giudicati migliori, mentre fanno registrare una divisione fra il pubblico giovane e quello maturo su altri due. Una parte del pubblico ha giudicato negativamente Hedda Gabler e il pubblico maturo è stato severo con il testo (la traduzione e l’adattamento volgarizzante giudicato non pienamente soddisfacente) di Giulietta e Romeo. Il giudizio sugli attori è stato invece di generale apprezzamento. Gli spettacoli meno graditi sono stati Siums regia in friulano di Gigi Dall'Aglio, e La fine dell’inizio regia dell'ex sovraintendente del Giovanni da Udine, Cesare Lievi.

Più complesse e articolate le risposte sulle attese per la Stagione di prosa 2013-2014. Il 43% degli spettatori frequenta il Giovanni da Udine perché ama lo spettacolo dal vivo, il 30% per un più generale desiderio di approfondimento culturale, infine il 18% perché vuole rilassarsi. Il 20% degli spettatori chiede che venga programmato il musical, il 19% vuole attori noti, il 16% suggerisce testi classici, altrettanti spettatori indicano la preferenza per testi moderni. Per le attività collaterali, il 44% dei frequentatori chiede incontri con gli attori, il 33% domanda la presentazione degli spettacoli da parte di esperti.

Ben il 95% degli spettatori ritiene che in un teatro di città, come il Nuovo, debbano trovare posto anche compagnie di giovani di comprovata professionalità. Il pubblico si divide poi sull’indicazione di che cosa debbano presentare le compagnie di giovani: il 36% vuole che si cimentino con testi nuovi e regie innovative, il 34% con testi classici e regie innovative, il 30% con testi classici rispettandone la scrittura.

Il completo riepilogo delle risposte del pubblico del GdU, accompagnato dai grafici, è consultabile sul sito del teatro www.teatroudine.it.

Un’osservazione conclusiva sulla consultazione realizzata con i 546 questionari compilati: i frequentatori l’hanno vissuta come un segno di rispetto e di ritrovato dialogo, certi che verranno ascoltati. E proprio per sentire e valorizzare l’opinione del pubblico sono stati lanciati i questionari.

Civica Accademia d'Arte drammatica Nico Pepe: Riccardo III, conclude il laboratorio curato da Marco Sgrosso

Civica Accademia d'Arte drammatica Nico Pepe: Riccardo III, conclude il laboratorio curato da Marco


Porte aperte al pubblico, domani giovedì 30 maggio alle 20.00 alla Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine per la dimostrazione di lavoro che conclude il laboratorio degli allievi del terzo anno di corso curato dall’attore Marco Sgrosso docente di Tecniche di Recitazione.

Gli allievi-attori saranno protagonisti di “Riccardo III”, una delle pietre miliari del teatro di tutti i tempi scritta da William Shakespeare. Gli appassionati di arti sceniche avranno l’occasione di vedere dall’interno l’intensa attività degli studenti mirata a mettere a frutto l’intenso lavoro di improvvisazione teatrale e analisi del testo condotto da Sgrosso.

“Astuto, falso,traditore” è la definizione che di se stesso  che Riccardo III fornisce al suo ingresso in scena: un personaggio che è diventato il simbolo stesso dell’eroe negativo, prototipo di tanti dannati che con la loro astuzia machiavellica e malvagità senza limiti, riescono comunque a esercitare una seduzione sottile che non lascia indifferenti coloro che li incontrano. La sua conquista del potere avviene attraverso una lunga e atroce catena di delitti: il personaggio di Riccardo III costituisce una straordinaria sfida e sono molti gli attori celebri che a teatro e al cinema lo hanno interpretato, ma anche per i futuri professionisti della scena questa figura di malvagio rappresenta una fondamentale esperienza e un incontro fondamentale per arricchire il proprio bagaglio formativo.

È particolarmente prestigiosa la presenza di Marco Sgrosso alla Nico Pepe, per il bagaglio di esperienza e di capacità che propone nel suo insegnamento confermato dalle sue molte affermazioni in campo professionale: ha vinto insieme a Elena Bucci, infaticabile compagna di lavoro nella compagnia Le Belle Bandiere, da loro fondata nel 1992, il Premio Eti Olimpici del Teatro, l’Oscar italiano del palcoscenico nel 2007.

Per informazioni e prenotazioni
Civica Accademia d'Arte Drammatica Nico Pepe, largo Ospedale vecchio 10/2 0432.504340, e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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Far East Film Festival chiude con numeri da capogiro

Far East Film Festival chiude con numeri da capogiro

Il pubblico del Far East Film Festival non ha avuto dubbi: il Gelso d’Oro 2013 non poteva che andare alla Corea del Sud per l’irresistibile commedia How To Use Guys With Secret Tips! Cultura pop al quadrato (anzi: al cubo) e un regista, il simpaticissimo Lee Won-suk, diventato l’idolo degli spettatori!

Sul secondo gradino del podio, con pochi voti di scarto, si è piazzato il geniale thai pulp Countdown dell’esordiente Nattawut Poonpiriya (ed esordisce, va detto, anche la Thailandia, finora mai premiata!), mentre il raffinato biopic Ip Man – The Final Fight di Herman Yau (vecchio e caro amico del FEFF) ha garantito la medaglia di bronzo ad Hong Kong.

Il Gelso Nero degli accreditati Black Dragon ha invece raggiunto Taiwan, per il dramma Touch of the Lightdi Chang Jung-chi, mentre i web-giurati di MYmovies hanno preferito l’eccentrico It’s Me, It’s Me del giapponese Satoshi Miki, accompagnato sul palco del Teatro Nuovo (per la gioia delle ammiratrici di mezzo pianeta) dal pop idol Kamenashi Kazuya.  

Dopo gli applausi calorosi della Closing Night, dunque, è tempo di bilancio per Far East Film 15. Un’edizione che, a dispetto dei massicci tagli subiti, è riuscita ancora una volta a tagliare il traguardo in rigoroso FEFF style, tra sold out, file chilometriche ed eventi speciali: dalla consegna del Gelso d’oro alla carriera al gigante sudcoreano Kim Dong-ho, uomo di pace e di cinema, fino alla storico (davvero storico) incontro con l’attrice Hang Jong Sim e la produttrice Ryom Mi Hwa, giunte a Udine direttamente da Pyongyang per presentare la favola nordcoreana Comrade Kim Goes Flying.     

Le cifre? Il festival udinese ha sostanzialmente raggiunto e confermato le soglie del 2012, rispondendo con forza alla drastica riduzione del budget: 50 mila spettatori in sala, 1200 accreditati (le provenienze coprono 16 nazioni), 100 mila euro d’incasso (tra sbigliettamenti e accrediti). Diverse migliaia, inoltre, le persone messe in circolo dal fitto calendario delle attività collaterali, culminate nell’affollatissimoFar East Cosplay Contest del 25 aprile.  

Lasciando parlare ancora le cifre: il bookshop ha venduto 2000 pezzi (tra libri, t-shirt, poster, Dvd, gadget), il sito ufficiale (www.fareastfilm.com) ha superato ancora una volta i 50.000 visitatori unici da metà aprile e la pagina ufficiale su Facebook (www.facebook.com/UdineFarEastFilm) ha sfondato il tetto dei 10 mila iscritti.

Anche quest’anno, dunque, Far East Film ha potuto contare sul supporto di un pubblico davvero fedelissimo (europeo e internazionale) composto da giornalisti, critici, studenti di cinema, esperti, addetti ai lavori e, soprattutto, gente che ama le visioni d’Oriente. Senza, ovviamente, dimenticare il prezioso contributo degli oltre 150 volontari che hanno affiancato lo staff.  

Ancora un bilancio da incorniciare, dunque, sia in termini quantitativi che qualitativi: il valore del programma è stato ampiamente certificato da nomi e titoli già iscritti all’albo d’oro del nuovo cinema asiatico!

 

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