Un errore che vale 2500 euro: frugate nelle tasche in cerca delle monetine da 1 cent
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- Pubblicato Sabato, 26 Gennaio 2013 19:53
- Scritto da Tiziana Melloni
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Roma - Uno scambio d'immagine è cosa che può capitare, anche alla Zecca di Stato: quando la monetina da 1 centesimo di euro fu coniata per la prima volta, nel 2002, sul retro vi fu raffigurata la Mole Antonelliana - immagine destinata alla moneta da 2 centesimi - invece che il Castel del Monte pugliese.
Il lotto sbagliato fu ritirato dalla circolazione immediatamente, ma alcune monetine riuscirono a sfuggire, infilate, tra l'altro, nelle confezioni "primo conio" distribuite dalla Zecca.
Il valore della monetina sbagliata era schizzato subito alle stelle: 2.500 euro era la valutazione dell'epoca della Bolaffi, l'azienda torinese che si occupa di collezionismo ed aste fin dal 1890.
La Bolaffi aveva dichiarato di essere venuta in possesso di alcune monetine, innescando un caso giudiziario che è durato undici anni.
Quando infatti la Bolaffi aveva annunciato di avere sei esemplari delle monetine errate, infatti, la Guardia di Finanza le aveva sequestrate. Tra l’azienda e il Museo della Zecca di Stato, che aveva rivendicato la legittima proprietà degli esemplari, era sorta una disputa giudiziaria. La questione è stata risolta il 24 gennaio con una sentenza emessa a Roma, in base alla quale la Bolaffi è legittimata al possesso delle monetine e può quindi commercializzarle.
"Dopo 11 anni si può riannunciare la scoperta di una importantissima rarità numismatica, che potrebbe con il tempo diventare quello che per i collezionisti è oggi rappresentato dalle mitiche 500 Lire con le Caravelle a bandiere rovesciate, che vale più di 20 mila euro", ha detto con soddisfazione l'amministratore delegato, Giulio Filippo Bolaffi.
"Il Centesimo Mole - ha aggiunto - è la prima "moneta naturale" coniata in euro e proprio per la sua natura continentale, sarà di sicuro interesse non solo per i collezionisti italiani, ma per tutto il mercato europeo".
Gli esperti stimano che siano un centinaio le monete del genere in circolazione, ma è probabile che dopo la sentenza ne spuntino altre.
2500 euro sono ora la base di partenza d'asta per il cent "Mole": il prezzo pagato dai collezionisti potrebbe arrivare a cifre vertiginose.
Vale la pena allora di vuotare i salvadanai e frugare negli angoli: le tanto vituperate micromonetine - di cui anni fa si auspicava addirittura l'uscita dalla circolazione - possono valere una fortuna. E sono molto brave a nascondersi.