A Trieste integrazione si dice Jotassassina (ma non si tratta di crauti sanguinari)
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- Categoria: Eventi
- Pubblicato Domenica, 25 Gennaio 2015 16:49
- Scritto da Tullia Calogiuri
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TRIESTE - Si è svolta - nella notte di sabato 24 gennaio - la prima “Jotassassina” dell'anno 2015, un evento colorato e frizzante che richiama ogni volta centinaia di persone - da tutta la regione e anche da oltre confine - della comunità LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender).
Ma anche eterosessuali simpatizzanti, tutti uniti per celebrare insieme l'amore universale, supportarsi vicendevolmente e, perché no, anche fare un po' di festa.
Tra amichevoli omosessuali e teatrali drag queens, la serata si svolge in un clima piacevolmente allegro e festaiolo tra luci colorate, coriandoli, lustrini ed esibizioni artistiche delle drag che danzano su tacchi vertiginosi indossando abiti sfarzosi, parrucche coloratissime e un aggressivo make up, chi portando un kimono, chi un vestito rosso dall'ampissima gonna stile ’800, chi una cresta rosa e una giacca nera attillata di paillettes.
Il tutto per mettere in evidenza lo spirito multiculturale e di libertà sessuale.
Ogni evento si svolge su uno sfondo coerente con il tema della serata, come quello di apertura di sabato delle “Frociarole”, le amiche dei gay. L’evento si tiene in un ambiente gioioso che riesce a mettere a proprio agio tutti i partecipanti dei più svariati orientamenti sessuali.
La Jota nasce a Trieste nel 2008 come omaggio alla Muccassassina, uno degli eventi gay, lesbica e trans più conosciuti in Italia e diretto dal 1993 da Vladimir Luxuria. Nel corso degli anni è diventata un must al quale non si può mancare.
Oltre ad essere una delle serate più spumeggianti e briose a Trieste, Jotassassina è divenuta un'associazione e un punto di riferimento a supporto dell'integrazione e del rispetto di gay e lesbiche, che prende parte ad avvenimenti per il sostegno della comunità LGBT e per opporsi alle discriminazioni, con la partecipazione a manifestazioni come la veglia che si è tenuta sabato 17 gennaio in piazza Unità contro l'omofobia, organizzata dalle “Sentinelle Sedute”. E inoltre offre la sua disponibilità per informare e istruire i giovani sull'argomento partecipando anche alle assemblee scolastiche.
Dunque è un esempio evidente di come sia possibile l'integrazione degli omosessuali anche in una città piccola e chiusa come quella di Trieste, creando un ambiente divertente e spensierato aperto a qualsiasi inclinazione sessuale e privo di pregiudizi.
Qui di seguito un videoclip con assaggio della serata:
(In apertura un momento della serata. Fotografia di Tullia Calogiuri)