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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Pasolini alla casa della madre. Le foto di Letizia Battaglia

Pasolini alla casa della madre. Le foto di Letizia Battaglia

Un’iniziativa di grande spessore, culturale, umano e artistico, apre il ricco programma di iniziative che il Centro Studi Pasolini di Casarsa ha in animo di organizzare nel 2015, anno che, con il quarantennale della scomparsa del grande poeta, sarà tutto pasoliniano. Alle ore 18 di sabato 31 gennaio, presso Casa Colussi di Casarsa della Delizia (pn), sarà inaugurata dunque la mostra “Pasolini alla casa della madre” (durata fino al 31 marzo) con le straordinarie 18 fotografie che la grande fotografa siciliana Letizia Battaglia scattò a Pasolini nel 1972 e alle quali, per questa occasione eccezionale, ha voluto affiancare anche la serie degli “Invincibili”, omaggi-decoupage ai grandi spiriti liberi del mondo, da Pasolini appunto a Freud, al Gesù del Michelangelo diciassettenne, Virginia Wolf o Joyce.

Nell’esposizione, curata da Angela Felice (fresca di nomina nel pool di esperti pasoliniani nominati dal ministro Franceschini) in collaborazione con Giovanna Calvenzi, MariaChiara Di Trapani, Carlo Madesani e la stessa Battaglia, Pasolini però resta stella fissa, protagonista di una splendida teoria di ritratti in bianco e nero che , dopo la mostra e per volontà dell’autrice, saranno donati al già ricco fondo fotografico di Casa Colussi. Come per un ritorno “alla casa della madre”, appunto, secondo il commosso titolo che l’autrice ha voluto fermamente per questa mostra casarsese.

Letizia Battaglia scattò le sue foto pasoliniane nel novembre 1972, quando Pasolini fu invitato al Circolo Turati di Milano a discutere della “Libertà d’espressione tra repressione e pornografia”, insieme a Morando Morandini, Giovanni Raboni, l’avvocato Marco Janni e Giancarlo Ferretti, moderatore del dibattito. Lo spunto veniva dall’ultimo film di Pasolini, I racconti di Canterbury, continuamente bloccato e sbloccato dalla censura in ragione di una presunta offesa al comune senso del pudore, ai sensi dell’articolo 529 del Codice Rocco.

E’ uno dei tanti capitoli dell’incredibile odissea giudiziaria di Pasolini, che pure in occasione di quell’incontro fu fatto oggetto di attenzione, ma anche di accuse arroventate di disimpegno e di deviazionismo decadente. Accuse dal “Movimento” e da sinistra, in quel caso, a cui il regista si sottopose con la consueta mite e acuminata lucidità.

Di quella giornata accalorata resta una straordinaria documentazione nella galleria di primi piani realizzati da Letizia, che era in mezzo alla folla accaldata e anche da quella lacerante occasione avviò la scelta di diventare fotografa, coraggiosa, appassionata e militante, poi celebre per i tragici scatti ai delitti di mafia o ai volti dolenti e bellissimi delle donne siciliane, prima donna europea a ricevere nel 1985, ex aequo con l’americana Donna Ferrato, il Premio Eugene Smith, a New York, riconoscimento internazionale istituito per ricordare il fotografo di “Life”. Se per il Centro Studi è un onore averla come amica, per lei, stupenda “ragazza” di 80 anni, venire nella terra di Pier Paolo è senza retorica il coronamento di un sogno. Info Centro Studi Pier Paolo Pasolini, via Guido Alberto Pasolini 4, 33072 Casarsa della Delizia (pn) tel. 0434 870593, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., www.centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it

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