“L’angelo metropolitano” di Giovanni Pulze
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- Categoria: Arte
- Pubblicato Martedì, 26 Marzo 2013 14:35
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Trieste – In occasione della pubblicazione del secondo catalogo da parte di Juliet Editriceavrà luogo l’incontro con il pittore Giovanni Pulzeper le conversazioni d’arte della Scuola del Vedere / Libera Accademia di Belle Arti, giovedì 28 marzo alle ore 20.30, nella sede di via Rittmeyer .
Nella serata Roberto Vidali e Antonio Cattaruzza parleranno dell’opera di questo autore, soffermandosi in particolare sulla figura dell’angelo che caratterizza ormai da molti anni il suo lavoro. Un angelo tra la folla, sovente immerso nel caos del traffico o nel mezzo di una tormenta di neve. Si ricorda che l’autore è presente con una donazione permanente - pittura su tela di cm 150 x 170, dedicato alla città di Trieste - nel tempio neoclassico di S. Antonio Nuovo Taumaturgo. Per ulteriori info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
In Giovanni Pulze dall’incontro casuale con il vecchi maestro Orlando Fasano, pittore e scultore friulano, ritiratosi nelle campagne di Mogliano Veneto, dopo le frequentazioni parigine con Picasso, Mirò, Cocteau e Prevert, nasce una grande amicizia e la scoperta dell’arte moderna. Dal 1991 abbina con continuità, all’attività artistica, quella di designer nel campo della moda, creando con il marchio “Jeans Latino” la sua prima collezione di moda giovane. In quegli stessi anni, nel mondo dell’occhialeria, collabora come freelance, con aziende storiche italiane del settore come Safilo, Marcolin, Celes, Filos Piave, Valberra. All’estero ha collaborato con la Chai Group tedesca, creando modelli che sono diventati parte integrante delle collezioni Versace, Valentino, Roccobarocco. Di particolare interesse artistico la sua collezione di occhiali ispirata a dieci maestri dell’arte moderna, con la realizzazione dei rispettivi modelli: da Modigliani a Picasso, da Dalì a Fontana e Warhol. Si è occupato anche di ceramica, realizzando una collezione di totem, anche luminosi, chiamati “Towers” e altri oggetti di design. Sul finire degli anni Novanta il suo guardare al fantastico lo porta a studiare la pittura dell’inglese Turner e del tedesco C.D.Friedrich, dai quali accoglierà il senso del vuoto e della solitudine umana. Dal 1999 il tema dominante della sua opera pittorica è la figura dell’Angelo metropolitano.