“Esempi di concettualità” con Elisabetta Bacci
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- Categoria: Arte
- Pubblicato Giovedì, 21 Marzo 2013 14:29
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Trieste – Nuovo incontro stasera giovedì 21 marzo, alle ore 20.30, nella sede della Scuola del Vedere / Libera Accademia di Belle Arti, via Rittmeyer n 18 al primo piano, a Trieste, dove Elisabetta Bacci parlerà sul tema: “Esempi di concettualità”.
Nella serata saranno prese in esame una serie concatenata di immagini che nel loro insieme daranno voce a uno sviluppo dell’arte concettuale, dalle primissime testimonianze rintracciabili già all’interno delle avanguardie storiche - visto che secondo una lettura di Achille Bonito Oliva, l’estetica degli anni Sessanta e Settanta è inevitabilmente ricaduta sotto l’egida dei fili sottili del pensiero e dei calambour di Duchamp - fino agli esiti radicati nella cultura neosperimentale degli anni Sessanta. Il percorso, quindi, istituirà uno spartiacque tra un prima e un dopo all’interno del Novecento, partendo dall’opera di Marcel Duchamp per arrivare alla smaterializzazione e alla tautologia di Joseph Kosuth.
Elisabetta Bacci, nasce a Trieste nel 1959, è vissuta a Venezia, Londra, New York e Genova. Dopo la sua lunga formazione, fra le tante partecipazioni, in occasione di “Genova 2004 Città Europea della Cultura” collabora con Maurizio Calvesi e Marisa Vescovo a un progetto per l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova e il Museo dell’Accademia. Si è occupata, in particolare, a livello organizzativo e divulgativo, dei seguenti autori: Pierpaolo Ciana, Magda Starec Tavcar, Gloria Tronkar.
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