Scoperta a Trieste una banda internazionale dedita al traffico di migranti clandestini
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- Pubblicato Lunedì, 22 Luglio 2013 13:26
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - Si è conclusa oggi con l'arresto di 6 persone e 4 misure di custodia cautelare una grossa operazione di Polizia, denominata "Corno d'Africa", che ha permesso di scoprire un gruppo internazionale dedito al traffico di migranti clandestini, con sede in Grecia ma con molte ramificazioni in Italia, nei Balcani e nel Nord Europa.
Le persone catturate sono cittadini somali residenti a Bergamo, Arezzo, Roma e Svezia ed un cittadino croato.
La città di Trieste, dall’estate del 2012 in poi, era diventata un importante centro di smistamento di cittadini somali in fuga dal loro Paese.
In seguito a numerosi consistenti rintracci di persone migranti illegali, di etnia prevalentemente somala, avvenuti fra la fine di luglio ed agosto 2012, in collaborazione con la Polizia slovena, il personale della IV Zona di Polizia di Frontiera del Settore di Trieste aveva iniziato la scorsa estate l’operazione “Corno d’Africa”, coordinata dal Dott. Giorgio Milillo della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trieste.
L’attività investigativa, durata un anno, ha permesso di acquisire numerose prove a carico di soggetti aderenti ad un’organizzazione criminale internazionale con sede in Grecia, con consistenti ramificazioni in Italia, dedita al favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina in Itaia e verso altri paesi del Nord Europa, in particolare verso la Svezia, la Danimarca, la Finlandia e la Norvegia, di numerosissimi cittadini somali.
Dai loro paesi di origine i migranti raggiungevano inizialmente la Grecia, venendo poi raggruppati ed alloggiati in strutture ricettive gestite da somali, per poi proseguire, con vari mezzi, prevalentemente attraverso la rotta balcanica, alla volta dell’Italia.
Una volta varcato il confine italo-sloveno, i migranti venivano lasciati sul Carso triestino, nelle zone boschive, nei pressi degli ex valichi di frontiera, dove restavano in attesa di essere “prelevati” dai componenti della banda operanti in Italia.
Questi, dopo aver procurato abiti di ricambio ai migranti, provvedevano ad accompagnarli alla stazione ferroviaria di Trieste (a volte anche altre in regione), da dove raggiungevano Firenze o Milano, oppure li accompagnavano in auto direttamente nel capoluogo lombardo, dove venivano alloggiati in appartamenti dell'organizzazione.
Da quanto si è potuto appurare, per l’ultima tratta del viaggio (Grecia – Italia o altri paesi dell’Unione Europea), ogni migrante versava all’organizzazione somme che si aggiravano sui 5.000 euro.
I trafficanti, dopo aver fornito documenti falsi, si occupavano dell'acquisto di biglietti dell'autobus, del treno e anche dell'aereo per trasferire i migranti nel Nord Europa.
Nel corso delle indagini, effettuate anche mediante operazioni tecniche svolte su numerose utenze telefoniche nazionali ed internazionali, sulle quali è stato registrato un voluminoso traffico, sono stati rintracciati 99 clandestini, 91 dei quali somali di cui 22 hanno richiesto l’asilo politico e sono state individuate ed arrestate per favoreggiamento dell’immigrazione 6 persone di cui quattro di nazionalità somala, una di nazionalità croata ed una svedese.
Il GIP del Tribunale di Trieste al termine dell’attività investigativa, ha disposto l’applicazione di 6 misure cautelari della custodia in carcere nei confronti di cittadini somali. Sono state disposte infine le perquisizioni di 4 alloggi nella provincia di Milano, in quanto si ritiene fossero utilizzati dall’organizzazione criminale, per ospitare i migranti in attesa di procurare loro i documenti necessari alla prosecuzione del viaggio verso i paesi del nord Europa.
Indovina chi viene a cena? L’associazione Scricciolo per i bambini prematuri
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- Pubblicato Martedì, 09 Luglio 2013 20:13
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Trieste – Si preannuncia imperdibile la serata di venerdì 19 luglio, promossa dal Collegio Ipasvi di Trieste nel segno della solidarietà e come da tradizione, nel mese di luglio Ipasvi riprende il testimone delle iniziative avviate a maggio per celebrare la Giornata mondiale dell’Infermiere. Quest’anno, con un’originale e apprezzatissima Caccia al Tesoro organizzata domenica 12 maggio, si è scelto di sostenere la causa dell’associazione“Scricciolo Onlus”, fondata da genitori di bambini nati prematuri o a rischio, con sede a Trieste presso l’unità operativa di neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale dell’I.R.C.C.S. Burlo Garofolo.
Venerdì 19 luglio, coniugando piacevolezza e impegno, Ipasvi invita i suoi iscritti, ma anche tutti i triestini sensibili al tema delle nascite premature, alla serata solidale promossa in favore di Scricciolo, in programma dalle 20 alla “Tavernetta al molo” di Grignano.Una location incantevole, degustazioni di pesce, musica e danze accompagneranno i commensali di questa sera di mezza estate: un appuntamento che siglerà l’incontro fra associati Ipasvi, simpatizzanti e la Scricciolo, alla quale verranno interamente devoluti i fondi raccolti per l’occasione.
A Trieste nel 2012 sono nati 1808 bambini, 112 dei quali prematuri, ovvero il 6,6%, un dato che rispecchia la tendenza nazionale ed europea. Nel 19% dei casi sono stati praticati tagli cesarei, in questo caso con dato ben al di sotto della media nazionale. L’associazione Scricciolo, nell’anno in corso, si sta impegnando con due precisi obiettivi, quello di continuare a sostenere le famiglie dei bambini nati prematuramente o a rischio, dopo le dimissioni dal reparto, e il progetto di follow up fino al compimento dei 7 anni di vita del bambino.
Informazioni e iscrizioni, fino ad esaurimento, sul sito www.ipasvitrieste.itoppure chiamando la segreteria Ipasvi, tel 040.370122. Costo iscritti: 15 €, non iscritti 35 € (incluso un calice di vino e acqua).
Costiera Trieste, cadavere di un uomo trovato sott'acqua
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- Pubblicato Sabato, 06 Luglio 2013 12:52
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - Il cadavere di un uomo e' stato trovato in mare, impigliato sul fondale, all'altezza della galleria naturale lungo la Costiera, da un bagnante.
Capitaneria Porto e Commissariato Duino-Aurisina sul posto.
La morte sarebbe recente e forse causata da un malore. L'uomo sarebbe un cittadino del Paraguay, di 33 anni, residente a Udine.
A terra, in corrispondenza del luogo dove e' stato trovato il corpo, c'erano oggetti che potrebbero appartenergli, lasciati incustoditi.
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