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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Pordenone, Ines Flavia Rubino nuovo assessore al Bilancio. Scoppia il "caso" Fiera

Pordenone, Ines Flavia Rubino nuovo assessore al Bilancio. Scoppia il

PORDENONE - E' Ines Flavia Rubino il nuovo assessore comunale di Pordenone al Bilancio e ai Saperi, nella giornata in cui il sindaco Claudio Pedrotti ha fatto esplodere il caso Fiera.

In una mattinata "calda", secondo ogni punto di vista, il primo cittadino, nella sede municipale, ha presentato ufficialmente Rubino. Classe 1950, due lauree (Psicologia e Giurisprudenza), già dipendente regionale e provinciale, responsabile della sede di rappresentanza della Regione a Bruxelles, il neo assessore comunale prende il posto lasciato vacante da Chiara Mio, dimissionaria per motivi professionali.

Finisce così una vicenda tormentata che ha visto il Pd comunale lacerarsi tra due anime: quella, vincitrice nel direttivo per pochi voti, che voleva Rubino all'assessorato e quella, maggioritaria in Consiglio comunale, che propendeva per il segretario comunale Walter Manzon.

"Una vicenda spiacevole - ha rilevato Pedrotti - che disapprovo nel metodo. Avevo chiesto al Pd una posizione chiara e trasversale e così non è stato. Pazienza, mi assumo ogni responsabilità su questa scelta e ora dobbiamo remare tutti dalla stessa parte, anche perchè tutti insieme dobbiamo far fronte alle difficoltà che ci attendono in un periodo tutt'altro che facile sotto il profilo economico". 

Nei prossimi giorni di assenza del sindaco per ferie, a fare da "trainer" a Rubino sarà il numero 2 della giunta Pedrotti, Renzo Mazzer che, rumors di palazzo, danno tutt'altro che soddisfatto per la scelta compiuta. E, a onor del vero, mezzo Pd sarebbe in subbuglio, specie il gruppo consiliare, decisamente insoddisfatto per la piega della situazione.

Ma nella calda mattinata, la vera "bomba" doveva ancora esplodere e ci ha pensato il sindaco ad accendere la "miccia". Ancora una volta, protagonista della polemica è la Fiera. Nei giorni scorsi, è scaduta la poltrona di amministratore unico di Pordenone fiere servizi, la controllata dell’azienda di viale Treviso nata qualche mese fa per gestire settori collaterali di attività. L'amministratore unico è Alessandro Zanetti, che è anche ad della controllante. Bene, Pedrotti, in qualità di azionista di riferimento (il Comune) della spa che governa la Fiera, intende indicare il pordenonese Aldo Chiaradia, responsabile del settore informatico di Benetton, al posto di Zanetti. E' difficile non leggere questa mossa come un primo passo per "liquidare" Zanetti anche dalla controllante. "Qualcuno crede che io non faccia le cose - ha detto, sibillino, Pedrotti - ma si sbaglia. Certo, occorre del tempo, ma poi, dove voglio arrivare, arrivo".

Chiesto il rito abbreviato per il matricida di Maniago

Chiesto il rito abbreviato per il matricida di Maniago

MANIAGO - Rito abbreviato per Maurizio Lenarduzzi, l'uomo di 40 anni di Maniago, che la sera del 24 febbraio scorso uccise a coltellate la madre, Fernanda Frati, di 70 anni, infermiera in pensione, all'interno della loro abitazione, al culmine di una crisi depressiva.

Lo hanno chiesto oggi, 5 luglio, i difensori dell'uomo - operaio, dipendente di un gruppo editoriale - dopo che la Procura della Repubblica di Pordenone aveva fissato l'udienza, in Assise, a Udine, per il 12 ottobre. Nei prossimi giorni sarà il Gip del Tribunale di Pordenone a stabilire i termini per il processo. Il rito abbreviato consente lo sconto di un terzo della pena.

Maniago: il figlio muore d'infarto, la madre salva per miracolo

Maniago: il figlio muore d'infarto, la madre salva per miracolo

PORDENONE - Il figlio muore in casa, la madre viene salvata dai vigili del fuoco in stato di semi-incoscienza. È avvenuto a Maniago: un 64enne, Sergio Centazzo, è morto un paio di giorni fa nella sua abitazione, che condivideva con la madre.

La donna non è riuscita ad aprire la porta di casa ed è stata trovata in gravi condizioni ieri sera, 30 giugno, dai vigili del fuoco e dal personale del 118, chiamati dai vicini di casa che avevano udito i lamenti della donna. Lina Costantin, di 87 anni, era semi incosciente ed è stata portata in ospedale.

Centazzo, coltellinaio in pensione, è morto, probabilmente per un infarto, due giorni fa. La donna, pensando che il figlio stesse dormendo, gli è rimasta accanto.

I vigili del fuoco, per entrare nell'appartamento hanno dovuto rompere una finestra al terzo piano dello stabile. Dall'interno hanno aperto al personale del 118 che ha trasferito d'urgenza la donna in ospedale dove è ricoverata in gravi condizioni. Era disidratata, non riusciva né a muoversi né a parlare

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