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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Pordenone: investita dal bus 5 giorni fa, muore una ventenne

Pordenone: investita dal bus 5 giorni fa, muore una ventenne

Pordenone -La ventenne Elena Scannapieco non ce l’ha fatta. Cinque giorni dopo essere stata investita da una corriera, all'ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone he hanno dichiarato la morte cerebrale.

I  genitori, che hanno assistito la figlia in questi 5 giorni di agonia, quale ultimo gesto di generosità, hanno dato l’assenso all’espianto degli organi.

Elena era stata investita da una corriera, all’incrocio tra viale Marconi e via XXX Aprile, giovedì 16 maggio alle 8.55. La giovane è caduta a terra, priva di conoscenza. E' stata soccorsa dal personale del 118 ed è stata portata in ambulanza nel reparto di rianimazione dell'ospedale cittadino, dove non ha mai ripreso conoscenza.

In questi giorni, svariate decine di messaggi di coraggio sono stati rivolti ai genitori su Facebook.

Quanto ai funerali, presumibilmente nella chiesa del Sacro Cuore, la data potrà essere fissata solo dopo il nulla osta della Procura.

Della pordenonese Elisa Delli Zotti l'immagine di Lago Film Fest

Della pordenonese Elisa Delli Zotti l'immagine di Lago Film Fest

Pordenone - Sarà della pordenonese Elisa Delli Zotti, 28enne di Pordenone, l'immagine che apparirà sui manifesti della nona edizione del Lago Film Fest, in programma dal 19 al 27 luglio a Revine Lago (Tv).

Elisa, che ha vinto il contest per l'immagine di Lago 2013, è una service ed interaction designer con un bagaglio di esperienze nel circuito milanese davvero invidiabile. Ed è proprio l'esperienza maturata al Politecnico di Milano che le ha permesso di raggiungere la sintesi estrema degli elementi ed insieme incarnare la matericità e la consistenza di Lago Film Fest.

I due laghi (fisicamente realizzati da Elisa Delli Zotti e poi fotografati) hanno il sapore genuino della materia e, al contempo, grazie all'eleganza dell'impatto minimal, fissano su carta il concetto di geolocalizzazione, quest'anno duplice, di Revine Lago e della Svizzera. Due laghi quindi sospesi, ma bloccati e segnalati da due spilli, uno bianco ed uno rosso, a sottolineare il rapporto e la valenza del progetto Svizzera Mon Amour, grazie alla quale quest'anno potremo vedere a Lago il meglio dell'arte, della grafica, del cinema e della musica made in Switzerland.

Per l'importante festival trevigiano quella 2013 sarà l’edizione della svolta social. Dalla programmazione alla scelta di ospiti, contenuti ed eventi, ogni elemento è pensato in funzione del mantenimento dell’alto livello qualitativo a cui il pubblico di Lago è abituato, ma anche alla diffusione dei contenuti attraverso campagne di social media marketing innovative.

Tutto ha inizio con il lancio della nuova comunicazione, frutto di un contest-lampo nato sul web. 104 artisti partecipanti (provenienti da tutto il mondo), 1 mese di tempo per proporre la nuova immagine di Lago Film Fest, 2 linee guida per la composizione: la creatività sopra a tutto e il richiamo al progetto SMA (Svizzera Mon Amour) un festival nel festival per portare a Lago il meglio della produzione artistica svizzera. Risultato? Un concorso che ha messo in luce la straordinaria partecipazione di fotografi, illustratori, graphic designer, la notevole qualità degli elaborati proposti, e la capacità di combinazione e rappresentazione dell'essenza stessa del Festival: passione, azione, innovazione.

"La scelta è stata difficilissima - commenta Carlo Migotto, direttore generale LFF, - ma il processo di selezione che di anno in anno ci porta alla scelta della nuova immagine è entusiasmante e rappresenta la summa del progetto Lago nel suo complesso. A guidarci nell’identificazione del manifesto è stata la natura indipendente del Festival, e la voglia di sperimentare e mettersi in gioco che ci contraddistingue. Non scegliamo mai la via più semplice, ma quella più proficua, in grado cioè di rappresentarci ed insieme incarnare le spinte audaci ed edificanti che si sviluppano dentro e con il Festival".

Pordenonese: "piovono" oltre 10mila euro su un'auto. Restituiti da una signora

Pordenonese:

Fontanafredda (Pn) - Si sono visti avvolgere la loro auto da una nuvola di banconote (oltre 10 mila euro). Scesi dalla vettura, hanno raccolto i soldi e li hanno portati dai Carabinieri per restituirli.

L'avventura domenicale (il 19 maggio verso le 18), una bella storia di onestà e sani valori, è capitata a una mamma di Fontanafredda e i suoi due figli adolescenti che, percorrendo la strada tra Fiaschetti e Ranzano, sono passati in mezzo a una nuvola di carte.

La signora le ha guardate e si è accorta subito che si trattava di soldi. L’auto della famiglia ha accostato e uno dei ragazzi è sceso. Ha preso in mano una banconota da 500 euro e ha detto ai familiari "Sono soldi veri!".

La mamma e fratello sono, così, scesi per aiutarlo a raccogliere il resto, oltre a un portafogli. Intanto, si sono fermati un ciclista e un automobilista e li hanno aiutati a raccogliere tutto.

A quel punto la signora ha deciso di consegnare tutto ai Carabinieri e si è diretta alla caserma di Fontanafredda. I tre ha lasciato la caserma dei carabinieri dopo avere riconsegnato soldi e documenti, ma pochi minuti dopo il carabiniere ha richiamato la signora per il verbale e, intanto, è arrivato il proprietario, accompagnato dalla moglie. Sembra fosse partito in auto lasciando denaro e documenti sul tettuccio del veicolo.

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