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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Gorizia, trovata morta la 17enne scomparsa. Ipotesi suicidio

Gorizia - E' finita nel modo peggiore la vicenda di Ziva Srebrnic, la 17enne che si era allontanata da casa domenica pomeriggio 25 agosto. Il suo corpo, senza vita, è stato infatti ritrovato alle 16 di ieri, 28 agosto, sul monte Calvario, altura che sovrasta Gorizia e Lucinico.

La ragazza, allontanatasi da casa in bicicletta, si sarebbe suicidata e di questo è stata avvisata la famiglia.

Poco prima delle 16, forze dell'ordine, vigili del fuoco e volontari della Protezione civile hanno avvistato il corpo e hanno bloccato l'accesso alla collina.

In mattinata era intervenuto anche un elicottero della Protezione civile che aveva sorvolato a lungo l'area del Collio da Cormons a Gorizia puntando la propria attenzione sulle numerose piste ciclabili che attraversano il Collio.

Alle ricerche, che hanno riguardato l'intera zona isontina, hanno partecipano anche familiari e amici.

Gorizia, scomparsa una 17enne. Ricerche febbrili

Gorizia - Continuano senza soste le ricerche della ragazza di 17 anni, Živa Srebrnic, che si è allontanata da casa alle 15.30 di domenica 25 agosto e non ha fatto più rientro.

Ziva indossava una t-shirt rosa e  dei pantaloncini corti scuri ed è uscita sulla sua bicicletta di colore grigio e nero con un cestello nero davanti, appeso al manubrio. La ragazza aveva anche uno zaino di colore rosso scuro. 

Sono subito partite le ricerche da parte di familiari e amici: al momento, sono state battute le campagne di Lucinico, Mossa e di Cormons, nella zona di Plessiva. massimo impegno viene profuso anche dai militari dell’Arma di Gorizia, dai Vigili del fuoco e dalla Protezione civile.

Anche amici e parenti hanno continuato a setacciare in lungo e in largo Gorizia e i centri limitrofi.

Sei uomini ospitati presso il Cie di Gradisca sono evasi la notte del 20 agosto

Sei uomini ospitati presso il Cie di Gradisca sono evasi la notte del 20 agosto

Gradisca d'Isonzo (Go) - Sono ancora in corso le ricerche dei sei uomini fuggiti nella notte del 20 agosto dal Centro di identificazione ed espulsione di Gradisca d'Isonzo. Approfittando del cambio turno e nonostante il maltempo, una ventina di persone ospitate nel Centro avevano tentato di fuggire dalla struttura.

Polizia, Carabinieri ed Esercito, che presidiano il perimetro interno del centro, erano riusciti a bloccare la maggior parte dei fuggitivi, ma sei di loro sono riusciti a scavalcare il muro di recinzione e a far perdere le proprie tracce.

Controlli a tappeto si svolgono in tutta la regione per individuare le persone fuggite, mentre all'interno del Cie sono iniziati stamani i lavori di ripristino delle barriere divelte sabato scorso.

Alcuni ospiti della struttura erano saliti sul tetto in contemporanea alla manifestazione organizzata all'esterno del Centro dalle associazioni pacifiste.

Le persone evase hanno tutti precedenti penali. Secondo quanto si apprende dalla Questura isontina i sei uomini (tre di nazionalità tunisina, due marocchini e un siriano) hanno alle spalle condanne per spaccio di sostanze stupefacenti, furto, rapina e ricettazione. Erano ospitati nella struttura da poche settimane.

Nel centro intanto sono iniziati i lavori di ripristino delle barriere divelte sabato scorso dalle persone detenute: quelle che erano ancora sui tetti per protestare contro le condizioni di permanenza nel centro sono state ricondotte nelle stanze da personale di Polizia al termine di una lunga mediazione.

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Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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