Il bandito Graziano Mesina torna a delinquere e viene arrestato. Due settimane fa era a Gorizia per "èStoria"
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- Categoria: Gorizia
- Pubblicato Lunedì, 10 Giugno 2013 14:51
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
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Gorizia - Graziano Mesina, uno tra i più famosi banditi sardi del dopoguerra, è stato arrestato all'alba del 10 giugno dai carabinieri con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Appena due settimane fa Mesina era stato ospite al festival internazionale è Storia, a Gorizia, che quest'anno aveva come tema centrale, appunto, il fenomeno dal banditismo.
Intervistato da Pino Scaccia, l'ex 'primula rossa' aveva parlato dei propri trascorsi criminali, raccontando le fughe dal carcere, la latitanza e aveva ripercorso le tappe del sequestro Kassam, in cui fece da mediatore.
Conosciuto per le sue numerose evasioni (ventidue, di cui dieci riuscite) e per il suo ruolo di mediatore nel sequestro del piccolo Farouk Kassam, Graziano Mesina, 71 anni, dopo aver scontato 40 anni di carcere ed aver trascorso cinque anni da latitante e 11 agli arresti domiciliari, era tornato libero il 25 novembre 2004, avendo ottenuto la grazia dall'allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Ma nonostante l'età ed i trascorsi, Graziano Mesina non ha rinunciato al crimine. Infatti era a capo di una organizzazione criminale che oltre a droga, furti e rapine, stava progettando un sequestro di persona. Lo hanno svelato i carabinieri del comando provinciale di Nuoro. Nel corso delle indagini, gli investigatori hanno scoperto che Mesina aveva già fatto un sopralluogo e fornito dettagli precisi sull'ostaggio ai suoi sodali, così come è emerso dalle intercettazioni.
Era solo un progetto, quindi non scatterà l'accusa di rapimento. Mesina non è formalmente indagato per sequestro di persona, ma si era adoperato, grazie alla sua esperienza, per progettare il rapimento di una persona sulla cui identità, per il momento, gli investigatori mantengono il più stretto riserbo. I carabinieri del Comando provinciale di Nuoro hanno anche spiegato che Mesina aveva contatti con altri esponenti della criminalità organizzata nella Penisola ed aveva creato una organizzazione "che avrebbe potuto rappresentare un pericoloso esempio per il futuro". L'ex ergastolano si era dotato di sofisticate attrezzature, come potenti scanner, per rintracciare microspie.
Da alcuni anni era tornato nella sua Orgosolo, dove aveva avviato l'attività di guida turistica, accompagnando centinaia di persone nelle zone più impervie della Barbagia, luogo delle sue fughe rocambolesche. Ora è ritenuto dai magistrati di Nuoro capo di una potente organizzazione dedita al traffico di stupefacenti.
L' arresto di Graziano Mesina è avvenuto durante un' operazione dei carabinieri coordinata da militari del reparto operativo del comando provinciale di Nuoro, alla quale partecipano anche militari dell' Arma di Milano, Cagliari, Oristano, Sassari, Reggio Calabria, ed inoltre i Cacciatori di Sardegna e i militari del decimo nucleo elicotteri di Olbia. I militari stanno dando esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Nuoro nei riguardi di 27 persone e stanno eseguendo perquisizioni in diverse regioni d'Italia.
I magistrati nuoresi ritengono di aver sgominato due organizzazioni - di una di queste era leader Graziano Mesina - che trafficavano in stupefacenti e compivano estorsioni.