Deceduto l'escursionista di Reana del Rojale scomparso da venerdì 12 giugno
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- Pubblicato Domenica, 14 Giugno 2015 11:15
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Udine - Il corpo di un escursionista di 43 anni è stato rintracciato nel primo pomeriggio di sabato 13 giugno dall'elicottero dei Vigili del fuoco di Venezia.
Venerdì 12 i familiari, non vedendolo rientrare, avevano denunciato la scomparsa ai Carabinieri
L'uomo si trovava nei boschi di Attimis (Ud). Nessuna possibilità di rianimazione per l'uomo: era già morto. Secondo i primi rilievi, sarebbe deceduto per cause naturali, probabilmente a causa di un infarto.
La salma, ricomposta e imbarellata, è stata recuperata tramite il gancio baricentrico dell’elicottero per essere portata a valle dell’abitato di Attimis.
Vasta azione di polizia contro banda di trafficanti di droga. Richiedenti asilo tra i fermati
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- Categoria: Udine
- Pubblicato Venerdì, 12 Giugno 2015 19:28
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Udine - Una vasta operazione antidroga della polizia è stata conclusa il 12 giugno. Le forze dell'ordine hanno sgominato una banda dedita allo spaccio di stupefacenti in provincia di Udine, in particolare marijuana e hashish, con l'esecuzione di sette ordinanze cautelari e 27 perquisizioni a carico di numerosi indagati, in provincia di Udine, Pordenone ed Enna.
C'erano anche richiedenti asilo in regime di protezione tra i componenti dell'organizzazione di
spacciatori di droga.
Hussain Alì Jaffari, detto 'Qaq', afgano di 25 anni, considerato colui che gestiva in maniera diretta e indiretta lo spaccio impartendo le direttive ai complici, è stato arrestato in provincia di Enna dove era ospite di un istituto salesiano quale richiedente asilo che aveva ottenuto la protezione sussidiaria ed era inserito nei relativi progetti.
In protezione sussidiaria si trovava anche Karim Ghorayshy, afgano di 26 anni, ora ai domiciliari, che aveva messo a disposizione la sua abitazione come covo. Mentre Naiaz Khan Sherin, afgano di 24 anni, semplice pusher, entrato in Italia da minorenne, con permesso di soggiorno per asilo politico.
Tra gli arrestati ci sono poi Hasan Hasan, 26 anni, curdo-iracheno irregolare in Italia, e Daniel Osei, 22 anni ghanese, in passato titolare di una carta di soggiorno scaduta, considerato colui che teneva i contatti con i fornitori nigeriani e i corrieri che si rifornivano di stupefacente con viaggi in treno in diverse zone d'Italia.
Regolare in Italia, dove è residente con la famiglia, è invece Otman Baghrar, detto Zibi Marrakesh, marocchino di 21 anni, mentre l'unico italiano del gruppo, Alex Baita, 20 anni, secondo l'accusa sarebbe stato incaricato di tenere i contatti con i ragazzi più giovani.
L'attività arriva all'esito di un'articolata attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile, inizialmente sotto il coordinamento della Procura di Udine e successivamente sotto la regia della Direzione Distrettuale Antimafia di Trieste.
L'inchiesta ha preso le mosse nel giugno 2013 a seguito di alcuni elementi raccolti nel corso dell'indagine per fare luce sull'omicidio di Mirco Sacher, il pensionato delle ferrovie trovato senza vita in un campo alla periferia di Udine, da cui era emerso che le due adolescenti responsabili della morte del pensionato consumassero occasionalmente marijuana, ceduta loro da alcuni soggetti di differenti etnie presenti a Udine.
A seguito delle indagini la Dda di Trieste, che ipotizza a carico degli indagati la costituzione e partecipazione di un'associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di stupefacenti, ha ottenuto dal gip del Tribunale del capoluogo giuliano sette ordinanze cautelari in carcere o ai domiciliari.
Polizia locale. Le nuove auto per una maggior sicurezza
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- Pubblicato Venerdì, 12 Giugno 2015 13:26
- Scritto da Fabiana Dallavalle
Nuovi veicoli dotati dei più moderni sistemi tecnologici, dalle telecamere intelligenti a tutto quanto possa essere utile per la rilevazione dei sinistri o dei controlli stradali. Sono state presentate oggi, 12 giugno, le nuove tre Ford Focus Wagon 2.0, in forza al Comando della Polizia Locale del Comune di Udine. Tre nuovi mezzi ai quali entro l'anno se ne aggiungeranno altri quattro di cui uno con allestimenti speciali acquistato grazie a un apposito finanziamento regionale. “L'amministrazione comunale – spiega il comandante Sergio Bedessi – sta investendo molto nella sicurezza.
Con questi nuovi mezzi – prosegue – miglioriamo la qualità del servizio nei confronti dei cittadini e, contemporaneamente, anche la sicurezza degli agenti che, in questo modo, sono in grado di operare sul territorio con degli strumenti che riescono a segnalare in anticipo situazioni di pericolo” Complessivamente le tre nuove autovetture, dotate di tutte le strumentazioni tecnologicamente all'avanguardia, sono costate circa 130 mila euro.
Come anticipato, già in bilancio è previsto l'acquisto di altre tre entro l'anno e, entro pochi mesi, il comando di via Girardini potrà contare anche su un ulteriore auto con allestimento speciale dotato, tra l'altro, di otto telecamere fisse integrate direttamente nel veicolo per il controllo in movimento.
“I mezzi – chiarisce il sindaco Furio Honsell – sono stati finanziati con con risorse specialmente dedicate a questo tipo di attività. I cittadini – conclude – devono quindi avere sempre maggiore fiducia sul fatto che il servizio di sicurezza e, soprattutto, di prevenzione dei rischi è migliorato e utilizza tutti i migliori sistemi tecnologici”. Soddisfazione è stata espressa anche dall'assessore all'Innovazione, Gabriele Giacomini. “La maggioranza – dichiara – si impegna a investire con strumenti concreti che possono aiutare il lavoro delle forze di polizia, grazie anche a un costante miglioramento della tecnologia. Miglioramento – continua – già sperimentato attraverso il nuovo sistema di videosorveglianza. Lo scorso anno, ad esempio, la Polizia ha presentato alla Polizia Locale 98 richieste di accessi a immagini videoregistrate, 28 i Carabinieri, 52 la Questura. Lo stesso questore Tozzi ci aveva proposto di mettere in rete le immagini sia con la Questura sia con i Carabinieri. Questo – conclude – in modo tale che le registrazioni possano essere viste da tutte le forze dell'ordine a vantaggio sia delle indagini, sia, di conseguenza, della sicurezza dei cittadini”.
Oltre all'allestimento normale, le tre Focus, dotate anche di una livrea concepita in modo tale da fornire subito l'immagine di un organo di polizia che presidia il territorio per la sicurezza dei cittadini, sono equipaggiate di numerosi strumenti utili agli agenti. Si va dalla barra monoblocco multifunzione ad alta intensità luminosa alle luci da crociera a fari di profondità anteriori, da un pannello posteriore per la visualizzazione dei messaggi a un altoparlante per l'amplificazione esterna, da un sistema di ammanettamento sul sedile posteriore a un vano con ripiano a scrittoio estraibile. Ma fiore all'occhiello dei nuovi mezzi sarà la possibilità di installare le telecamere intelligenti di ultima generazione, grazie alle quali sarà possibile la verifica e il controllo delle auto in sosta o in transito grazie all'uso di sistemi di riconoscimento automatico delle targhe. In questo modo, grazie a un sistema di elaborazione dati tramite internet, sarà possibile consultare in tempo reale le banche dati e verificare, in tempo reale, i veicoli non abilitati alla circolazione perché, ad esempio, non assicurati, non in regola con la revisione o rubati. Il sistema è composto da una telecamera di lettura targhe, da un software di gestione per le interrogazioni in tempo reale su banca dati online o offline e da un tablet pc o smartphone.
La telecamera legge e rileva la targa, questa viene inviata allo smartphone o al tablet che, attraverso il software “Street 193” installato a bordo, consente l'interrogazione alle banche dati. Immediatamente dopo, quindi, viene inviato l'esito dell'interrogazione e, attraverso un segnale sonoro e visivo, gli agenti vengono avvisati sulla tipologia di anomalia riscontrata consentendo loro di procedere al fermo del veicolo per il controllo diretto.
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