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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Incidente mortale a Fagagna. Perde la vita una giovane alla guida di una motocicletta

Incidente mortale a Fagagna. Perde la vita una giovane alla guida di una motocicletta

Udine - Un altro incidente mortale con la motocicletta in Friuli Venezia Giulia. Nella notte tra il 26 e il 27 giugno, sulla strada provinciale 5, nei pressi di Fagagna (Ud), una motociclista di 29 anni, Sara Ellero, è uscita di strada finendo sul guardrail.

I soccorsi del 118, giunti sul posto insieme ai Vigili del Fuoco e alla Polizia stradale, hanno tentato invano di rianimare la giovane, che è deceduta poco dopo.

Gravi le condizioni dell'uomo che viaggiava dietro di lei sulla moto, B.R., 33 anni.

Secondo i primi rilievi della Polstrada, sarebbero da escludere responsabilità di altri veicoli. La motocicletta sarebbe uscita di strada in modo autonomo per cause in corso di accertamento.

Auto contro biciclette a Lignano, grave una ragazza di 17 anni

Auto contro biciclette a Lignano, grave una ragazza di 17 anni

Lignano Sabbiadoro (Ud) - Un incidente tra un'auto e due biciclette si è verificato nella tarda serata di lunedì 23 giugno nella località balneare all’incrocio tra via Mercato e viale Europa.

Due giovani cicliste stavano impegnando l’incrocio quando sono state travolte da una Ford Focus proveniente da Sabbiadoro e diretta a Pineta.

Sul posto sono giunti immediatamente i soccorsi del 118 e i Carabinieri della Stazione locale per i rilievi. Una delle due ragazze, entrambe di 17 anni, è apparsa subito in condizioni molto gravi.

Trasportata in ospedale a Udine, è ricoverata in coma farmacologico. L'altra ragazza è stata curata all’ospedale di Latisana e poi dimessa con una prognosi di 20 giorni.

Illesa la donna che guidava la Ford Focus, una cittadina austriaca che sta trascorrendo le ferie a Lignano.
 

Migranti alle frontiere: Tarvisio rischia di fronteggiare un doppio flusso. Polizia allo stremo

Migranti alle frontiere: Tarvisio rischia di fronteggiare un doppio flusso. Polizia allo stremo

Udine - La Questura di Udine ha annunciato che dal 18 giugno al confine di Tarvisio vi sarà un consistente aumento nel presidio di Polizia per tutelare l'ordine pubblico.

Il Questore di Udine, Claudio Cracovia, ha dichiarato alla stampa: “Ci siamo adeguati alla situazione in essere. Non più controlli a campione ma minuziosi, capillari, sui veicoli in ingresso, con controlli anche sulle canalizzazioni”.

Nel solo 2015 la polizia di frontiera di Tarvisio ha già rintracciato 250 migranti. Ma la reale preoccupazione è che il valico diventi un caso unico in Italia, con migranti che fanno pressione sia in ingresso sia in uscita dal Paese.

Se infatti a Ventimiglia, Chiasso e Brennero i migranti chiedono il passaggio verso Francia, Svizzera e Austria, e vengono respinti dalle rispettive polizie, a Tarvisio si verificano entrambi i flussi.

“Si tratta di persone migranti che vengono da Paesi e situazioni completamente differenti - spiega Onofrio Luca, segretario provinciale del sindacato di Polizia Siulp. - I migranti che entrano clandestinamente da Tarvisio provengono in genere da Afghanistan, Pakistan e Bangladesh, sono uomini, molto giovani. Le persone che cercano di spostarsi dall’Italia verso il Nord Europa entrano in Italia via mare, provengono dalla Siria o Nordafrica in fuga dai conflitti in corso in quella zona e spesso sono famiglie con bambini”.

Il sindacato di Polizia Siulp esprime una forte preoccupazione: “Le forze di Polizia di confine sono allo stremo - afferma il segretario provinciale Onofrio Luca. - la partenza degli specialisti di frontiera destinati alla sorveglianza in occasione dell’Expo per il periodo aprile-ottobre sta avendo già gravi conseguenze sulla vigilanza, la sicurezza ed il controllo del territorio confinario regionale”.

Un’auto della Polizia che presidi il confine sulle 24 ore, sottolinea il sindacato, richiede dai 10 ai 15 addetti alle forze dell’ordine.

La situazione per i comuni dell’Udinese è ormai prossima al punto di rottura: nel capoluogo, dove per legge vengono indirizzati i cittadini stranieri richiedenti asilo, nei parchi cittadini stazionano persone migranti creando ulteriori problemi di polizia.

C’è poi il problema dei minori non accompagnati, in carico ai servizi sociali locali: le strutture di accoglienza sono ormai più che al completo.

In Europa la situazione sta precipitando. L'attuale legislazione sull’asilo politico è insufficiente per far fronte a richieste mai così numerose.

Intanto c’è chi corre ai ripari da solo con metodi drastici: il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, ha dichiarato che sarà costruita una barriera alta 4 metri al confine meridionale con la Serbia, per fermare i flussi di migranti in aumento.

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Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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