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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

L’antico stavolo di Cercivento restaurato dagli Scout oggi operativo come base. La visita del vicepresidente della Regione

L’antico stavolo di Cercivento restaurato dagli Scout oggi operativo come base. La visita del vicepr

Udine - La Base scout dell'Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani (AGESCI) del Friuli Venezia Giulia a Cercivento, inaugurata lo scorso 15 maggio, ha accolto nei giorni scorsi in visita il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello.

I lavori di recupero dell'edificio sono stati finanziati per la metà con fondi della legge regionale sul Turismo.

Il progetto di ristrutturazione dell'antico stavolo in località Giai di Mezzo è stato realizzato da Renzo Carniello, architetto, appassionato dello scoutismo e del recupero tipologico, che come sua opera prima realizzò venticinque anni fa l'altra grande Base dell'AGESCI, ad Andreis.

"Si tratta di un recupero veramente molto accurato e rispettoso della tradizione architettonica locale - ha commentato Bolzonello - e la posizione della base, così vicina al centro del paese è strategica: qui si prevede una presenza di oltre 400 persone all'anno e questo significa che in questa parte della Carnia così bella e suggestiva, ma anche così bisognosa di implementare l'attrattività, una struttura del genere potrà, grazie anche all'indotto creato dalla presenza delle famiglie che seguono i ragazzi scout, essere un fattore importante per la vita del comune".

Fin da subito la Regione ha riconosciuto l'importanza di una struttura, che oltre ad aumentare la ricettività, essendo dedicata ai giovani poteva far conoscere il territorio in ambito associativo sia a livello regionale che nazionale.

"In questo senso l'investimento su questa base, un luogo dove tornare a fare educazione con metodo scout, in mezzo ai monti, sul fiume Gladegna, in un territorio ricco di storia e cultura come la Carnia e dove è previsto un fitto programma di formazione, è di certo strategico", ha aggiunto Bolzonello.

Il vicepresidente ha visitato i locali assieme al sindaco di Ravascletto Ermes De Crignis e al vicesindaco di Forni Avoltri Manuele Ferrari, accompagnato dal referente di Base Mirco Borsoi, capo scout dello storico gruppo AGESCI Carnia 1 e, per la pattuglia di gestione, da Claudio Schiavon, Filomena Avolio e Anna Raspar (membro del consiglio direttivo di AVGS).

Borsoi ha spiegato che i terreni da campo sono stati usati per ospitare le attività estive di giovani e ragazzi sia della regione che provenienti da altre realtà italiane. Dal 2000, la presenza scout è stata garantita dal gruppo di volontari dell'Associazione Volontari per i Giovani e lo Scoutismo (AVGS) di Monfalcone.

Dal 2000 al 2015 le presenze degli scout sui terreni da campeggio sono state oltre 2.500, con ragazzi e ragazze provenienti da circa 50 località diverse a livello nazionale. L'estate 2016 è appena iniziata, e fino a domani 3 luglio, i terreni da campo ospitano circa 100 scout AGESCI del Carpi 4, uno dei gruppi scout tra i più numerosi d'Italia.

"Se oggi l'AGESCI, oltre alla Base Scout di Andreis, può beneficiare di una Base scout con due terreni da campeggio e una casa per soggiorni sociali a Cercivento è grazie ai fratelli scout dell'AVGS, che hanno sognato in grande, vedendo in quella struttura che era poco più che una stalla un luogo su cui investire. Nel 2006 gli scout, acquistarono i terreni e lo stavolo, promettendo agli anziani proprietari di prendersene cura. La promessa è stata mantenuta. Lo stavolo è stato ristrutturato nel massimo rispetto della struttura preesistente. Ovviamente sono state apportate le necessarie modifiche interne per renderla adatta ad accogliere bambini, ragazzi e adulti, anche con disabilità", ha spiegato Borsoi a Bolzonello, rimarcando come "ciò che ha sempre caratterizzato la presenza scout a Cercivento è stata la collaborazione e la stretta sinergia con il paese e il territorio, con i suoi abitanti e con le sue attività commerciali ed economiche".

"L'AGESCI desidera che la presenza della Base diventi utile alla comunità che la ospita. Pe rquesto promuoviamo tra gli ospiti della nostra struttura azioni di volontariato presso realtà locali di sostegno a disabili e anziani; incentiviamo l'acquisto di prodotti tipici a chilometro zero; l'uso di prodotti ecologici ed ecocompatibili e la fruizione di servizi offerti da operatori economici del territorio", ha concluso Borsoi.

Ragazzo scivola nella Forra del Cellina per recuperare il suo cane, salvati entrambi

Ragazzo scivola nella Forra del Cellina per recuperare il suo cane, salvati entrambi

Barcis (Pn) - Avventura a lieto fine a Barcis in Valcellina per un giovane escursionista di Portogruaro, che era caduto nella Forra del Cellina dal sentiero panoramico del Dint.

Tommaso Svalduz, 23 anni, stava percorrendo il tratto tra il secondo e il terzo belvedere con il suo cane, quando questo si è allontanato ed è finito nel dirupo.

Nel tentativo di salvare l’animale, il ragazzo ha tentato la discesa ma è scivolato a sua volta, riportando graffi e contusioni di lieve entità.

Sul posto si sono portati il Soccorso alpino di Maniago, una squadra speleo-alpina fluviale dei vigili del fuoco di Pordenone, la squadra dei pompieri di Maniago e il personale del 118.

Dopo aver attrezzato un percorso di sicurezza i tecnici del Soccorso alpino hanno recuperato sia il giovane che il suo cane, entrambi per fortuna praticamente illesi. Il ragazzo è stato medicato sul posto.

 

 

 

Precipitano escursionisti sulla ferrata Julia nel Canin: un morto e due feriti gravi

Precipitano escursionisti sulla ferrata Julia nel Canin: un morto e due feriti gravi

Udine - È di un morto e due feriti gravi il tragico bilancio di un incidente avvenuto sul Canin nelle Alpi Giulie nel pomeriggio di sabato 18 giugno.

Una comitiva composta da undici escursionisti di nazionalità serba aveva impegnato nel primo pomeriggio la ferrata Julia, a 2300 metri di altezza.

Verso le 15.30, un componente del gruppo, Aleksandar Dzavovic, di 30 anni, è scivolato assieme a due compagni che erano dietro di lui, A.P., 33 anni, e una ragazza, M.D., di 28 anni.

Tutti e tre sono precipitati per oltre 100 metri nel burrone, scivolando sulla neve, con molti salti di roccia, finendo nell’area del ghiacciaio sottostante.

Aleksandar Dzavovic è morto subito, l’amico 33enne è rimasto ferito molto gravemente e la ragazza si è rotta un braccio.

I compagni di cordata sono riusciti a mettersi in contatto con i soccorritori solo alle 17.30.

Sul posto si sono portati i militari del Soccorso alpino della Guardia di Finanza di Sella Nevea, i Vigili del Fuoco e i Carabinieri, insieme al personale medico del 118. Le operazioni di salvataggio sono state molto complesse.

L’elicottero della Protezione civile Fvg ha trasportato in quota i soccorritori e i mezzi, per poi portare a Sella Nevea, con più voli, gli altri 8 escursionisti.

Elitrasportati in ospedale, i feriti sono in condizioni molto gravi sia per le ferite che per il freddo.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
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