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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Mese della prevenzione alcologica: indagine dell'Aas1 Triestina su consumi e rischi

Mese della prevenzione alcologica: indagine dell'Aas1 Triestina su consumi e rischi

Trieste - Aprile è il Mese della prevenzione alcolica. È un’occasione importante per rimettere al centro dell’attenzione il problema dell’abuso di alcol e della rilevanza delle problematiche alcol-correlate nella popolazione.

Oltre che essere alla base di incidenti stradali provocati da guida in stato di ebbrezza, l’alcol è causa di oltre 200 tra patologie e condizioni problematiche e, oltre ad indurre dipendenza, è anche tossico, cancerogeno, psicotropo, immunosoppressivo, teratogeno (che causa malformazioni al feto), calorico e al tempo stesso “anti-nutriente”.

Tali aspetti sono tuttora molto sottovalutati, nella loro rilevanza in termini di patologie e costi sociali, anche da parte degli stessi operatori sanitari.

Una recente indagine svolta dall’Aas1 Triestina ha infatti rilevato che, nel 2013, solo al 21% delle persone che si sono recate da un medico sono state chieste informazioni sul consumo di alcol. Un dato ancor più allarmante è quello della percentuale di bevitori a rischio a cui un operatore sanitario abbia consigliato di bere meno: solo il 3%.

La stessa ricerca ha evidenziato che la percentuale di bevitori nel territorio della provincia di Trieste è rimasta stabile al 63,9% della popolazione, ma c’è stato un aumento di chi consuma alcol fuori dai pasti (25,8%), segnale di un forte cambiamento in atto nel modo in cui l’alcol viene assunto e del ruolo che ha nel contesto sociale.

Quasi il 27% della popolazione residente nel territorio dell’Aas1 ha comportamenti alcol-correlati definiti a rischio. Il 5% consuma abitualmente elevate quantità di alcol, il 12% lo fa fuori dai pasti e il 15% ricade nel fenomeno del “binge drinking”, il consumo di grandi quantità di alcol in un breve lasso di tempo con l’obiettivo di raggiungere velocemente l’ubriacatura.

Si tratta di un comportamento che coinvolge soprattutto i giovani, una fascia di popolazione particolarmente colpita dagli effetti negativi dell’alcol, basti pensare che in Europa rappresenta la principale causa di morte per i giovani fino ai 29 anni.

Altro fenomeno da non sottovalutare è l'aumento della pubblicità dei prodotti alcolici: dal 2007 al 2010, in Europa, gli investimenti pubblicitari per bevande alcoliche sono praticamente raddoppiati, passando da 169 milioni di euro a 309 milioni di euro.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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