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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Gorizia, Udine, Pordenone, Trieste e Tolmezzo: le carceri della regione in sovraffollamento cronico

Gorizia, Udine, Pordenone, Trieste e Tolmezzo: le carceri della regione in sovraffollamento cronico

Trieste - Il tema del sovraffollamento delle carceri, nella sua persistenza, rischia di scivolare nella normalità. Non sono, certamente, i freddi numeri a dare l’idea di cosa significhi vivere in dieci in uno spazio strutturato per quattro persone. Dover stare sdraiati nella branda perché è impossibile muoversi tutti contemporaneamente nella cella. Condividere uno spazio che nega ogni possibilità di ritagliarsi un adeguato spazio personale.

I numeri possono solo attestare che, nonostante il fenomeno sia evidente da molti anni, sinora non si è fatto nulla per risolverlo. Anche gli effetti del recente decreto convertito in legge, enfaticamente chiamato svuota-carceri, dovranno essere verificati nel concreto. Ma non sembra essere destinato ad avere nessun impatto significativo sulla realtà delle presenze nelle carceri italiane.

Gli Istituti penitenziari della nostra regione non si trovano una situazione diversa rispetto alla realtà del Paese. Ogni mese il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria pubblica sul sito del Ministero della Giustizia i dati delle presenze nelle carceri italiane. Nel nostro territorio sono presenti cinque Istituti penitenziari (Gorizia, Udine, Pordenone, Trieste e Tolmezzo).

A Tolmezzo si trova l’unico carcere del Friuli dove si applica il 41 bis, il cosiddetto, carcere duro, e vi sono anche detenuti in regime di alta sorveglianza. La capienza massima delle carceri regionali dichiarata dal Ministero della Giustizia è di 548 detenuti. A fine agosto ne erano presenti 827.

Significa che 279 persone vivono in spazi dichiarati insufficienti. Del totale dei detenuti, 25 sono donne (nel carcere di Trieste: l’unico, dove è attiva una sezione femminile) e 450 sono stranieri (più della metà). Qual è la situazione nelle singole carceri?

I dati mettono in luce una situazione molto critica soprattutto nella Casa Circondariale di Trieste, dove la capienza regolamentare è di 155 unità mentre le presenze (i dati sono del 30 giugno) erano 238, nel Carcere di Tolmezzo con una capienza di 148 unità e 278 detenuti (il 90% in più).

Nella Casa Circondariale di Udine il numero di detenuti ospitati, sempre al 30 giugno, era di 206 rispetto ai 112 posti regolamentari. Un po’ diversi i dati per il carcere di Pordenone dove, rispetto ad una capienza di 53 posti, c’erano 86 detenuti e, soprattutto, a Gorizia dove erano presenti 24 persone in una struttura che ne potrebbe contenere 80. In questo caso, però, la circostanza è chiarita dai lavori di ristrutturazione interna iniziati quest’estate.

Questi i dati. Ai quali deve essere aggiunta la altrettanto cronica carenza del personale della polizia penitenziaria. In un contesto simile come si può pensare di dare attuazione all’articolo 27 della nostra Costituzione: "le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato"?


Chiara Obit
(Conferenza Regionale Volontariato Giustizia - FVG)

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