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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Prorogato l'ecobonus per ristrutturazioni edilizie e mobili. Soddisfazione della Confcommercio regionale

Prorogato l'ecobonus per ristrutturazioni edilizie e mobili. Soddisfazione della Confcommercio regio

Udine - Via libera del governo all'ecobonus per il risparmio energetico. Sale al 65% rispetto al 55% previsto fino al 30 giugno. La proroga viene fissata per ora fino al 31 dicembre 2013. Resta al 50% il bonus per ristrutturazioni, che viene prorogato anch'esso. Durante la riunione di governo si era ipotizzato anche di alzare l'aliquota fino al 75%, ma si è poi deciso di fissare al 65%, dunque 10 punti in più rispetto alla norma attuale.

Via libera anche al bonus casa del 50% anche per i mobili fissi come armadi a muro e cucine. È quanto ha stabilito il 1° giugno il Consiglio dei ministri, con la proroga delle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie.

"È un contributo di grande importanza per il settore del mobile, in grave sofferenza in questi tempi di crisi". dice Andrea Cumini, consigliere provinciale di Confcommercio Udine, sottolineando l’importanza degli Ecobonus approvati dal Governo, "una misura che può dare ossigeno alle imprese del comparto".

Da rilevare, prosegue Cumini, "il risultato concreto di una proposta partita da Federmobili Confcommercio Imprese Italia e FederlegnoArredo, che insieme alle altre più importanti associazioni di categoria della filiera hanno chiesto con forza questo tipo di intervento a sostegno del settore dell'arredamento oltre che della casa in generale".

La proposta, supportata anche da Rete Imprese Italia, si è fondata, da un lato, sulla consapevolezza che l’edilizia è il “volano” essenziale per far ripartire il motore dell’economia, trattandosi di uno dei comparti produttivi più importanti per la crescita del Pil; dall'altro lato, sulla convinzione che l’estensione della detrazione ai mobili può potenziare notevolmente l’efficacia della misura in termini di impulso alla crescita economica del Paese.

"L’inclusione degli arredi - commenta ancora Cumini - contribuisce a rilanciare in modo significativo i consumi in un settore prioritario del Made in Italy la cui domanda interna, pure in Friuli, è in crisi ormai da oltre 15 anni e ha subito un drammatico crollo a seguito della recessione economica. Per di più, aumenta l’efficacia stessa del provvedimento sul settore edile, offrendo uno stimolo effettivo, e non presunto, ad avviare le pratiche anche per piccole ristrutturazioni".

"Il bonus del 50% per le ristrutturazioni edilizie allargato anche agli arredi mobilita circa 2 miliardi di euro" aveva detto il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi.

"Nel corso del 2012 gli interventi per le ristrutturazioni edilizie che hanno utilizato il 50% sono stati 481.300 - ha spiegato ancora Lupi - e si stima per un valore di 8,2 miliardi e la stima che prevediamo possa essere in moto nei sei mesi per il settore dell'arredo è di circa 2 miliardi di euro".

Il ministro ha ricordato che il decreto prevede il bonus "fino al 31 dicembre il 50% per spese di ristrutturazione edilizia fino a un ammontare complessivo non superiore a 96mila euro".

Con tale decisione si intende intervenire finalmente sulla filiera complessiva che riguarda le ristrutturazioni e riqualificazioni toccando, oltre il settore dell'edilizia, l'altro grande settore che rischiava la crisi e cioè la filiera dei mobili per cui oltre ai 96mila euro è stato previsto un ulteriore tetto aggiuntivo di 10mila euro che possa rientrare nel 50% per l'acquisto di mobili finalizzati all'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione.

Non solo viene premiata la ristrutturazione, ma incentivata anche la riqualificazione dei mobili: "La proroga del bonus energia e la proroga del bonus per le ristrutturazioni approvate oggi dal Consiglio dei Ministri sono due nuove risposte concrete del governo di servizio" ha detto il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Graziano Delrio.

"Con le piccole opere, comprese in questi bonus, le nostre città migliorano - ha spiegato - si rigenera e si riusa il patrimonio esistente, senza nuovo consumo di territorio, e può ripartire il lavoro. Tra l'altro sono richieste salite ieri dalle imprese, dalle famiglie e dalle amministrazioni locali delle zone colpite dal terremoto del 2012, nella consapevolezza che si sarebbe trattato di una iniziativa positiva per tutto il Paese, ma che loro, più di altre, ne hanno necessità".

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