• Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Spettacoli
  • Cultura
  • Benessere
  • Magazine
  • Video
  • EN_blog

Sab11162024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Scuola: la regione si mobilita. Sit-in a Trieste.

Scuola: la regione si mobilita. Sit-in a Trieste.

Trieste – Salutata con grande favore dai partecipanti, l’assemblea sindacale della scuola che si è tenuta questa mattina a Trieste: perchè ha visto l’intervento congiunto  - e auspicato da molti - delle segreterie regionali di Cgil (Busi), Cisl (Lamorte), Uil (Angeloro), Snals (De Marchi) e Gilda (Vascotto). Assenti al tavolo i Cobas, ma non tra i simpatizzanti della platea.

Le cinque sigle sindacali sono state concordi nell’annunciare il proseguimento delle agitazioni che prevede nel futuro immediato, oltre alle assemblee nelle scuole, una manifestazione sit-in per il 27 settembre prossimo - alle 11.30 - di fronte alla sede dell’Ufficio Scolastico Regionale in Via SS. Martiri a Trieste.

Motivo ufficiale della mobilitazione è la richiesta di adeguamento dell’organico regionale a fronte delle effettive necessità che si sono create e che provocano l’inasprimento delle condizioni di lavoro – già aggravate dai governi passati – per docenti e personale ATA. Il tutto con ricadute inevitabili su studenti e famiglie. E, naturalmente, la mancanza di un’adeguata risposta dell'USR.

In sostanza, i contratti bloccati dal 2009 e la diminuzione del personale provocano un superlavoro per tutte le categorie della scuola e in molti casi la difficoltà di erogare un servizio pubblico degno di questo nome e del decoro di chi vi fa parte.

Al proposito, il vivace intervento del Direttore Amministrativo di una scuola superiore ha messo in evidenza il paradosso di un legislatore che esige sempre di più e, nello stesso tempo, taglia le risorse, costringendo i responsabili dei servizi ad arrangiarsi come meglio possano destreggiandosi tra i doveri burocratici.

Nello specifico i sindacati denunciano che il Ministero non concede più insegnanti benchè in regione vi sia stato un aumento di 1425 alunni. Che nonostante le famiglie chiedano più tempo scuola, più insegnamenti e più laboratori, il Ministero non adegua gli organici. Che le ore di sostegno sono ridotte con detrimento per l’integrazione degli alunni disabili. Che il lavoro delle segreterie raddoppia e nei laboratori mancano i tecnici ma le immissioni in ruolo del personale non docente rimangono bloccate. Che aumentano le ore di apertura delle scuole e gli spazi fruibili ma i collaboratori scolastici rimangono sempre gli stessi.

Finora gli incontri tra Sindacati e l’Ufficio Scolastico Regionale non hanno prodotto risultati positivi. Nemmeno il Prefetto di Trieste, obbligato in agosto al tentativo di conciliazione tra le parti, è riuscito nell’intento.

I sindacati sostengono che l’USR, nella persona della direttrice Beltrame, non ha compiuto alcuno sforzo per applicare le direttive ministeriali né per incontrare le richieste avanzate e quindi per sanare le criticità più urgenti. E per questo è stato proclamato lo stato di agitazione.

Le conseguenze evidenziate sono che in Friuli Venezia Giulia, con le 40 cattedre assegnate (5 a Gorizia, 15 a Pordenone, 4 a Trieste e 16 a Udine) sarà difficile sanare i problemi di sempre: primo fra tutti le classi sovraffollate e il mancato rispetto delle norme di sicurezza dettate dal Decreto Ministeriale e dall’ASL.

Per il personale ATA le cose non cambiano: carichi aumentati e organici diminuiti (Gorizia 12 posti, Pordenone 21, Trieste 19, Udine 38 e 14 posti per le scuole di insegnamento in lingua slovena).

Per gli alunni disabili, l’incremento degli insegnanti di sostegno (69 posti) non ha fatto altro che adeguarsi alle naturali esigenze dato l’aumento di 112 alunni.

Per il prossimo anno scolastico si prevedono, se possibile, alcuni peggioramenti per la progressione delle carriere, i docenti precari e i precari delle segreterie, gli aspiranti pensionati classe 1952 che non avranno i requisiti.

Alla luce di queste considerazioni, da più parti si è invocata un’informazione più capillare e costante dell’opinione pubblica come antidoto al disinteresse e alla scarsa considerazione sociale dei lavoratori della scuola.

(In apertura la locandina del film "Detachment". Sotto, l'incontro sindacale)

 


Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

Pubblicità

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Privacy e cookies

Privacy policy e cookies

Questo sito è impostato per consentire l'utilizzo di tutti i cookie al fine di garantire una migliore navigazione. Se si continua a navigare si acconsente automaticamente all'utilizzo. Per comprendere altro sui cookie e scoprire come cancellarli clicca qui.

Accetto i cookie da questo sito.