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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Settimana del cervello. Dalla forza del pensiero alla neurogastronomia. Incontri per tutti i gusti

Settimana del cervello. Dalla forza del pensiero alla neurogastronomia. Incontri per tutti i gusti

Trieste - Come ogni anno nel mese di marzo, siamo nel pieno della ''Settimana del Cervello''. Ossia dell’iniziativa mondiale dedicata ai progressi della ricerca sulle attività cerebrali, che ha coinvolto, nei suoi 19 anni di attività, ben 4100 partner in 99 paesi di tutto il mondo, tra cui anche la città di Trieste.

L'edizione triestina della ''Settimana del Cervello'' 2015 (che si tiene dal 16 al 21 marzo ) è organizzata dal Laboratorio Interdisciplinare della SISSA e dal Centro BRAIN dell'Università degli studi di Trieste, con la collaborazione della Dana Foundation e della Federation of European Neuroscience Societies ( FENS ).
 
Dopo il workshop di lunedì 16 marzo ''BCI - Brain Computer Interface'' (tenuto in lingua inglese e che ha trattato della forza del pensiero), si è svolto nella giornata di oggi, martedì 17, presso il caffè Tommaseo di Trieste, il seminario ''Neurogastronomia: come il cervello crea i sapori'', arricchito da un laboratorio interattivo che ha sollecitato il palato di tutti i presenti.
 
L'incontro si è aperto con l'intervento della Professoressa Anna Menini, che ha spiegato la differenza sottile e non sempre scontata tra il gusto e il sapore, come l'olfatto giochi un ruolo importantissimo nella gastronomia, come il cervello sia influenzato nel campo dei gusti anche dallo stato emotivo, dall'esperienza ed in particolare dall'aspettativa: difatti, un esperimento ha dimostrato come recipienti uguali, tutti contenenti acido butirrico, venivano riconosciuti dall'odore come parmigiano o vomito a seconda delle etichette attaccate su di essi . E poi di quanto la sinestesia sia un meccanismo di un certo rilievo nel gioco dei cinque sensi.
 
Un'ulteriore curiosità trattata durante la conferenza, che ha suscitato anche alcune domande da parte del pubblico, riguarda gli astronauti. Difatti, la Prof.ssa Menini ha spiegato che, mentre sulla Terra la gravità spinge i liquidi verso il basso, nello spazio, al contrario, i liquidi salgono. Si crea così il cosiddetto effetto ''Charlie Brown''. Ossia, gli astronauti si trovano in uno stato congestionato simile al raffreddore e ad avere la testa più gonfia a causa della presenza dei liquidi. Proprio per questo motivo, non essendo in grado di percepire al meglio i sapori, richiedono cibi molto speziati che difficilmente mangerebbero in condizioni normali.
 
Questo fenomeno è di grande utilità per comprendere il ruolo fondamentale dell'olfatto nel campo della gastronomia.
 
Successivamente, è stato realizzato il laboratorio interattivo a cura delle professioniste di ''Flavour SenseNation'' e dal neuroscienziato Simone Pifferi della SISSA. I presenti sono stati divisi a coppie, ognuna delle quali dotata di un kit - di primo acchito molto curioso e bizzarro - contenente dolciumi, scatolette, patatine e bastoncini di carta.
 
Indirizzati dalla guida degli organizzatori, tra facce raggrinzite per il sapore aspro, estasiate dal gusto dolce delle caramelle, concentrate nel riconoscere vari odori e sorprese per riscoprire il gusto della cannella che si credeva essere zucchero, i partecipanti hanno potuto così intraprendere il loro viaggio nell'universo dei sapori.
 
Difatti, degustando dolci di zucchero, annusando bastoncini intrisi di profumi differenti, masticando grani di pepe, sgranocchiando patatine e cospargendosi la lingua di glutammato di sodio, i presenti hanno potuto piacevolmente riscoprire i cinque gusti - aspro, dolce, amaro, salato e umami (che in lingua giapponese significa "saporito" e corrisponde al glutammato) -, cimentarsi nella sfida a chi riconosceva prima le varie essenze, osservrare le espressioni buffe e sorprese del proprio compagno ed emozionarsi a scoprire quanto sia complesso e straordinario il mondo dei recettori sensoriali e del cervello.
 
Un'esperienza sicuramente interessante che ha fatto scoprire a tutti i presenti una realtà inaspettata: quanto il sapore sia influenzato dal cervello e dalle aspettative, dalle emozioni, dai ricordi o dalle convinzioni in esso radicate. Difatti, mettendo in bocca una caramella rossa, ci si convince che sappia di fragola o ciliegia semplicemente perché se ne vede il colore, quando in realtà il suo vero sapore è di mela verde.

Ma le sorprese non finiscono qui.

I prossimi appuntamenti previsti per il resto della settimana sono:

- Giovedì 19 marzo, 17.15 - 19.00, caffè Tommaseo: ''Caffè delle Scienze:'' Cervello senza Limiti'' ".L'ingresso è libero.

- Venerdì 20 marzo, 9.00 - 13.00, Centro di Formazione Aziendale AAS1 (sala A ), Parco di San Giovanni : Prova regionale delle Olimpiadi delle Neuroscienze. Riservato a studenti e accompagnatori.

Sempre di venerdì, 17.00 - 18.30, presso il Centro di Formazione Aziendale AAS1 ( sala A ), Parco di San Giovanni: Tavola Rotonda: '' Senza Senso''. L'ingresso è libero.

A seguito, con orario 19.30 - 22.00, ci sarà la proiezione del film '' Limitless''.

- sabato 21 marzo, 17.30 - 19.00, presso la Libreria Lovat: Presentazione di Neurocomic: '' il cervello a fumetti''. L'ingresso è libero.

(Tullia Calogiuri)

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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