Transito di Venere sul sole: il Fvg osservatorio privilegiato
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- Categoria: Scienza e tecnologia
- Pubblicato Domenica, 03 Giugno 2012 22:14
- Scritto da Tiziana Melloni
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Mercoledì prossimo, 6 giugno, dalle 0:04 alle 6:55 Venere transita davanti al Sole. Un'occasione che si verifica solo 4 volte ogni 243 anni. Otto anni fa ci fu il primo transito del nostro secolo, ma occorrerà attendere l'11 dicembre 2117 per osservare il prossimo: sempre che, come sostiene la fin troppo celebre profezia dei Maya, l'evento non segni la fine del mondo...
Un evento astronomico molto suggestivo, visibile dall'Italia solo nelle sue fasi finali: per osservare il transito di Venere dal nostro Paese occorrerà infatti aspettare il sorgere del Sole, a fenomeno in corso già da alcune ore. Il Friuli Venezia Giulia, ed in particolare Trieste, sarà un punto di osservazione privilegiato rispetto al resto d'Italia, dato che si trova più ad Est. Nel capoluogo giuliano, sveglia alle 5:17 per iniziare a seguire il raro evento.
Tra gli astrofisici in attesa dell’evento c’ è Paolo Molaro dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Trieste (OAT), e Principal Investigator del team che avrà a disposizione lo strumento HARPS del telescopio da 3,6 metri dell’ESO, in Cile, sulla cordigliera delle Ande. Con questo strumento Paolo Molaro e i suoi colleghi, tra cui l’italiano Lorenzo Monaco che lavora all’ESO, eseguiranno misure di righe spettrali della luce integrata del Sole con lo scopo di confermare la “firma” del transito di Venere.
Il telescopio però non sarà puntato verso il Sole, ma verso la Luna perchè le misure verranno eseguite sulla luce solare riflessa dal nostro satellite, l’unico modo di avere uno spettro solare integrato e cioè relativo a tutto il disco del sole. Quello che bisogna misurare è la distorsione del profilo di velocità del Sole provocato dal passaggio di Venere. Dice Paolo Molaro: “Una differenza piccolissima dell’ordine del metro al secondo, quasi il movimento di una persona che cammina. Ma ora o mai più (almeno per questo secolo)!”
In occasione del transito di Venere, e anche per raccontare il significato del suo programma di osservazioni, Paolo Molaro terrà una conferenza aperta al pubblico dal titolo “Il transito di Venere tra storia e scienza”, martedì 5 giugno alle ore 18 nella sala seminari della sede di via Bazzoni 2 dell’Osservatorio.
Alcune circostanze del transito di Venere a Trieste: il transito inzierà nella notte del 6 giugno, e quindi non sarà visibile fino al sorgere del sole alle 05:17. A quel punto Venere starà percorrendo la parte finale del transito, in uscita dal disco solare. Il transito da Trieste durerà poco più di un’ora, fino alle 06:55, ma non sarà facile osservare questa fase finale del transito: il sole sarà molto basso sull’orizzonte, nascosto dall'altipiano carsico.
Il fenomeno non sarà visibile completamente da tutte le parti del mondo. Uno dei posti migliori per l'osservazione del transito sono le isole Hawaii. A tal proposito l'Osservatorio Keck, in cima al vulcano Manua Kea, trasmetterà il passaggio in diretta streaming a partire dalle 23.10 ora italiana del 5 giugno.
Nota storica: già nel 1627 l'astronomo Keplero calcolò il transito di Venere, ma nel '700 i due transiti servirono a testare il metodo di Halley per misurare la distanza Terra-Sole. Occorse tuttavia attendere il secolo successivo per ottenere risultati più precisi.
Infatti fu proprio l'astronomo Edmond Halley a lanciare un appello alla comunità scientifica del XVIII secolo - mentre le potenze europee erano impegnate a farsi la guerra per estendere gli imperi - affinché gli scienziati unissero le forze per un'impresa comune: l'osservazione del transito di Venere davanti al Sole, uno degli eventi astronomici prevedibili più rari. Condotta ai quattro angoli della Terra, l'osservazione congiunta permise di calcolare con maggiore accuratezza la distanza tra i pianeti, approfondendo la conoscenza del sistema solare.