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40° del terremoto: oltre 100 eventi in Regione con il titolo "1976-2016, identità e rinascita"
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- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Mercoledì, 30 Marzo 2016 19:01
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Udine - Con il titolo "1976-2016, identità e rinascita" la Regione Friuli Venezia Giulia ha promosso più di 100 eventi per commemorare a 40 anni di distanza il terremoto che sconvolse gran parte del Friuli la sera del 6 maggio 1976 per poi riprendere, drammaticamente, nel successivo mese di settembre.
Il programma è stato presentato il 29 marzo a Udine, alla presenza della governatrice Debora Serracchiani, del presidente del Consiglio regionale Franco Iacop (nella foto ARC Montenero) e del presidente dell'Associazione Comuni Terremotati Fabio Di Bernardo.
Momento fondamentale delle commemorazioni sarà il 6 maggio prossimo, quando giungerà in regione il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, secondo un programma che il Quirinale dovrà definire.
Le iniziative animeranno l'intera area terremotata e non solo, in un arco di circa nove mesi, nel corso dei quali si legheranno il ricordo e la memoria, la prevenzione, l'organizzazione dell'emergenza, la preparazione e la prevenzione, l'accoglimento e la solidarietà "per declinare il modello Friuli di ricostruzione e rinascita dalla macerie del sisma nell'attualità e interpretarlo nel futuro, investendo sulla formazione e sulla prevenzione" come sottolineato dalla presidente Debora Serracchiani.
"Un modello Friuli - ha rimarcato la presidente - interpretato come modello di autonomia virtuosa, di buona amministrazione, di esercizio degli strumenti di autonomia al servizio della nostra comunità, offrendolo in particolare a quelle generazioni che del terremoto del 1976 poco conoscono, ricordando loro l'essenza valoriale ed etica propria di quel modello".
Grazie al contributo e al lavoro dei sindaci della Ricostruzione e degli Enti locali che subirono i maggiori danni dalle onde sismiche del 1976, il programma di 103 eventi messo a punto della Regione, con in primo piano il Consiglio regionale, la Protezione civile, le direzioni regionali della Cultura e delle Infrastrutture, ma anche con la collaborazione (tra i tanti) dei Vigili del Fuoco, della Diocesi di Udine, dell'Ateneo friulano, può ritenersi "importante, corposo e serio", come ha evidenziato Di Bernardo.
Il tutto grazie all'intervento finanziario della Regione per complessivi 600.000,00 euro, di cui una parte, ha evidenziato Serracchiani, dovrebbe giungere anche dal Governo nazionale.
Tra i tanti eventi si segnala in particolare (in chiave di prevenzione e formazione) l'avvio a Portis Vecchio di Venzone della Scuola internazionale di formazione in materia di gestione della risposta in emergenza, con il coinvolgimento dell'Università di Udine e del Corpo dei Vigili del Fuoco, nonché (tra il 12 e il 18 settembre) una settimana di esercitazioni testando il sistema integrato di risposta in emergenza sismica, con la partecipazione di Veneto, Trento, Bolzano, Austria, Slovenia e Croazia.
Numerosi poi gli appuntamenti storico-culturali. Tra gli altri, il concerto dell'Orchestra accademica di Berlino a Gemona il 7 maggio e la mostra "Memorie. Arte, immagini e parole del terremoto in Friuli", accanto alla realizzazione di una nuova Sala multimediale al Museo Tiere Motus di Venzone, un percorso di rivisitazione dinamica del terremoto all'ex Cinema Odeon di Udine e il completamento e valorizzazione del Castello di Colloredo di Monte Albano, che sarà ultimato definitivamente nel 2018.
Infine, il 3 maggio prossimo, a Roma, alla Camera dei Deputati, sarà presentato alla presidente Laura Boldrini il videodocumentario "Resuri", realizzato dalle Produzioni televisive dell'Agenzia di stampa della Regione con la collaborazione della Rai.