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Rimpasto in Giunta regionale: a Shaurli l'agricoltura, Bolzonello aggiunge le Politiche europee
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- Categoria: Politica e società
- Pubblicato Venerdì, 08 Maggio 2015 19:23
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - Entrerà a breve nella Giunta del Friuli Venezia Giulia il consigliere regionale Cristiano Shaurli, con il referato alle Politiche agricole, mentre al vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive vengono assegnate le Politiche europee, sin qui di pertinenza dell'assessore Francesco Peroni, al quale (per la prima volta nell'ambito dell'organizzazione della Regione) fa capo l'intero sistema delle 64 società partecipate, sia in forma diretta che indiretta.
La riassegnazione di deleghe è stata illustrata nel corso della conferenza stampa svoltasi venerdì 8 maggio con il vicepresidente Bolzonello (al quale continuano a fare riferimento anche i settori del Turismo, della Cooperazione e del Commercio) e i tre capigruppo dei partiti di maggioranza, Giulio Lauri, Pietro Paviotti e lo stesso Shaurli.
Un cambiamento che si colloca "a due quinti della legislatura - ha spiegato la presidente Debora Serracchiani - dopo un lavoro corale, collettivo e molto impegnativo che ha contraddistinto il primo biennio di legislatura, con l'impegno ora di proseguire nell'attuazione delle riforme sin qui varate e con l'intenzione di governare a lungo questa Regione".
Una prima fase di governo della Regione caratterizzata da "un importante lavoro svolto dal vicepresidente Bolzonello - ha evidenziato Serracchiani - nel corso del quale è stato concretizzato lo strumento di legge per il sostegno alle attività industriali del Friuli Venezia Giulia (Rilancimpresa FVG), è stato attuato il Piano strategico del Turismo, si sono gestiti tantissimi Tavoli di crisi, si sta arrivando alla nuova legge sul mondo cooperativo, si sta arrivando alla chiusura con le autorità di Bruxelles del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) del FVG (dotato di 296 milioni di euro) e del Programma Operativo Regionale (POR) del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR)".
Sempre di più viene a rafforzarsi il legame tra politiche economiche e risorse comunitarie [FESR e Strategia di specializzazione intelligente (S3), tra gli altri, hanno ancora sottolineato Serracchiani e Bolzonello, e per questo motivo è stato ritenuto più che opportuno riunire le due competenze, considerata infatti la sempre maggior incisività dei fondi dell'Unione Europea nei settori della produzione e dell'innovazione industriale: in pratica, è stato detto, non si può oggi immaginare di impostare le politiche industriali senza guardare alle dinamiche della nuova Programmazione europea 2014-2020.
"Abbiamo da fare assieme ancora un lungo percorso", ha quindi dichiarato Bolzonello, "una strada immaginata sin dall'inizio del nostro mandato" e che ora, ha aggiunto il prossimo assessore Shaurli ringraziando per la fiducia, "percorrerò nel solco del cammino tracciato dal vicepresidente Bolzonello, a iniziare dalla gestione del PSR, con i quasi 300 milioni di euro da mettere in circolo in Friuli Venezia Giulia".
Non sono mancate le critiche al rimpasto: i consiglieri del Movimento 5 Stelle, in un comunicato della portavoce Eleonora Frattolin, fanno sapere che si tratta della "solita spartizione di poltrone in barba alle competenze. Bisognava invece abbassare lo stipendio degli assessori e aumentare il numero dei componenti dell’esecutivo regionale".
Frattolin rimarca che - a suo dire - le competenze del consigliere Shaurli non sono adeguate al compito assegnato: "Shaurli - si legge nel comunicato - ha infatti un diploma universitario in educazione professionale e ha avuto – poche – esperienze lavorative: animatore nei centri estivi, commesso e operaio estivo nelle aziende della sua zona. In seguito – aggiunge Frattolin - ha intrapreso la sua formazione come educatore nella cooperativa sociale Aracon, costruendosi una professionalità come consulente per le politiche sociali presso diversi enti locali. Niente a che fare quindi con l’agricoltura".
"Se la volontà fosse stata davvero quella di ottimizzare il lavoro contenendo le spese - ribadisce ancora Frattolin - , avrebbero potuto abbassare lo stipendio degli assessori e aumentare il numero dei componenti dell’esecutivo regionale. Ad esempio - aggiunge la nota - sarebbe di urgenza vitale cominciare a gestire seriamente la delega per la montagna".