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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Politica

Risultati delle elezioni per la Provincia di Pordenone. 8 seggi al Pd. Pesano le civiche

Risultati delle elezioni per la Provincia di Pordenone. 8 seggi al Pd. Pesano le civiche

Pordenone - Emergono in modo considerevole le liste civiche, che complessivamente conquistano 10 seggi; si afferma il Partito democratico come lista di maggioranza relativa, con 8 seggi; tengono in qualche modo Lega e Forza Italia, che si aggiudicano entrambe 3 seggi; i centristi si aggiudicano 2 seggi.

Così i risultati definitivi delle elezioni di secondo grado per i 26 componenti del Consiglio Provinciale di Pordenone. Numeri che potrebbero rendere complessa la questione della governabilità dell'ente.

Le elezioni di secondo grado per la Provincia di Pordenone non danno una maggioranza solida al centrosinistra che guadagna 13 consiglieri (8 del Pd e 5 del Coordinamento Liste civiche) su 26.

Ago della bilancia saranno i rappresentanti delle liste civiche, leggi Sonia D’Aniello (sinistra), Giuseppe Pedicini (ex Forza Italia) e Riki Gobbo (Ncd). 
 
Il Pd doveva sulla carta eleggere 10 consiglieri ma si è fermato a 8. Ha pesato il flop del sindaco di Pordenone, Claudio Pedrotti, che non ha ottenuto nemmeno tutti i voti del Pd che, in teoria, gli erano stati garantiti. 
 
Insomma, il frutto della riforma Serracchiani-Panontin è un pasticcio bello e buono che non cancella la Provincia ma la trasforma in un ente guidato da una maggioranza politica traballante, almeno nei numeri.

Al voto, svoltosi domenica 26 ottobre, erano chiamati i sindaci ed i consiglieri dei 51 Comuni del Pordenonese. L'affluenza è stata del'89,02% del totale degli 829 aventi diritto.

L’elezione del Presidente della provincia e della Giunta da parte del consiglio provinciale avverrà nel suo ambito, nel corso della prima seduta.

Ecco i risultati nel dettaglio:

Lista 1, Partito Democratico, 8 seggi;

Lista 2 "La Provincia il nostro territorio", 2 seggi;

Lista 3, Lega Nord, 3 seggi;

Lista 4 il Coordinamento Liste Civiche – Provincia di Pordenone, 5 seggi;

Lista 5 “Per i beni comuni pubblici: acqua, cultura, scuola, lavoro, rifiuti zero, trasporti e ambiente”, 1 seggio;

Lista 6 "Civica costituente popolare", 1 seggio;

Lista 7 "Uniti al Centro", 2 seggi;

Lista 8 "Provincia Civica dalla parte del cittadino", 1 seggio;

Lista 9, Forza Italia, 3 seggi.

Durante le operazioni di voto non era mancata la polemica: "Non ho "nominato", con il mio voto, alcun sindaco o consigliere comunale per l'elezione del Consiglio provinciale di Pordenone".
 
Così aveva detto il sindaco di Claut, Gionata Sturam, che aveva inscenato una protesta recandosi alle urne per le elezioni provinciali di secondo grado indossando la fascia tricolore e il lutto al braccio.
 
"Non voglio essere complice di questa nuova elezione o meglio 'nomina' dei rappresentanti provinciali - ha aggiunto Sturam - e per questo motivo ho deciso di dare un segnale chiaro ed inequivocabile di protesta contro questo scandalo". Sturam ha detto di aver annullato la preferenza scrivendo: 'Non voglio essere complice di questo esproprio della democrazia'.
 
"Dopo tre Governi nazionali consecutivi non eletti dal popolo - ha concluso -, ora anche la Provincia di Pordenone non verrà eletta direttamente dai cittadini".
 
 

 

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