Economia
Bankitalia: in FVG disoccupazione a livello peggiore rispetto a Nord Est e Italia
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- Categoria: Economia e mercati
- Pubblicato Martedì, 10 Novembre 2015 21:32
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Udine - È stata presentata presso l'ateneo udinese il 10 novembre l'analisi economica congiunturale della Banca d'Italia per il primo semestre 2015 in Friuli Venezia Giulia.
Nella prima parte del 2015 - rileva lo studio - la domanda rivolta all’industria del Friuli Venezia Giulia ha proseguito la crescita moderata iniziata nell’anno precedente, che ha coinvolto anche i consumi interni.
Le esportazioni – al netto della cantieristica, caratterizzata da prolungati cicli di produzione – sono aumentate in misura più contenuta rispetto al Nord Est e all’Italia.
Nell’indagine svolta a inizio autunno dalla Banca d’Italia presso le imprese industriali, la quota degli intervistati che ha dichiarato un aumento del fatturato nei primi tre trimestri dell’anno ha superato lievemente quella con vendite in calo; per il semestre successivo prevalgono le previsioni di una stabilizzazione o di un aumento degli ordini.
Nell’anno in corso tre quarti delle imprese del campione hanno confermato i programmi di moderata crescita degli investimenti formulati a primavera.
Nell’edilizia la diminuzione dei livelli di attività è proseguita, ma a un ritmo più contenuto; nel mercato immobiliare le transazioni sono lievemente aumentate, stabilizzandosi su livelli comunque assai inferiori a quelli antecedenti il 2012. Dopo una prolungata flessione dei consumi, le vendite delle imprese commerciali al dettaglio hanno mostrato un lieve aumento.
La moderata ripresa non si è ancora riflessa in un miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro. La dinamica dell’occupazione è stata negativa e peggiore sia rispetto al Nord Est sia al complesso del paese.
Tale calo, unito a quello delle persone inattive, si è riflesso sul tasso di disoccupazione che ha raggiunto un nuovo massimo storico. Anche in Friuli Venezia Giulia il ricorso ai contratti a tempo indeterminato si è intensificato, in connessione con le recenti misure del Governo in tema di decontribuzione e di riforma del mercato del lavoro.
Nella prima metà del 2015 i prestiti bancari ai residenti in regione hanno ripreso ad aumentare. La crescita dei finanziamenti alle imprese è risultata circoscritta a quelle medie e grandi, mentre per le altre aziende il credito è ancora diminuito. I prestiti alle famiglie consumatrici sono rimasti sostanzialmente stabili e sono cresciute le erogazioni di nuovi mutui immobiliari. Tuttavia la qualità del credito si è ulteriormente deteriorata sia per le imprese sia per le famiglie.
Secondo le informazioni tratte dall’indagine condotta presso le principali banche che operano in regione, la domanda di finanziamenti si è ulteriormente rafforzata e le condizioni di accesso al credito sono lievemente migliorate. È proseguita la crescita dei depositi bancari delle famiglie consumatrici, sospinta dai conti correnti.
"Anche il rapporto di aggiornamento congiunturale di Banca d'Italia viene a certificare che per l'economia del Friuli Venezia Giulia si iniziano a intravedere primi, seppur ancora timidi, segnali con un segno positivo". "E' una strada non breve quella che dobbiamo ancora percorrere", hanno commentato la presidente della Regione Debora Serracchiani e il vicepresidente Sergio Bolzonello.
D'altronde, hanno evidenziato Serracchiani e Bolzonello, il trend FVG è sempre stato caratterizzato da un ingresso ritardato nelle situazioni di crisi congiunturali e una conseguente più tardiva uscita da quei momenti di difficoltà economica. "Il nostro impegno resta massimo a favore del mondo della produzione regionale, in particolare per il settore delle piccole e medie imprese, per le quali abbiamo previsto la manovra di abbattimento dell'Irap".
In merito, infine, ai dati di Bankitalia circa l'occupazione, Serracchiani e Bolzonello hanno ribadito come nel 2015 per l'Italia si sia finalmente interrotta la prolungata recessione e le previsioni dell'economia nazionale per il prossimo biennio si presentino all'insegna della ripresa.
"Per il Friuli Venezia Giulia i segnali sono ancora contrastanti ma quelli positivi non sono più così tenui come nei mesi scorsi": se da un lato, infatti, lo stock degli occupati nel primo semestre è ancora negativo, dall'altro i flussi complessivi di assunzione sono cresciuti su base tendenziale di circa 8 punti percentuali e del 12 per cento se si considera l'aggregato del lavoro dipendente. Il saldo positivo tra assunzioni e cessazioni nei primi nove mesi dell'anno è raddoppiato.
Scarica il report Bankitalia completo:
BDIreport-fvg.pdf.pdfBDIreport-fvg.pdf.pdf