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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Economia

Electrolux, piano industriale per Porcia. 32 milioni di investimenti e 316 lavoratori in meno

Electrolux, piano industriale per Porcia. 32 milioni di investimenti e 316 lavoratori in meno

Roma - Saltato l'incontro al Ministero per la crisi di governo, nel pomeriggio del 17 febbraio i vertici di Electrolux hanno incontrato egualmente i rappresentanti sindacali ed hanno presentato il piano industriale 2014-2017 per lo stabilimento di Porcia (Pordenone), dove si producono lavatrici.

Il piano prevede investimenti per 32 milioni di euro e 316 esuberi calcolati sullo schema delle 6 ore giornaliere più 2 di solidarietà (l'unico percorribile per l'azienda), puntando sull'innovazione del prodotto ed il rafforzamento dell'alta gamma.

Il piano viene considerato un passo in avanti rispetto all'iniziale ipotesi di chiusura, anche se i sindacati sollecitano una rapida ripresa del tavolo istituzionale, con risposte precise dal governo.

"Lo consideriamo solo l'inizio della trattativa, un punto di partenza da cui proseguire per sviluppare un discorso più articolato e più soddisfacente", commenta la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, confermando che la Regione "è pronta a mantenere gli impegni presi ma questo non può valere a senso unico".

Electrolux, nel corso dell'incontro guidato dall'amministratore delegato per l'Italia, Ernesto Ferrario, con i sindacati dei metalmeccanici, ha anche presentato un nuovo piano industriale per Susegana: porterà nella fabbrica trevigiana una parte della futura piattaforma di frigoriferi ad incasso "Cairo 3" con 94.000 pezzi annui aggiuntivi, rispetto all'iniziale previsione di trasferire la produzione di 158.000 pezzi in Ungheria.

Inoltre, la multinazionale svedese ha confermato la riduzione di tre euro sul costo dell'ora lavorata ma ha assicurato che questa non avrà un impatto sui salari perché si agirà sulla decontribuzione e sulla defiscalizzazione.

Per Porcia la Electrolux ha indicato 316 esuberi (298 operai e 18 impiegati), con l'applicazione dello schema 6+2. Per il coordinatore nazionale Uilm del settore degli elettrodomestici, Gianluca Ficco, il piano comporterà invece "450 esuberi (432 operai e 18 impiegati) su 1050 dipendenti, a causa di una riduzione progressiva dei volumi da 1,15 milioni di pezzi odierni a 750 mila nel 2017", calcolati sulle 8 ore.

Ma l'azienda considera indispensabile e percorribile solo il ricorso ai contratti di solidarietà. "È molto importante quanto emerso nella riunione; il piano industriale contiene infatti investimenti per 150 milioni di euro nei prossimi quattro anni destinati agli impianti di Porcia, Susegana, Solaro e Forlì, con una missione produttiva per ognuna", sottolinea il segretario nazionale della Fim-Cisl, Anna Trovò.

Anche per il segretario nazionale della Fiom-Cgil e responsabile del settore elettrodomestico, Michela Spera, "le azioni messe in campo dai lavoratori hanno un primo risultato. La dichiarazione che Porcia non chiude si è sostanziata in un investimento sullo stabilimento e nelle produzioni".

Il confronto "non facile" andrà avanti ma "il quadro è cambiato". Da martedì ci saranno le assemblee dei lavoratori e si dovrà decidere anche sull'allentamento dei blocchi nelle quattro fabbriche. Richiesta portata al tavolo dall'azienda.

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Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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