• Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Spettacoli
  • Cultura
  • Benessere
  • Magazine
  • Video
  • EN_blog

Dom11242024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Economia

Electrolux, nubi sul futuro. "Scure" sugli impiegati. Porcia rischia la chiusura

Pordenone - Saranno circa 200 gli impiegati Electrolux italiani, sui mille complessivi in Europa dei 7500 dipendenti, coinvolti nella riorganizzazione degli uffici dell'azienda di elettrodomestici.

Lo indica in una nota l'industria, precisando che vista l'insoddisfacente performance del settore elettrodomestici Emea, Electrolux ha assunto una serie di importanti decisioni strategiche con l'obiettivo di ridurre i propri costi operativi in Europa.

Grande preoccupazione per le notizie riguardanti gli stabilimenti italiani del gruppo Electrolux è stata espressa dalle organizzazioni sindacali, che hanno convocato un' assemblea con sciopero nello stabilimento di Porcia. Cgil, Cisl e Uil hanno espresso i loro timori in quanto «quasi sempre le "investigazioni" hanno portato alla chiusura delle unità produttive che le hanno subite». I rappresentati dei lavoratori temono inoltre che i 200 esuberi annunciati tra gli impiegati e amministrativi si concentrino nello stabilimento pordenonese del gruppo svedese.

Il progetto dell'azienda, che sarà avviato subito e si concluderà entro il biennio 2014-2015, prevede un'organizzazione meno complessa, più veloce ed efficace nel raggiungere e gestire il mercato. Un percorso, spiega l'azienda a Pordenone, che verrà condotto insieme con i sindacati e che si concluderà entro aprile 2014, il cui scopo è verificare la possibilità di rilanciare la competitività dei centri di produzione attraverso innalzamento della competitività e riduzione dei costi.

Electrolux ha deciso in proposito di aprire un'investigazione su tutti gli stabilimenti italiani di elettrodomestici (Forlì, Porcia, Solaro e Susegana) per verificare se e con quali azioni di innalzamento di competitività e riduzione di costo sia possibile ripristinare la sostenibilità delle produzioni, oggi gravemente compromesse nel contesto europeo. La conclusione dell'indagine, conclude la nota, è attesa entro la fine di aprile 2014 per consentire l'assunzione di decisioni tempestive ed efficaci. Questo processo coinvolgerà 1.000 impiegati in tutta Europa su 7.500 complessivi. In Italia, in particolare, coinvolgerà 200 unità distribuite tra vendita e marketing, information technology, progettazione, industrial design, amministrazione, supply chain e logistica.

Ora, il prossimo appuntamento è previsto domani, 28 ottobre, a Mestre, nella sede di Confindustria, dove alle 11 si incontreranno i vertici di Electrolux Italia con i coordinatori nazionali di Fim, Fiom e Uilm, i segretari provinciali delle stesse organizzazioni, le Rsu delle quattro fabbriche.

E’ qui che Electrolux dettaglierà le informazioni riassunte nel comunicato ufficiale della multinazionale, soprattutto quelle che hanno effetto immediato. E in questa sede l’azienda riceverà il primo «no» perentorio dei sindacati, indisponibili ad accettare di buon grado un’operazione - l’investigazione - che nel gergo Electrolux significa già «chiusura».

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

Pubblicità

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Privacy e cookies

Privacy policy e cookies

Questo sito è impostato per consentire l'utilizzo di tutti i cookie al fine di garantire una migliore navigazione. Se si continua a navigare si acconsente automaticamente all'utilizzo. Per comprendere altro sui cookie e scoprire come cancellarli clicca qui.

Accetto i cookie da questo sito.