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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Economia

Crisi, stagione pazza e spiagge vuote. Il direttore di TurismoFVG: puntare sui viaggiatori speciali

Crisi, stagione pazza e spiagge vuote. Il direttore di TurismoFVG: puntare sui viaggiatori speciali

Cervignano (Ud) - Mentre continua l’attività di promozione turistica del Friuli Venezia Giulia all’estero con il roadshow dell’Agenzia TurismoFVG - in questi giorni a Helsinki per presentare le ricchezze della Regione ad agenzie e giornalisti - i capricci del clima e la crisi economica stanno mettendo a dura prova gli operatori del settore.

Sulle prospettive del turismo regionale abbiamo intervistato Edi Sommariva, direttore di TurismoFVG.

Il punto sul roadshow: finora, il Friuli Venezia Giulia è stato presente a Vienna, Milano, Monaco, Berlino, Mosca, Kiev, Varsavia, Cracovia e ora Helsinki. C'è la possibilità di verificare i risultati di quest'azione promozionale?
Quest'anno abbiamo visto molti volti nuovi tra i tour operator che abbiamo incontrato nel roadshow, segno che il lavoro svolto è stato fruttuoso. Ora il nostro "brand" è riconosciuto in questi Paesi. È ancora presto per tradurre tutto ciò in pacchetti venduti, sarei prudente per la stagione estiva.

C'è da considerare infatti un mutamento cruciale nella domanda turistica: il ruolo delle agenzie di viaggi sta cambiando a livello globale, nel senso che è sempre più spesso il singolo turista ad avere un dialogo diretto con l'operatore sul territorio, tramite Internet, e questo avviene spesso immediatamente a ridosso dell'arrivo.

Il turista si ritaglia una vacanza personalizzata, che in questo periodo di crisi vede ridotti i giorni di permanenza: chi trascorreva un mese ora scende a tre settimane, chi veniva una settimana resta cinque giorni. Questo calo di permanenza si ripercuote su tutto il settore.

I dati sui visitatori stranieri sono confortanti?
Ci sono delle nicchie di mercato molto promettenti. Non c'è solo il ceto medio, il classico ingegnere tedesco con moglie e bambini che va a Lignano.
Sta crescendo invece un turismo di privilegio, centrato su un lusso non sfrenato ed il buon gusto: le dimore storiche, l'enogastronomia di eccellenza, il golf. Su questo settore c'è ancora un'identità da costruire per la nostra offerta.

Sta emergendo il ceto medio dei Paesi Brics (Brasile, Russia, India, Cina). Inizia a salire anche il numero di turisti che arrivano da queste nazioni?
Si tratta di un fenomeno in crescita, che avevamo già intuito negli scorsi anni. Su questo particolare tipo di turisti funziona bene l'offerta di area vasta: il cinese che visita l'Italia atterra a Roma, Milano o Venezia.

Si tratta di includere mete in un intorno di queste destinazioni: a Venezia si possono affiancare Aquileia, Lubiana, Vienna. In tal senso ci coordineremo con i vicini austriaci e sloveni.

In Friuli Venezia Giulia Aquileia, con le sue vestigia dell'antica Roma e di epoca paleocristiana, può diventare il simbolo di questo nuovo turismo.

La nuova Giunta: ci sono già delle linee che l'assessore Bolzonello ha condiviso per il turismo?
Anzitutto per noi è molto positivo che il nostro assessore di riferimento abbia molte deleghe e sia il vicepresidente della Regione. Il turismo è il settore più trasversale di tutti. Stiamo già lavorando insieme per elaborare nuove strategie.

In particolare siamo soddisfatti per il legame con l'agricoltura, che è molto promettente: l'agricoltore è la persona più prossima al territorio, produce vini ed altre eccellenze che attraggono visitatori, in sintesi protegge la bellezza del paesaggio che è la nostra carta vincente.

Intanto però l'estate tarda ad arrivare e le spiagge sono vuote. TurismoFVG ha un piano B?
Il piano B sono i turismi alternativi. Anche col bel tempo non si può vivere di solo mare. Mi riferisco ad esempio al cicloturismo, che proprio la crisi sta spingendo molto ed è molto apprezzato dai giovani: la Bassa friulana è stata inclusa in un percorso europeo che va da Cadice ad Atene. Il cicloturista è preparato ad affrontare qualunque tipo di tempo. Poi c'è il turismo culturale: Aquileia, Cividale, le ville, le città d'arte.
Comunque non sono così pessimista sull'estate, il 21 giugno ancora non è arrivato!

Un'ultima nota, quella sul personale: avete recentemente operato una redistribuzione delle mansioni. Quali riscontri avete?
Ho trovato delle ottime risposte. I nostri addetti nascono in agenzia e c'è un senso di orgoglio nel presidiare il territorio.
Inoltre ogni lunedì presso i vari info point c'è del personale della sede centrale. Sono lì per offrire alle imprese del luogo la possibilità di colloquiare con TurismoFVG. Gli imprenditori del settore hanno bisogno di conoscere in modo diretto le nostre strategie, per essere presenti nel nostro booking.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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