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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Economia

I sei operai della Sertubi sono scesi dal tetto dello stabilimento

Crisi aziendali, gli operai della Sertubi sul tetto dello stabilimento

Trieste - I sei operai della Sertubi-Jindal che mercoledì 24 ottobre erano saliti nuovamente sul tetto dello stabilimento per protestare contro lo slittamento del tavolo di confronto con proprietà ed enti locali previsto per lunedì, nella serata di ieri 25 ottobre, dopo l'intervento della Prefettura, hanno concluso la loro protesta.

Il Prefetto ha assicurato ai dipendenti che, in occasione dell'incontro del 30 ottobre prossimo, cui prenderà parte il presidente della Duferco e di Federacciai Antonio Gozzi, ci sarà anche un delegato del Ministero dello Sviluppo economico, con cui verranno chiariti i programmi dell'azienda.

I dipendenti avevano trascorso la notte tra il 24 e il 25 ottobre a 20 metri di altezza.

Sindacati e maestranze temono che si verifichi l'ipotesi paventata dall'azienda, che prevede più di 140 esuberi.
Da alcuni giorni un presidio di addetti di Sertubi e della Duke è presente in piazza della Borsa per sensibilizzare la cittadinanza sullo stato di crisi delle due aziende, che rischiano di lasciare per strada, complessivamente, quasi 200 persone.

Intanto a Bruxelles - comunica il Comune di Trieste - l’assessore allo Sviluppo economico del Comune di Trieste Fabio Omero ha incontrato la dott.ssa  Valentina Superti e la dott.ssa Fabrizia Bernini, rispettivamente capo di gabinetto aggiunto e responsabile per la siderurgia del vicepresidente della Commissione europea on. Antonio Tajani.

Omero ha consegnato la lettera che il sindaco Roberto Cosolini ha indirizzato all’on. Tajani per interessarlo in merito alla situazione ambientale e occupazionale della Ferriera di Servola e della grave crisi che sta interessando la Sertubi Jindal Saw.

“Mi pare che a Bruxelles abbiano compreso che è difficile aspettarsi al momento l'arrivo di un investitore privato, come invece auspicava Tajani con Tondo, ma si aspettano – spiega l’assessore Fabio Omero - che gli Enti locali decidano anzitutto cosa vogliono fare su quell'area”.

“È importante – continua Omero - che la Regione da subito verifichi la disponibilità finanziaria che ha ancora sui fondi sociali, per dirottarli sul piano Ferriera. Inoltre, vi potrebbe essere l’ipotesi di una società pubblica degli Enti, per acquisire l'area e avviare lo smantellamento e le  bonifiche. Quest’ipotesi potrà essere esaminata, consultando preventivamente gli uffici competenti in materia della Commissione europea per quanto riguarda le norme sugli aiuti di Stato. Anche in questo caso, come per altre ipotesi che verranno elaborate, i tecnici dell’on. Tajani si sono messi a  disposizione”.
 
Al termine dell’incontro, recependo una richiesta avanzata dalla lettera del sindaco Cosolini, che invitava Tajani a essere a Trieste per partecipare ai tavoli sulla filiera siderurgica, il capo di gabinetto ha confermato la presenza dell’on. Tajani a un prossimo vertice nella nostra città.
 

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Capo redattore: Tiziana Melloni
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