A Barcis la mostra “Dolomiti friulane tra architettura e natura” per i Dolomiti Days. Video
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- Categoria: Ecologia ed ambiente
- Pubblicato Giovedì, 07 Luglio 2016 14:52
- Scritto da Tiziana Melloni
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Barcis (Pn) - È aperta ancora durante i prossimi due fine settimana a Barcis, presso il Centro didattico Scuola d’ambiente, la mostra fotografica “Dolomiti friulane tra architettura e natura” a cura di Paolo Siega Vignut, Adriano Bruna e Roberto Mazzoli Chiasais.
L’esposizione è stata inaugurata il 25 giugno in occasione delle manifestazioni per la festa di San Giovanni e fa parte di “Dolomiti Days 2016”, rassegna di eventi ed incontri che si propone di valorizzare le Dolomiti Friulane Patrimonio dell’umanità Unesco.
I Dolomiti Days sono promossi da Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dalla Provincia di Pordenone, Provincia di Udine, Parco Naturale Dolomiti Friulane, Turismo FVG e Fondazione Unesco.
La mostra propone scatti inediti in tre sezioni: montagne, architettura e natura, curate dai tre appassionati fotografi che hanno perlustrato in lungo e in largo, e in ogni situazione meteo, la zona delle Dolomiti Friulane.
“La motivazione della mostra - spiega Paolo Siega Vignut - è quella di far conoscere aspetti poco noti delle nostre montagne, che presentano caratteristiche uniche. La mancanza di una vera e propria zona prealpina, ad esempio, fa sì che esistano dei particolari microclimi che favoriscono l’attecchimento di piante d’alta montagna a quote basse”.
“Ho voluto cogliere il passaggio tra l’antica architettura e le ricostruzioni più recenti - racconta Roberto Mazzoli Chiasais - per far capire gli aspetti positivi delle ricostruzioni dopo i danni causati dalle catastrofi naturali ma anche dall’uomo”.
Adriano Bruna propone scatti di montagne sotto la nebbia e dopo la pioggia, per mostrare come il fascino delle vette resti immutato anche in condizioni metereologiche avverse.
Pregevole la sezione dedicata alla flora, frutto delle ricerche accurate di Paolo Siega Vignut. “Nel parco vi sono migliaia di endemismi, grazie all’azione dei ghiacciai, che sciogliendosi hanno lasciato mastodontici detriti. Questi, scendendo a valle, hanno portato i semi di specie botaniche assolutamente uniche”.
“Naturalisti e botanici - aggiunge Siega Vignut - vengono da tutta Europa per studiare queste rarità”.
Spettacolari le orchidee, che in molti casi non superano qualche centimetro d’altezza ed i cui fiori sono delle autentiche miniature.
La mostra a Barcis resta aperta fino al 17 luglio presso la Scuola d’Ambiente in piazzale della Vittoria 1 il sabato (orario 16-19) e la domenica (orario 10-12 e 15-19).
I fotografi sono presenti inoltre domenica 10 luglio a Poffabro alla settima edizione della manifestazione “Artigianato hobbystico artistico” (apertura mercato ore 9.30; laboratori per bambini, dimostrazioni di varie tecniche, mostra fotografica, mostra piante spontanee, animazioni e musica).
Di seguito un breve filmato sulla mostra: