Elettrodotto Terna: a metà strada tra un paesaggio devastato e un grande rischio di impresa
- Dettagli
- Categoria: Ecologia ed ambiente
- Pubblicato Martedì, 28 Luglio 2015 12:02
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
- Visite: 653
Palmanova (Ud) - Dopo la sentenza del Consiglio di Stato del 23 luglio scorso che dà ragione ai sette Municipi ricorrenti rispetto alla realizzazione, sui loro territori, dell’elettrodotto ad altissima potenza da 380 kv progettato da Terna, la società con una nota del 27 luglio comunica che "senza l'elettrodotto Udine Ovest-Redipuglia cittadini e imprese rimarranno esposti al pericolo di disservizi e di blackout".
Nella nota dell'impresa si annuncia che sarà valutata "ogni opportunità di legge a tutela dell'interesse pubblico allo sviluppo infrastrutturale, che garantisce sicurezza elettrica e risparmi in bolletta".
Francesco Martines, sindaco di Palmanova, che era tra i comuni ricorrenti, ha espresso la sua soddisfazione per il risultato ottenuto: "noi ci credevamo e abbiamo cercato in tutti i modi di porre la massima attenzione su questa delicata questione. È chiaro che ora con il vizio sulla VIA (valutazione impatto ambientale) che i “giochi” si riaprono".
Riguardo alla situazione creatasi per Terna, Martines così commenta: "Ci troviamo a metà strada tra un paesaggio devastato e un grande rischio di impresa per Terna. A mio avviso la società avrebbe dovuto aspettare prima la sentenza del Consiglio di Stato e solo secondariamente dare il via ai lavori".
"È una partita che si apre per Palmanova e, in particolar modo per la salvaguardia del territorio di Jalmicco - rimarca il sindaco - perché noi siamo abbiamo sempre sostenuto due possibili alternative: o l’interramento dell’elettrodotto o la terza via: utilizzare il 60% della linea esistente con 200mila volt che, di fatto, va a impiegare aree del territorio di fatto già in uso".
"La sentenza del Consiglio di Stato, una volta notificata a Terna, di fatto, bloccherà intanto l’iter di avanzamento dei lavori – conclude Martines -. Si aprirà una partita politica con la Regione Fvg e con tutti i sette Comuni interessati. Certamente il danno creato all’ambiente è grande e tornare indietro comporta dei problemi ma ritengo che sicuramente i Comuni, Palmanova in particolare, saranno molto vigili su quello che sarà il nuovo percorso dell’opera".
L’Amministrazione comunale aveva cercato nei mesi scorsi, in tutti i modi, con i ricorsi al TAR e al Consiglio di Stato e numerose richieste scritte, di ottenere da Terna e dal Ministero una revisione del tracciato dell’elettrodotto, per mantenere il percorso originale del tracciato e rimediare così alla scelta della precedente amministrazione che ha invece avvicinato i tralicci all'abitato di Jalmicco per salvaguardare un’area industriale mai realizzata.