Finisce il blocco della pesca in Alto Adriatico. Consumi di pesce in drastico calo
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- Categoria: Ecologia ed ambiente
- Pubblicato Venerdì, 05 Settembre 2014 10:15
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - Tornano finalmente in mare i pescherecci nell'alto Adriatico per rifornire mercati e ristorazione di pesce fresco locale, che mancava da 42 giorni. È Coldiretti Impresapesca a dare la notizia della fine del fermo pesca che dal 28 luglio aveva bloccato le attività della flotta italiana da Trieste a Rimini. Il provvedimento aveva l’obiettivo di garantire il ripopolamento dei mari.
Tornano così lungo la costa adriatica le tradizionali fritture e grigliate a "chilometri zero" con il pescato locale e meno rischi di ritrovarsi nel piatto, soprattutto al ristorante, prodotto straniero delle stessa specie del nazionale se non addirittura esotico e spacciato per nostrano.
Un'opportunità per rilanciare i consumi di pesce e salvare cosi le marinerie dal collasso, in una situazione che, secondo un’analisi Coldiretti Impresa Pesca su dati Ismea, ha visto aumentare del 7 per cento le famiglie italiane che hanno rinunciato ad acquistare pesce fresco nonostante una marcata flessione dei prezzi medi al consumo del pesce fresco, soprattutto per i molluschi.
A segnare un forte calo nei consumi - precisa la Coldiretti – sono soprattutto polpi (-22 per cento), spigole (-20 per cento) e calamari (-16 per cento).
Un crollo che ha messo a dura prova la flotta di pescherecci italiana che negli ultimi 30 anni ha già perso il 35 per cento delle imbarcazioni e 18.000 posti di lavoro.
Per valorizzare il pesce pescato e allevato nel nostro Paese mediante la creazione di una filiera ittica tutta italiana che tuteli la qualità e l'identità nazionale del prodotto Coldiretti Impresa Pesca ha avviato iniziative pilota per la vendita diretta del pesce presso la rete di Campagna Amica.