Elettrodotto Wurmlach-Somplago: era stato approvato dal ministero, ora parere negativo dell'Austria
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- Categoria: Ecologia ed ambiente
- Pubblicato Venerdì, 05 Settembre 2014 11:32
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Udine - Il Tribunale Amministrativo Federale austriaco ha espresso parere sfavorevole al progetto Elettrodotto tra Wurmlach e Somplago perché "non compatibile con la tutela dell'ambiente e del paesaggio".
Soddisfazione è stata espressa da parte dei sindaci dei Comuni interessati, da Legambiente e dal coordinamento dei Comitati contro l'elettrodotto. L'unico rincrescimento - ha detto al "Messaggero Veneto" il referente del coordinamento Renato Garibaldi - è che "il risultato tanto atteso sia arrivato dall’Austria e non dalla Regione e dal Governo".
Legambiente, nell'annunciare la decisione dell'Austria, parla di "opera devastante" e di un giudizio, espresso il 2 settembre in oltre 50 pagine, "frutto di corretta valutazione delle norme e dei dati oggettivi in campo".
Per Legambiente sorprende "il giudizio di compatibilità che era stato espresso dalle autorità italiane".
Il decreto del Ministro dell'Ambiente che dava esito positivo alla procedura di VIA relativa all’Elettrodotto Wurmlach-Somplago era stato pubblicato il 26 luglio scorso sulla Gazzetta Ufficiale.
Di conseguenza si erano mobilitati i cittadini Comuni interessati dal passaggio dell'elettrodotto per manifestare contro l'opera, con l'accensione di falò lungo il percorso dei tralicci (nella foto Legambiente).
La questione dell'elettrodotto, il cui eventuale tracciato si snoda per 45 km, di cui 34 in Carnia e i restanti in Carinzia, con 84 tralicci alti da 25 fino a un massimo di 60 metri, è aperta da più di 5 anni.
Il gruppo che ha proposto il progetto è Alpe Adria Energia, a cui partecipano, assieme ad ENEL, gli industriali Fantoni, Pittini e Burgo.
Le imprese proponenti considerano l'elettrodotto determinante per competere a livello internazionale, comportando un livellamento dei costi energetici, in Italia ancora molto elevati rispetto al resto d'Europa.
La Regione Friuli Venezia Giulia non si era espressa in merito, non avendo ancora titolo ad esprimere un proprio parere.
Il 1° agosto scorso il presidente Serracchiani e l'assessore Vito avevano incontrato i vertici di Alpe Adria Energia ed avevano manifestato l'intenzione di "conoscere al più presto le posizioni delle singole amministrazioni comunali, tenendo presente anche gli aspetti compensativi e di impatto visivo ed ambientale. La Regione - avevano dichiarato - farà la sua parte per accompagnare la procedura e, al momento opportuno, prendere le decisioni opportune".
Era stato già il WWF, ancora nel 2010, a denunciare l’impatto ambientale e paesaggistico delle opere in progetto, soprattutto in relazione a zone sensibili quali la ZPS Alpi Carniche e a zone scarsamente antropizzate e dall’elevato valore naturalistico; in particolare, sulla base di osservazioni sul posto, il WWF aveva potuto verificare che il tracciato previsto interferisce con diverse aree di riproduzione e arene di canto di specie ornitiche di interesse prioritario per la Comunità Europea (in base alla Direttiva “Uccelli” 79/409/CEE).