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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Inondazioni nei Balcani, il FVG si mobilita. A rischio due centrali termiche. Pericolo mine

Inondazioni nei Balcani, il FVG si mobilita. A rischio due centrali termiche. Pericolo mine

Trieste - Continua l'emergenza nei Paesi balcanici dopo le piogge torrenziali che tra il 17 ed il 18 maggio scorsi hanno colpito un'area dell'Est Europa che va dalla Croazia alla Serbia ed alla Bosnia Erzegovina.

Il 20 maggio è partita alla volta della Serbia una colonna mobile composta da 50 uomini della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, assieme ad altri 25 dalla Provincia di Trento e un gruppo dal Molise, per portare soccorso alle popolazioni colpite. Aiuti e squadre di soccorso stanno arrivando da tutta Europa.

Serbia e Bosnia Erzegovina sono i Paesi più colpiti dalle conseguenze del maltempo, durato una settimana. Circa 40 le vittime finora accertate nella regione, ma si teme che il bilancio possa diventare più grave. Migliaia le persone sfollate.

L'emergenza purtroppo non rientra, dato che si attende ancora l'ondata di piena della Sava e del Danubio. La piena minaccia due delle più importanti centrali termiche della Serbia, Nikola Tesla sulla Sava presso Obrenovac (sudovest di Belgrado, produce il 50% dell'energia elettrica di tutta la Serbia), e quella di Kostolac, sul Danubio non lontano da Pozarevac (est di Belgrado).

Le inondazioni rischiano di distruggere il già fragile sistema economico della Serbia. Il distretto di Obrenovac, a Sud-Ovest di Belgrado, è uno dei luoghi del Paese dove è concentrato un alto numero di imprese ed è stato duramente colpito dalle inondazioni.

Le autorità serbe e bosniache hanno lanciato l’allarme sulle conseguenze dei movimenti del terreno causati dalle piogge, che rischiano di cancellare le delimitazioni dei campi di mine anti-uomo disseminate durante le guerre degli anni Novanta e mai rimosse.

La presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ha incontrato il 20 maggio a Roma, presso la sede di rappresentanza della Regione, l'ambasciatore della Repubblica di Serbia Ana Hrustanovic,per manifestare la solidarietà della nostra Regione al popolo serbo.

L'ambasciatore ha ringraziato il Friuli Venezia Giulia "per l'aiuto e l'appoggio cruciale" offerto alla popolazione colpita dall'inondazione, ed ha rimarcato come il suo Paese stia vivendo momenti terribili.

Durante la riunione svoltasi  il 18 maggio presso la sala della Comunità serbo-ortodossa di Trieste, alla quale hanno preso parte il Console Generale serbo Kicanovic e il Console serbo Mirkovic di Trieste, rappresentanti della Comunità e Parrocchia serbo-ortodossa di Trieste, l'associazione "Skud Pontes-Mostovi" di Trieste, l'associazione "Skud Vuk Karadzic" di Trieste, l'associazione " Non Bombe Ma Solo Caramelle ONLUS" di Trieste e i singoli cittadini vicini alla Comunità, è stato ribadito che per ora l' unico canale ufficiale per la raccolta degli aiuti umanitari per la Serbia passa:

- o tramite la Comunità religiosa serbo-ortodossa con sede in Via Genova 12 a Trieste e le associazioni/onlus da essa indicate, tutti i giorni dalle 9 del mattino fino alle 19 di sera ( lunedì 19 maggio e martedì 20 maggio dalle 18 alle 24 anche presso la sede di " Vuk Karadzic" in Via del Rivo 5 a Trieste);

- o tramite il Consolato generale Serbo di Trieste grazie al conto bancario che verrà aperto domani 19 maggio.

Prima di trasferire i soldi, o portare gli aiuti, si raccomanda di mettersi in contatto con il Consolato Generale Serbo a Trieste, con la Ambasciata Serba a Roma o con la Comunità religiosa serbo-ortodossa di Trieste.

Oltre alla raccolta in denaro, servono sopratutto i generi di prima necessità quali: shampoo, saponi, "Amuchina", garze, antisettici, antidolorifici, dentifrici, candele, lampade, candeggina, latte in polvere per i neonati, cioccolato, carta igienica, omogeneizzati per i bambini, cracker.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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