Terremoto in Emilia. 16 le vittime. Il Fvg si mobilita
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- Categoria: Ecologia ed ambiente
- Pubblicato Martedì, 29 Maggio 2012 09:47
- Scritto da Tiziana Melloni
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La forte scossa di terremoto che ha interessato il nord Italia e che ha fatto registrare finora 17 morti e 12 dispersi è stata avvertita distintamente nella nostra regione. A Pordenone sono state evacuate alcune scuole e molte persone sono scese in strada.
Si mobilita intanto la solidarietà della gente del Friuli Venezia Giulia: mentre si preparano le colonne della Protezione civile, l'assessore regionale alle Infrastrutture Riccardo Riccardi ha annunciato che l'utile della società FvgStrade sarà devoluto ai terremotati dell'Emilia. La decisione è stata presa nel corso dell'assemblea della società. Riccardi ha chiesto all'assemblea di rivedere la proposta di accantonamento per distribuire i 559 mila euro dell'avanzo alla Regione. ''Il Friuli Venezia Giulia - ha proseguito - non può dimenticare e il Presidente Tondo ha deciso di partecipare al dramma dell'Emilia destinando queste risorse''.
Non si segnalano danni in regione: le scuole della provincia di Udine non hanno subito lesioni. Lo hanno reso noto gli assessori Adriano Ioan e Elena Lizzi. "Non è stata registrata alcuna segnalazione" hanno detto Lizzi e Ioan, che esprimono cordoglio e solidarietà alle popolazioni dell'Emilia sottolineando il fatto che sono stati presi contatti in loco pronti a esprimere eventuali forme di collaborazione e solidarietà come già fatto per il sisma che colpì nel 2009 L'Aquila.
Il Comune di Trieste comunica che nel primo pomeriggio partirà da Santa Croce una colonna dei mezzi del Gruppo comunale di Protezione Civile: un'unità cinofila per la ricerca di sepolti dalle macerie e il neocostituito gruppo movimentazione terra con i mezzi meccanici di recente acquisizione. I volontari della Protezione Civile hanno ricevuto anche l'incarico di caricare su camion 250 tende con relative brande, materassi, ed altro materiale di emergenza.
Il sisma è stato percepito distintamente anche in provincia di Gorizia. Subito dopo la scossa i Vigili del fuoco hanno registrato complessivamente una cinquantina di chiamate, arrivate soprattutto dal capoluogo isontino e in particolare da persone che abitano ai piani alti dei palazzi. Numerose scuole sono state evacuate: a Gorizia sono rimasti fuori dalle aule fino al via libera dei pompieri gli studenti dei tre istituti che compongono il polo liceale. Non ci sono danni.
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che si trova in visita nella nostra regione, rispondendo ad una domanda dei giornalisti a Faedis (Ud), ha sostenuto di non aver alcun elemento per poter dire se esistessero possibilità di prevedere quanto è avvenuto con l'ultima scossa di terremoto. Il Presidente, nella telefonata che ha avuto subito dopo aver appreso le prime notizie del nuovo sisma, ha espresso al Presidente del Consiglio la sua piena fiducia nella Regione Emilia Romagna e nella Protezione civile.
La prima scossa è stata di 5.76 di magnitudo con epicentro nel Comune di Finale Emilia, nel modenese, con profondità intorno ai 10 chilometri.
Intanto salgono a 17 le vittime accertate finora, tra cui il parroco di Rovereto di Novi, nel tentativo di salvare una statua della Madonna. Secondo le informazioni comunicate dai carabinieri, due vittime si registrano a San Felice sul Panaro, per il crollo di un trave. Una vittima, a Mirandola per il crollo di un capannone. Un altro capannone è crollato a Medolla e ci sarebbero delle persone coinvolte. È crollato anche il castello di Finale. Crollato anche il Duomo di Mirandola all'interno del quale vi erano operai al lavoro. Una nuova scossa è stata rilevata alle 10.26: a Poggio Renatico (FE) è crollata la chiesa. Una quarta scossa più forte (5° grado) si è verificata alle 12.56.
Ai centralini della Protezione Civile e dei vigili del fuoco del Friuli Venezia Giulia continuano a giungere numerose telefonate e segnalazioni.
Presso gli Osservatori amatoriali di Cordovado (PN) e Tavagnacco (UD) tutte le scosse sono stete rilevate in modo netto, come si vede nella sequenza di foto in basso. (Gli osservatori sismografici amatoriali sono diffusi in tutta Italia).
La scossa di terremoto è stata avvertita anche in Veneto, in particolare ai piani alti delle case. La scossa ha avuto maggiore intensità nel vicentino. A Padova, sulla facciata della Basilica del Santo, sono state riscontrate lesioni già presenti nelle prime due cupole.
Anche i social network sono sovraccarichi per i moltissimi messaggi inviati dalle zone colpite.
Per quanto riguarda i treni, la circolazione è interrotta dalle 9 in ambito stazione di Bologna Centrale (linea Padova-Bologna, Verona-Bologna, Verona-Mantova-Modena) per accertamenti dell'infrastruttura. Si segnalano numerosi ritardi anche nei treni da e per il Friuli Venezia Giulia.